FABRIS, Antonio
Cesare Johnson-Cristina Donazzolo Cristante
Nacque a Udine il 4 nov. 1790 (Saracino, 1985, n. 1) da Domenico e Caterina, della quale non è noto il cognome. Dopo il garzonato presso un [...] barbiere fu affidato all'argentiere G. Cressa, mentre la contessa Aurora Gorgo lo formava nella glittica. Di preparazione culturale molto modesta, rivelò una apprezzabile capacità come incisore, rendendosi noto con alcuni lavori di cesello in argento ...
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Pittore olandese (Utrecht 1618 circa - ivi 1652). Studiò con il padre Dirk, e con A. Bloemaert. Venne a Roma (circa 1639-41) con il fratello Andries (Utrecht 1608 circa - Venezia 1642), anch'egli pittore [...] e incisore, e vi subì l'influsso di Claudio Lorenese. Ritornato in patria, si rese noto per i suoi paesaggi italiani, ove si studiò di riprodurre effetti di aurora e di tramonto. Ha lasciato pure disegni e incisioni. ...
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Pittore (Viterbo 1721 - Roma 1803). Allievo di F. Mancini, fu attivo a Roma e nell'Italia centrale, influenzato dapprima dal gusto carraccesco e caravaggesco, poi dal classicismo di Mengs, Batoni, Benefial [...] e V. Camuccini. Tra le sue opere: a Roma, L'incendio di Borgo (1769, chiesa di S. Caterina da Siena) e L'Aurora e i Crepuscoli (1782, Casino Borghese); a Viterbo, Il sacrificio di Polissena (dopo 1780, Museo civico). Il C. fu anche noto ritrattista ...
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Scultore (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809). Formatosi a Roma (Il Faraone riceve Giacobbe e Giuseppe, 1766, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca), a Vienna divenne poi modellatore della fabbrica [...] ceramiche. A Napoli dal 1781, rinnovò la fabbrica di porcellane di Capodimonte, introducendo l'uso del biscuit e le forme neoclassiche (Trionfo di Bacco e Sileno; Amore e Psiche; L'Aurora, 1806 circa; tutti a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). ...
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CARMELICH, Giorgio
Franco Firmiani
Nacque a Trieste il 12 aprile del 1907 da Lorenzo e Beatrice Benvenuti. Da una ricognizione delle opere superstiti (realizzate nell'arco di sei anni di appassionata [...] a Gorizia nel 1923per due o tre anni attese con zelo alla divulgazione delle poetiche d'avanguardia dalle pagine dell'Aurora e di Energie futuriste, tentando d'altra parte (e sono le sue prime prove) la scomposizione cubistica. Associatosi quindi al ...
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MANRESA
P. Beseran i Ramon
(lat. Minorisa)
Città della Spagna, in Catalogna (Barcellona), che sorge sulla sponda del fiume Cardener, presso la confluenza con il Llobregat.Il nucleo medievale di M., [...] e l'altare maggiore venisse consacrato nel 1371.Profondamente permeata dal gusto catalano per gli spazi diafani e unitari, Santa Maria de l'Aurora è un ampio edificio a una sola navata con sette campate con volte a crociera e con alte cappelle tra i ...
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Luigi nasce nel 1819 da Teresa Zannetti e Mariano Paolini, morto quando Luigi era ancora molto piccolo. Fu, poi, adottato da Tommaso Saulini che ne sposò la madre, Teresa Zannetti, il 26 ottobre 1819. [...] diversi cammei in pietra dura e in conchiglia tra i quali La Madonna Sistina di Raffaello, l'Aurora di Guido Reni e l'Aurora del Guercino, nonché un mosaico rappresentante la Sacra Famiglia, tratto da un dipinto del Sassoferrato, documentando così ...
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VRUTOS, Georgios (Τεώργιος Βρούτος)
Alexandros Philadelpheus
Scultore, nato ad Atene nel 1843, morto ivi nel 1909. Studiò in un primo tempo scultura alla Scuola di belle arti di Atene, col Kossos. Ottenuta [...] Copernico, ebbe grande successo; seguirono Il gruppo dei dodici dei Olimpici, Eco e Narciso, Amore spezza il suo arco, Aurora, Ercole strappa la sua camicia, Esculapio, Pericle, Paride, ecc. Il V. era un ammiratore dell'antichità classica che ispirò ...
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PALADINI, Arcangela
Lisa Goldenberg Stoppato
PALADINI, Arcangela. – Nacque a Pistoia, il 29 settembre 1596, da Persia Cilli e da Filippo di Lorenzo, pittore pistoiese noto per aver completato il fregio [...] 28), ma anche di quelli di una sorella maggiore, Barbera, nata il 17 luglio 1594 (II-B 11, c. 211r) e una minore, Aurora, battezzata il 31 agosto 1599 (II-B 12, c. 194v). Poiché la presenza del padre a Pistoia è documentata sino al 1600, sappiamo che ...
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FLUIDO, Gruppo
P. Bocci
Classe di vasi a figure rosse tardo-falisci, così denominata dal Beazley, che può essere stata prodotta a Faleri o in un'altra città, ma sempre per opera di emigranti falisci, [...] palmette incorniciate da un legame che parte dal cuore e il grande trifoglio sotto le anse, che si trovano anche nel Pittore dell'Aurora. Il meandro è del tipo chiamato "morbido" dal Beazley. Le linee a rilievo a volte sono usate, a volte no.
In seno ...
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aurora
auròra s. f. [dal lat. aurōra]. – 1. Il chiarore accompagnato da colorazione purpurea che appare nel cielo a oriente prima del sorgere del sole, subito dopo l’alba: l’a. già di vermiglia cominciava, appressandosi il sole, a divenir...
aurorale
agg. [der. di aurora]. – 1. Dell’aurora: s’irraggiò alla luce a. (D’Annunzio); dell’aurora polare: raggi a.; zone a., le due calotte polari, in cui la frequenza delle aurore polari è relativamente alta. 2. fig., letter. Incipiente,...