Umanista (n. Siviglia metà sec. 16º - m. forse 1615), allievo dell'Accademia di Mal Lara. Scrisse un importante saggio premesso alle Anotaciones á las obras de Garcilaso de la Vega di F. de Herrera (1580) [...] e tradusse da Properzio e da Ausonio. È anche autore di una Oda a Garcilaso. ...
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Scultore greco (sec. 2º a. C.). Il suo nome mutilo compare fra le firme degli scultori della gigantomachia nell'altare di Pergamo, come collaboratore di Dionisiade. Forse anche architetto, avrebbe costruito [...] il grande altare pergameno; in lui si dovrebbe pertanto riconoscere quel Menecrate che Varrone, secondo Ausonio, poneva fra i sette maggiori architetti dell'antichità. Potrebbe forse essere anche il M. nativo di Rodi, ricordato come padre adottivo ...
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Umanista (Aquila 1489 - ivi 1546); fu in Germania e in Polonia come genealogista dei margravî di Brandeburgo e ivi consultò codici e ricuperò epigrafi; a Roma, dove passò gran parte della vita, fece ricerche [...] archeologiche e epigrafiche, ma acquistò fama soprattutto come filologo. Pubblicò emendamenti al testo di Probo (1521), di Ausonio, Solino e Ovidio (1524), di Claudiano, e opere da lui scoperte di Ammiano Marcellino (1533) e di Cassiodoro (1535). Fra ...
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Filologo classico (Genova 1920 - ivi 1984), si è interessato principalmente della letteratura cristiana antica, che ha insegnato nelle università di Napoli, Urbino e Genova, ed è stato fondatore e direttore [...] critica dei testi degli scrittori cristiani, quali Firmico Materno (Juli Firmici Materni, De Errore profanarum religionum, 1962), Ausonio (Opere di Decimo Magno Ausonio, 1971, prima traduzione in italiano), Ambrogio, Agostino e Basilio. ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] . Lat., n. 17 Riese; riunito in un volume col Terenzio del Cesari, 1844, e con le tragedie di Seneca del Nini, 1845); Ausonio, Opere, 1853; Varrone, Libri intorno alla lingua latina, 1874 (insieme coi frammenti di Varrone a cura di F. Brunetti; la ...
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FERRARIO (Ferrarius, de Ferrariis), Giulio Emilio
Francesco Piovan
Nacque nel 1451 o '52, nella città o nel territorio di Novara. Quasi nulla si sa della famiglia d'origine; meno ancora si sa dei suoi [...] seconda metà del XV secolo, in Storia di Milano, VII, Milano 1956, p. 589; S. Prete, Ric. sulla storia del testo di Ausonio, Roma 1960, p. 85, 87; G. Billanovich, Il Petrarca e i retori latini minori, in Italia medioevale e umanistica, V (1962), p ...
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Filologo francese d'origine italiana (Agen 1540 - Leida 1609), figlio di Giulio Cesare. Eccelse nello studio dell'antichità per la perfetta padronanza del latino e del greco cui unì anche la conoscenza [...] Dousa, U. Grozio. In qualunque testo classico egli mise mano, lasciò la sua impronta: Varrone, Festo, Appendix Vergiliana, Ausonio, gli elegiaci, Teocrito, Bione, Mosco, Manilio. L'edizione di quest'ultimo lo portò ad affrontare problemi astrologici ...
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BOGGIO, Pier Carlo
Narciso Nada
Nato a Torino il 3 febbr. 1827 da Antonio, veterano dell'esercito napoleonico, compì i primi studi in Svizzera proseguendoli successivamente a Torino. Durante un viaggio [...] parigino, che continuò dopo il suo rientro a Torino e anche quando la Gazzetta italiana si trasformò nel periodico Ausonio. Questa prima esperienza pubblicistica e i rapporti d'amicizia che legavano il B. ad Augusto Cavour, nipote di Camillo ...
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Architetto greco (4º sec. a. C.), nativo della Macedonia o di Rodi. La tradizione manoscritta porta numerose varianti del suo nome: Dinocare, Stasicrate, Ermocrate e anche Ippocrate; è confuso anche col [...] anche il progetto di trasformare il monte Athos in una statua di Alessandro Magno, da Eustazio invece attribuito a Diocle di Reggio. Da distinguersi è l'omonimo (ma più tardo) architetto cui Ausonio attribuisce la tomba di Arsinoe II (v. Dinocare). ...
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1. Uomo politico romano del 1º sec. a. C. Nato a Cadice, combatté contro Sertorio, guadagnandosi il favore di Pompeo che gli conferì la cittadinanza romana. Fu quindi praefectus fabrum di Cesare (61) e [...] fece costruire un teatro in pietra (13 a. C.), che venne danneggiato poi da un incendio sotto Tito: fu restaurato ed era in uso ancora al tempo di Ausonio, che lo nomina; conteneva più di 7500 spettatori ed era situato presso l'odierna Via Arenula. ...
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ausonio1
auṡònio1 agg. [dal lat. Ausonius]. – Dell’Ausonia, denominazione usata dagli scrittori greci dell’ellenismo per designare l’Italia non greca e, per metonimia, dai poeti romani e poi da quelli italiani per indicare l’Italia: E tu ......
ausonio2
auṡònio2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Nome dato inizialmente (1934) dagli scopritori all’elemento chimico detto in seguito nettunio.