LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] e, tornato nella capitale (dove potè laurearsi solo nel 1832), sviluppò una forte insofferenza verso l'autoritarismo e il gesuitismo che dominavano l'Università. L'anno successivo, approfittando delle facilitazioni previste dall'ordinamento, si ...
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CAMPELLO, Francesco
Ugolino Nicolini
Figlio di Buonconte dei conti di Campello di Spoleto, appartenne a quella nobiltà che, durante l'esilio dei papi in Avignone, si distinse, salvo rare eccezioni, [...] Monmaggiore, rettore del Patrimonio e delle altre terre della Chiesa, promotore di una politica caratterizzata da accentramento, autoritarismo ed esasperato fiscalismo, a ciò costretto anche dalle ultime e violente fasi della guerra tra la Chiesa e ...
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FARDOLFO (Fardolfus, Fardulfus)
Paolo Chiesa
Longobardo di stirpe, senza dubbio nato in Italia ed appartenente a nobile famiglia, probabilmente ecclesiastico di condizione, per volontà di Carlo Magno [...] , dove Carlo Magno si trovava allora per passarvi l'estate, alcuni nobili franchi, insofferenti in particolare dell'autoritarismo della regina Fastrada, si erano accordati segretamente per uccidere il sovrano: a capo del complotto vi era Pipino ...
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CIONE, Domenico Edmondo
Gennaro Incarnato
Nato a Napoli il 7 giugno 1908 da Stefano, avvocato di origine pugliese inurbatosi di recente e artefice della sua fortuna, ed Emilia Faraone, figlia di commercianti [...] frapposti dall'ambiente circostante ad altre vie di sviluppo più organiche e meno unilaterali. Le stesse riserve verso l'autoritarismo ed il culto delle gerarchie che avevano provocato la rottura con l'ambiente della Nunziatella, da cui uscirà nel ...
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Nacque il 4 dic. 1890 ad Armungia, in provincia di Cagliari, da Giovanni e da Lucia Mereu in una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Dopo aver frequentato il ginnasio presso il collegio salesiano [...] e pastori della sua stessa terra, stabilì un rapporto di solidarietà attiva fondato sulla comune contestazione dell'autoritarismo e dell'inettitudine degli alti comandi. La presa di coscienza dell'assurdità e del carattere classista della guerra ...
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BERNERI, Camillo Luigi
Renzo De Felice
Nato a Lodi il 20 maggio 1897 da Stefano e da Adalgisa Fochi, giovanissimo si avviò all'attività politica. Fece la prima esperienza a Reggio Emilia nella Federazione [...] leninista. Riserva che si andò accentuando negli anni successivi e assunse il carattere di un'aperta critica all'autoritarismo e al centralismo bolscevici (cfr. soprattutto Militarismo e bolscevismo, in Umanità nova, 29 ott. 1921).
Nel dopoguerra il ...
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ANTONINI, Emidio
Antonio Saladino
Nacque all'Aquila il 15 ag. 1787 da Giampietro, barone di Torano e tesoriere provinciale. Dopo un tirocinio negli uffici finanziari, entrò nella diplomazia napoletana: [...] essere stata ivi sollevata la questione napoletana.
L'attività dell'A., tuttavia, ebbe scarsi risultati, a causa dell'autoritarismo e dell'isolazionismo che Ferdinando II imprimeva alla sua politica. Convinto che la sorte di Napoli fosse legata al ...
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COSIMO II de' Medici, granduca di Toscana
Elena Fasano Guarini
Nacque a Firenze il 12 maggio 1590 da Ferdinando I granduca di Toscana e da Cristina figlia di Carlo III duca di Lorena. Ricevette, soprattutto [...] per buona parte del tempo, gli impedirono di esercitare il potere con la stessa impronta personale e lo stesso autoritarismo accentratore che erano stati propri dei suoi predecessori. Il suo governo fu caratterizzato invece dal peso accresciuto del ...
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DE VECCHI, Cesare Maria
Enzo Santarelli
Nacque a Casale Monferrato (Alessandria) il 14 nov. 1884 da Luigi e da Teodolinda Buzzoni, in una famiglia di buona borghesia ligia alle tradizioni patriottiche [...] l'applicazione del provvedimento.
Il governo D. alla Minerva non ebbe lunga vita. In pochi mesi - con metodi tra autoritari e tirannici o per via amministrativa - "aumentò il numero delle scuole statali, eliminò molte istituzioni private e ne portò ...
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PARRI, Ferruccio
Luca Polese Remaggi
PARRI, Ferruccio. – Nacque a Pinerolo (Torino) il 19 gennaio 1890 da Fedele e Maria Marsili, quarto di cinque figli.
I genitori erano di origini marchigiane, ma [...] la modifica della legge elettorale in senso maggioritario fece scorgere a Parri il rischio di uno strappo in senso autoritario. Ruppe così con il gruppo dirigente del PRI, diventando, in vista delle elezioni del giugno 1953, protagonista della ...
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autoritarismo
s. m. [der. di autoritario, sull’esempio del fr. autoritarisme]. – Forma esasperata di abuso dell’autorità, che in quanto tale può essere riferita a persone, istituzioni e ideologie. Più correntemente, atteggiamento o comportamento...
autoritario
autoritàrio agg. [der. di autorità, sull’esempio del fr. autoritaire]. – Che fa valere la propria autorità, che impone fermamente e talora duramente o dispoticamente la propria volontà su chi gli è sottoposto: un capo, un preside,...