Nuit et brouillard
Vincent Pinel
(Francia 1955, Notte e nebbia, bianco e nero/colore, 32m); regia: Alain Resnais; produzione: Amy Halfon, Anatole Dauman, Philippe Lifchitz per Argos/Como; commento: [...] ai materiali d'archivio alcune sequenze che egli stesso aveva filmato nella desolazione dei campi di concentramento (Auschwitz, Birkenau, Maidanek). In tal modo il regista monta alternativamente due serie di immagini. La prima serie consiste ...
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Mészáros, Márta
Silvana Silvestri
Regista cinematografica ungherese, nata a Kispest il 19 settembre 1931. Con il suo stile limpido e profondo, basato su dialoghi ridotti al minimo e su un uso ardito [...] , nata Edith Stein, suora e filosofa ebrea convertita al cattolicesimo, che condivise il destino del suo popolo morendo ad Auschwitz. A szerencse lányai (1998, Ragazze fortunate) descrive i cambiamenti avvenuti all'Est dopo la caduta del comunismo ...
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PALESTINA
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Isabella Camera d'Afflitto
Stefania Parigi
(XXVI, p. 73; App. I, p. 916; II, II, p. 489; III, II, p. 356)
La regione palestinese ha mantenuto la caratteristica di essere una delle zone [...] coppia di Palestinesi ad Haifā, nella loro vecchia casa significativamente abitata da una famiglia di ebrei polacchi scampata da Auschwitz. Anche il poeta e critico letterario Ǧabrā Ibrāhīm Ǧabrā, dal lontano ῾Irāq, ha scritto romanzi simbolici sulla ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] ; Fiamme su Varsavia) di Aleksander Ford, entrambi tra i fondatori della START. La Jakubowska, arrestata nel 1942 e deportata ad Auschwitz e a Ravensbrück, volle mettere in scena la vita nei campi di concentramento, mentre il film di Ford rievoca la ...
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Goodrich, Frances
Patrick McGilligan
Commediografa, attrice teatrale e sceneggiatrice statunitense, nata a Belleville (New Jersey) il 21 dicembre 1891 e morta a New York il 29 gennaio 1984. Insieme [...] , che affidò loro l'adattamento teatrale di The diary of Anne Frank, il commovente diario dell'adolescente ebrea morta ad Auschwitz. L'opera, cui avevano lavorato emotivamente coinvolti, andò in scena nel 1955 e vinse il premio del Critics' Circle ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] di A.I. Solženicyn V kruge pervom, e in Germania Sie sind frei, Doktor Korczak (1974), sul medico polacco ucciso ad Auschwitz. Negli anni successivi non riuscì più a trovare lavoro; si tolse infine la vita negli Stati Uniti, dove si era recato per ...
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Il portiere di notte
Andrea Maioli
(Italia 1974, colore, 115m); regia: Liliana Cavani; produzione: Robert Gordon Edwards per Lotar; soggetto: Barbara Alberti, Amedeo Pagani, Liliana Cavani; sceneggiatura: [...] Freyberger (Dobson).
Bibliografia
R. Prédal, Portier de nuit, in "Jeune cinéma", n. 79, juin 1974.
G. Minish, Last Tango in Auschwitz, in "Take One", n. 5, September 1974.
C. Tiso, L'ambiguità filmica e il suo equivoco, in "Filmcritica", n. 248 ...
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Pathé Frères
Gaia Marotta
Società cinematografica di produzione, distribuzione ed esercizio francese, fondata a Parigi nel 1896 da Charles Pathé con i fratelli Théophile, Jacques ed Émile.Charles (1863-1957), [...] (1934; L'ultimo miliardario) di René Clair. Nel 1939 Natan ‒ che morì nel 1942 nel campo di sterminio di Auschwitz ‒ venne estromesso dalla società che fu dichiarata in bancarotta. Malgrado ciò, grazie all'aiuto economico delle banche, la società ...
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Lubitsch, Ernst
Guido Fink
Regista e attore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense nel 1936, nato a Berlino il 28 gennaio 1892 e morto a Los Angeles il 30 novembre 1947. Per molti anni [...] non pochi allievi, B. Wilder, a dimostrare come si potesse ancora 'fare del Lubitsch' in un mondo che aveva conosciuto Auschwitz e Hiroshima.
Bibliografia
R. Paolella, Storia del cinema muto, Napoli 1956, pp. 302-305.
M. Verdone, Ernst Lubitsch, in ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] , e un allievo e collaboratore di Lubitsch, B. Wilder, dimostrò come si potesse 'fare del Lubitsch' in un mondo che aveva conosciuto Auschwitz e Hiroshima. Già lo stesso Lubitsch, del resto, e fin dal 1939, aveva aperto una c. come Ninotchka con una ...
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Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...
cristofobico
agg. Che si rifiuta di prendere in considerazione la figura di Cristo e il cristianesimo. ◆ anche dopo Auschwitz e i gulag, «la libertà di indifferenza ha vinto», dice [George] Weigel riferendosi al testo «cristofobico» approvato...