Ominide facente parte della famiglia Australopithecinae. Il primo ritrovamento di A., avvenuto in Africa nel 1924 (➔ Taung) ha confermato l’ipotesi che il continente fosse il luogo di origine dell’uomo. Cronologicamente, anche se le diverse specie sono vissute in vari periodi, A. come genere si estende dall’ultima parte del Pliocene fino al Pleistocene inferiore ...
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Località del medio corso dell’Awash (Etiopia), che ha restituito resti di una nuova specie di Australopiteco (➔) denominata Australopithecus garhi e datata a 2,5 milioni di anni fa, associata a fossili [...] di fauna con tracce di tagli intenzionali prodotti da strumenti litici ...
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Antropologo e anatomista inglese (Hemel Hempstead 1895 - Contea di Somerset 1971). Prof. di anatomia all'univ. di Oxford, ha effettuato importanti scoperte nel campo dell'anatomia comparata (posizione [...] dell'australopiteco nell'evoluzione dell'uomo) e ha dimostrato che le fibre nervose periferiche, se sezionate, rigenerano. ...
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Sito della Repubblica Sudafricana, non lontano da Pretoria, noto dal 1993 per il ritrovamento dei resti fossili di numerosi Ominidi, appartenenti al genere Paranthropus robustus (1,5-1,9 milioni di anni [...] fa), dall’apparato masticatorio molto più robusto di quello dell’Australopiteco, e Homo habilis. Comprendono alcuni resti di bambini, rari nella documentazione fossile e importanti perché offrono dati utili sulle modalità di accrescimento di questi ...
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Famiglia zoologica dell’ordine dei Primati che comprende la specie umana attuale, le specie umane estinte, note attraverso resti fossili, e le grandi scimmie. Il complesso di processi evolutivi che per [...] KNM ER 1470) a grande capacità cranica (750 ml), ma con una faccia ‘arcaica’, più simile cioè a quella dell’Australopiteco per il grande sviluppo dell’apparato masticatorio. Nello stesso sito è stato rinvenuto anche un cranio (KNM ER 1813) nel quale ...
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Disciplina nata nella seconda metà del 19° sec., come branca autonoma dell’antropologia, per studiare l’origine e l’evoluzione dell’uomo partendo dai reperti scheletrici degli Ominini fossili, al fine [...] ’egli proponendo che si trattasse di una forma intermedia tra le antropomorfe africane e l’uomo. La scoperta dell’Australopiteco, accompagnata da accese polemiche, è stata fondamentale per la storia delle conoscenze sull’evoluzione umana, perché ha ...
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Storia evolutiva del corpo
Gabriella Spedini
L'aspetto sotto cui il corpo umano appare oggi ai nostri occhi è il prodotto di un lungo cammino evolutivo che la nostra specie ha percorso in milioni di [...] rinvenuti in Sudafrica (Sterkfontein) e risalenti a 3,5 milioni di anni fa evidenziano nelle forme più antiche di australopiteco una commistione di caratteri scimmieschi (la parziale divergenza dell'alluce) e di caratteri umani (la presenza dell'arco ...
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La preistoria
Maria Arcà
Elisa Manacorda
Gli uomini più antichi del mondo
Com'erano fatti i nostri lontani progenitori, quelli che abitavano la Terra milioni di anni fa? Come vivevano, cosa mangiavano, [...] seguiva i loro passi, ricalcando le orme dell'individuo più grande.
La piccola Lucy e il ragazzo del lago Turkana
L'australopiteco più famoso si chiama Lucy o, meglio, così l'ha chiamato l'antropologo che ha scoperto il suo scheletro fossile quasi ...
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(III, p. 580; App. I, p. 127; II, I, p. 209; IV, I, p. 137)
Sistemi di verifica sempre più attendibili, grazie alla messa a punto di tecniche di laboratorio e metodologie statistiche raffinate, hanno permesso [...] molecolare trova conferma paleontologica nella comparsa intorno a 4 milioni di anni fa della linea evolutiva umana (australopiteco).
Per quanto riguarda la comparsa dell'umanità attuale (Homo sapiens sapiens) la distanza genetica tra popolazioni ...
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australopiteco
australopitèco s. m. [lat. scient. Australopithecus, comp. del lat. australis «australe» e -pithecus «-piteco»] (pl. -chi o -ci). – Primate fossile, appartenente alla famiglia degli ominidi, vissuto tra 4 (o forse 6) e 1 milione...
megantropo
megàntropo s. m. [lat. scient. Meganthropus, comp. di mega- e gr. ἄνϑρωπος «uomo»]. – In paleoantropologia umana, m. paleogiavanese, nome attribuito provvisoriamente a un ominide fossile nel 1941 in occasione del ritrovamento di...