Interprete, presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, del volere degli dei, che si rivelava loro per mezzo di vari segni. Il collegio degli a. (costituito dagli interpreti ufficiali degli [...] vi furono ammessi i plebei. Il numero dei membri salì a 16 con Cesare e crebbe nell’età imperiale finché l’augurato divenne una carica onorifica. Dapprima l’elezione avveniva per cooptazione, poi per mezzo di comizi ristretti dietro proposta degli a ...
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Primo figlio di Scipione Africano (v.), augure nel 180 a. C., padre adottivo di Scipione Emiliano (v.). Di debole costituzione, si dedicò agli studî letterarî e fu autore di una Historia Graeca (tale probabilmente [...] nella lingua, non nel contenuto), lodata da Cicerone ...
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Storia
Nome con il quale gli antichi Romani designavano la linea NS tracciata dall’augure nella delimitazione del templum celeste. Da tale rito augurale derivano le norme seguite dai Romani, e, sembra, [...] da altre popolazioni d’Italia, nel definire l’orientamento della città e degli accampamenti militari. Al c. maggiore (cardo maximus) corrispondevano altri cardini minori, paralleli.
Zoologia
L’apparato ...
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Propretore romano in Sardegna (104 a. C.); esiliato ad Atene per cattiva amministrazione. La sua infatuazione per la Grecia gli valse lo scherno di Scevola l'augure e di Lucilio. Pare che fosse anche filosofo [...] e oratore ...
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Cicerone, Marco Tullio
Scrittore e oratore latino (Arpino 106-Formia 43 a.C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l’augure e il pontefice, di filosofia l’accademico [...] Filone di Larissa e lo stoico Diodoto, di eloquenza specialmente Apollonio Molone di Rodi. Entrò nell’arengo forense nell’81 a.C., nell’attività politica nell’80 con la difesa di Sesto Roscio Amerino accusato ...
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Uomo politico romano (forse 82 a.C. - 30 a.C.) . Buon politico e valente comandante, fu stretto collaboratore di Cesare. Dopo la morte di questi, mirando alla successione, entrò in conflitto con il legittimo [...] .
Vita e attività Figlio di Marco Antonio Cretico e di Giulia, parente di Cesare, Nel 52 fu questore; nel 50, augure e tribuno della plebe, oppose il veto alla deliberazione con la quale si voleva dichiarare Cesare nemico della patria. Ne fiancheggiò ...
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Appaltatore della decima (decuma) dei prodotti del suolo pagata a Roma da alcune città della Sicilia. Con lo stesso nome venivano indicati anche alti funzionari delle società di pubblicani.
La linea EO [...] tracciata dall’augure nella delimitazione del templum celeste. Da tale rito augurale i Romani derivarono le norme dell’orientamento e la suddivisione delle città, degli accampamenti militari, dei territori centuriati, costituendo dei reticolati con l ...
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Figlio dell'oratore e di Terenzia (n. 65 - m. circa 27 a. C.); fu con Pompeo contro Cesare, e a Farsalo (48 a. C.) ebbe il comando di un reparto. Il padre lo mandò poi a studiare filosofia ad Atene, dove [...] fu tra i giovani che accolsero con simpatia Bruto, dopo l'uccisione di Cesare. Tornato a Roma nel 39, fu fatto da Augusto augure e nel 30 console. Fu poi proconsole in Asia e legato di Augusto in Siria. ...
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L’epigrafia costantiniana
La figura di Costantino e la propaganda imperiale
Gian Luca Gregori
Alister Filippini
La documentazione epigrafica, consistente per la maggior parte di iscrizioni in lingua [...] (331-333). Tra le cariche religiose, oltre all’appartenenza ai collegi sacerdotali dell’antica tradizione pagana (augure, pontefice, quindecemviro), compare quella, assai significativa, di pontifex Flavialis, ossia di sacerdote del culto riservato ...
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augure
àugure s. m. [dal lat. augur -ŭris, affine ad augere «accrescere»]. – 1. Presso le antiche popolazioni italiche e presso i Romani, interprete del volere degli dèi, che si manifestava per mezzo di varî segni (fulmini e tuoni, volo degli...