indovini
Silvio Pasquazi
Sono puniti nell'Inferno, nella quarta bolgia dell'ottavo cerchio (If XX). Maliardi, fattucchiere, streghe in tanto qui si trovano in quanto appunto furono anzitutto i., come [...] (da Stazio Teb. IV 519 ss., D. sapeva esser questi il padre e il collaboratore di Manto); ecco Arunte, noto a D. come augure e aruspice (sulla base del passo di Lucano Phars. I 586-588); e l'indovina tebana Manto, la vergine cruda che in un luogo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il destino
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma il destino è definito fatum, ossia “parola”. Si tratta di un termine [...] del verbo fari, “dire”, solo che non si tratta di un “dire” qualunque. Questo verbo è riservato alla parola dell’augure, del pretore, dell’indovino – insomma la modalità del fari è prerogativa solo di chi disponga di una parola efficace, capace di ...
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ruere
Letterio Cassata
Latinismo (cfr. Ep VI 15 e 19, Eg I 22), che ricorre due volte, in rima.
Nella similitudine di Pd XXX 82 (Non è fantin che sì sùbito rua / col volto verso il latte...) L. Venturi [...] di D., accenna appena all'irrisione dei Tebani (VIII 225-226 " nunc funera rident / auguris ignari "); D. v'insiste " nell'intento di dare aspro e beffardo rilievo al contrasto tra la vana scienza dell'augure e la sua misera fine " (Sapegno). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le fabulae dei Romani
Licia Ferro
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I racconti (fabulae) rivestono grande importanza nella cultura romana: [...] nel nulla. In quell’istante si apre la porta di casa di Oleno Caleno e un tizio invita i messaggeri ad entrare. L’augure se ne sta seduto per terra, col capo velato, in silenzio. Allora i Romani raccontano di quella orribile testa. “Non ho capito ...
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SCAURO, Marco Emilio (M. Aemilius M. f. Scaurus)
Mario Attilio Levi
Console nel 115 a. C., nato circa il 163-162 a. C. da famiglia patrizia e già illustre, ma poi decaduta e solo con lui ritornata ai [...] . Molto legato all'oligarchia senatoria, fu processato nel 104, ad opera degli oppositori, de maiestate, per la sua attività di augure, e fu assolto; e nuovamente, nel 91, fu trascinato in giudizio dal tribuno della plebe Q. Vario per l'accusa ...
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Poeta satirico latino del sec. 2º a.C.. Appartenente al "circolo degli Scipioni", partecipò attivamente alla vita culturale dell'età degli Scipioni e dei Gracchi. Scrisse trenta libri di satire, di cui [...] e Marco Papirio Carbone, agli aristocratici della fazione antiscipionica, come Quinto Opimio, Lucio Aurelio Cotta, Scevola l'Augure, Quinto Metello Macedonico, Lucio Cornelio Lentulo Lupo; e unì alla polemica politico-moralistica quella filosofica ...
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Città del Piemonte (provincia di Alessandria) al piede di amene colline, presso la riva sinistra della Bormida, a 164 m. s. m. È il centro abitato più importante dell'alto Monferrato, sin dalla più remota [...] . Il suo territorio confinava con quelli di Alba Pompeia, Hasta, Forum Fulvii, Libarna, Genua. Le iscrizioni nominano un pontefice, un augure e dei seviri.
Verso la fine del sec. IV, con S. Maggiorino (Maiorinus, non Maioranus come in Ughelli, Italia ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] franco krukja ('stampella' o 'bastone dall'estremità ricurva'). Con il termine lituus si intendeva in origine il bastone ricurvo dell'augure romano (il kerýkeion dei Greci), verga che avrebbe assicurato il legame tra l'uomo e gli dei ed era investita ...
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BUSCIOLANO (Busciolani)
Francesco Negri Arnoldi
Famiglia di artisti del secolo XIX. Di essi Antonio, nato a Potenza il 15 genn. 1823 da Nicola Felice, contadino, e Anna Brienza, mostrò sin da ragazzo [...] veniva giudicato secondo con il dipinto Musulmano dormiente e nel 1877 partecipava all'Esposizione nazionale di Napoli con l'Augure, opera passata poi in proprietà del marchese di Monteforte. Dal 1874 al 1885 esponeva con successo di critica alla ...
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ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] il Comizio, fosse in origine alle falde del Palatino presso il Lupercale, donde lo avrebbe trasportato miracolosamente nel Foro l'augure Atto Navio. Per la connessione di Romolo con Rea Silvia e Acca Larenzia, si veda alle voci relative. Qui basterà ...
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augure
àugure s. m. [dal lat. augur -ŭris, affine ad augere «accrescere»]. – 1. Presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, interprete del volere degli dèi, che si manifestava per mezzo di varî segni (fulmini e tuoni, volo degli...