CANTALUPO, Benedetto
Francesco Di Battista
Nacque a Napoli il 30 maggio 1802 da Serafina Diana e da Francesco; il padre, di cui rimase presto orfano, era "negoziante", ma vantava titoli nobiliari e [...] nel 1838 a tener scuola di diritto pubblico "ne' luoghi ove sarà la sua residenza" (e ne diede lezioni infatti al collegio di Avellino, nel 1841 in quello di Catanzaro, nel '43 nel R. liceo di Salerno, nel '46 all'università di Catania. Il Corso di ...
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CALÀ ULLÒA, Pietro, duca di Lauria, marchese di Favale e Rotondella
Alfonso Scirocco
Nato a Napoli il 15 febbr. 1801 da Giovanni Battista e Elena 0' Raredon, che ebbero dopo di lui Antonio e Girolamo, [...] presso la Gran Corte civile dell'Aquila (23 febbr. 1846); il 16 febbr. 1847 fu trasferito con le stesse funzioni ad Avellino.
Da Avellino il C. seguì gli avvenimenti succeduti all'elezione di Pio IX e le vicende del '48. Fautore di un governo onesto ...
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PAPPACENA, Enrico
Cesare G. de Michelis
– Studioso di religioni, scrittore poligrafo, slavista, antroposofo e da ultimo docente universitario, Enrico Pappacena nacque a Napoli da Roberto e Clelia Casalini [...] (1921-1935), periodo napoletano (1936-1942) e infine periodo barese (dal 1946).
Pappacena si dedicò precocemente all’insegnamento (ad Avellino, poi a Chieti, a Belluno, a Genova) e, richiamato alle armi, nel 1918 prestò servizio a Salerno per poi ...
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GIOVANNI da Tocco
Fulvio Delle Donne
È difficile dire qualcosa di certo sulle origini di questo personaggio, che svolse attività di medico e di professore di medicina a Napoli a partire dall'ultimo [...] breve regesto di un documento del 19 giugno 1297 (in Fonti, n. 351) sembra che si possa dedurre che fosse di Avellino. Mastrorilli, invece, ci dice che era nativo di Penna ma, probabilmente, si riferisce a un omonimo, più tardo, personaggio, valente ...
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MATURI, Sebastiano.
Giuseppe Landolfi Petrone
– Nacque ad Amorosi, nel Sannio, il 17 genn. 1843 da Francesco e Anna Calenda. Dopo gli studi primari compiuti nella città natale completò la formazione [...] 1883, circa venti giorni dopo la morte di Spaventa.
In questo periodo pubblicò due scritti: La filosofia di Giordano Bruno (Avellino 1878), discorso pronunciato il 17 marzo 1872 nel liceo di Trapani in occasione della festa letteraria, e L’ideale del ...
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LIPPOLIS, Italo
Simone Ciolfi
Nato a Bari il 25 genn. 1910, iniziò a studiare pianoforte e composizione presso l'istituto N. Piccinni di Bari con Italo Delle Cese. Diplomatosi in ragioneria, fu ammesso [...] ; dal 1935 insegnò solfeggio e armonia nell'istituto musicale Beethoven di Napoli e in seguito nei licei di Salerno, Avellino e Benevento. La musica del L. ebbe ben presto discreti riconoscimenti: la composizione Navate per violino e pianoforte fu ...
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WERT, Giaches
Midori Sonoda
de. – Nacque intorno al 1535, presumibilmente a Gand, ove nel 1556 risiedevano i genitori, secondo un’attestazione di Wert stesso documentata dall’arciprete di S. Stefano [...] Battista Laderchi scriveva che Wert fu «ragazzo da cantar della marchesa della Padulla» e di Massalombarda, contessa d’Avellino, Maria Cardona (Ramazzini, 1879, p. 131): doveva dunque essere giunto in Italia in tenera età. Laderchi attesta inoltre ...
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SILVATI, Giuseppe
Carmine Pinto
– Nacque a Napoli, secondo di due figli, nel 1791 da Gennaro e da Anna Maria Luisetti, in una modesta famiglia della piccola borghesia cittadina.
Come parte importante [...] carbonari, i due ufficiali avviarono la rivolta. La mattina, seguiti da quasi tutto lo squadrone, si misero in marcia per Avellino, accompagnati dai carbonari guidati dall’abate Menichini.
Il comando fu assunto da Morelli, d’intesa con Silvati. I due ...
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BATTISTA (Battisti, Batista, Batisti, Batisto), Giuseppe
Enzo Noè Girardi
Nato a Grottaglie (Taranto) l'11 febbr. 1610 da Cesare e Macedonia Fasano, perse ben presto i genitori, ereditandone molti debiti [...] , con lo stipendio di 25 ducati al mese.
Non è chiaro se il B. si trovasse già presso il principe d'Avellino nel 1647, quando scoppiò la rivolta di Masaniello. Fedele al governo vicereale, è probabile che egli non abbia disapprovato il movimento ...
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MANDINA, Benedetto
Vincenzo Lavenia
Nacque a Melfi intorno alla metà del XVI secolo. Secondo una fonte teatina (Napoli, Biblioteca nazionale, S. Martino, 511, cc. 100-103), i genitori furono Nicola, [...] volta guarito, il M. scelse di entrare nella casa dei padri teatini di S. Paolo Maggiore di Napoli, dove fu protetto da Andrea Avellino e da Marco Parascandalo (il suo confessore); vestì l'abito il 4 dic. 1583, ebbe la prima tonsura il 24 febbr. 1584 ...
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avellinese
avellinése agg. e s. m. e f. – Della città campana di Avellino, capoluogo di provincia; abitante o nativo di Avellino. Come s. m. e con iniziale maiuscola, l’Avellinese, il territorio di Avellino.
porte girevoli2
porte girevoli² loc. s.le f. pl. Nel linguaggio della cronaca sportiva, movimento di atleti in entrata e in uscita da una squadra, con riferimento sia al campo di gioco sia al mercato degli acquisti e delle cessioni. ♦ Porte...