Pubblicista e uomo politico (Granarolo di Faenza 1889 - Parigi 1931). Cattolico di formazione democratico-cristiana (murriana), aderì al Partito popolare solo nel 1921 su posizioni di sinistra. Tra il [...] il quotidiano Il popolo, a cui impresse un carattere nettamente antifascista. Dopo il delitto Matteotti fu tra i maggiori animatori dell'Aventino e presentò la denuncia al senato contro il gen. De Bono. A metà del 1925 dovette esulare in Francia, ove ...
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Appartenente alla stirpe dei signori di Querfurt e parente degli Ottoni, nato nel 974, morto il 9 marzo 1009: ultimo dei grandi missionarî tedeschi tra gli Slavi al tempo dei Sassoni. Cappellano di corte [...] nel 997, B. seguì Ottone III a Roma e nel febbraio 998 entrò nel monastero dei Ss. Bonifacio ed Alessio sull'Aventino, da cui derivò il suo nome in religione, Bonifacio. Cinque anni dopo, B. entrò nella congregazione degli eremiti di San Romualdo ( ...
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GRANDI, Achille
Mario BENDISCIOLI
Sindacalista cattolico, nato a Como nell'agosto 1883, morto a Desio il 27 settembre 1946. Fino al 1907 operaio tipografo, quindi organizzatore del movimento sociale [...] popolare italiano, che impegnò in un programma di riforme sociali; deputato nel 1919, 1921 e 1924, fu dell'"Aventino" e respinse l'equivoco dei sindacati fascisti controllati dal governo, ma preparò nell'opposizione la ripresa sindacale sul piano ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Pennabilli, Pesaro, 1874 - Roma 1935). Collaborò, giovanissimo, alle riviste di R. Murri; nel 1907 assunse la direzione del Corriere d'Italia, dalla quale si allontanò [...] Partito popolare italiano, dal quale fu espulso nel 1923 per dissensi sulla legge elettorale. Nel 1924, dopo l'Aventino, entrò nel Centro cattolico nazionale, che fiancheggiò il fascismo. Sottosegretario al ministero della Giustizia e degli Affari ...
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Partito popolare italiano
Francesco Malgeri
Le origini
Nei primi anni del Novecento, il problema dell’incontro tra cristianesimo e democrazia e la rivendicazione dell’autonomia politica del cristiano [...] . Sulla base di questo provvedimento la Camera deliberò di far decadere dalla carica i 125 deputati che avevano aderito all’Aventino. Il 9 novembre 1926 il prefetto di Roma emise il decreto di scioglimento del Partito popolare italiano.
Donati si era ...
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(lat. Diana) Divinità italica e romana, di origine discussa; il nome presenta la stessa radice di dīus «giorno»; quindi è la «splendente», la «luminosa». Dalle donne romane era venerata soprattutto come [...] -Nike corrente; in terrecotte campane essa compare come Artemide Persica, e l’immagine cultuale di lei nel tempio dell’Aventino ripeteva quella di Artemide Efesia. In genere fu raffigurata in aspetto di cacciatrice, con lunghe vesti, arco e faretra ...
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Archeologo francese (Orléans 1876 - Parigi 1965). Direttore delle antichità della Tunisia (1905-20), compì scavi a Cartagine, Dugga, Altiburo, Thuburbo Maius; conservatore aggiunto e poi conservatore capo [...] perpetuo dell'Académie des inscriptions et des belles lettres dal 1948, diresse le riviste Année épigraphique e Journal des Savants. Studiò l'Aventino nell'antichità, la topografia, i monumenti, la storia e l'epigrafia di varie città africane. ...
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ALIGERNO
Tommaso Leccisotti
Napoletano di nascita, si era fatto monaco benedettino a S. Paolo di Roma, sotto l'abate Baldovino, già discepolo d'Oddone di Cluny.
La Destructio monasterii Farfensis (in [...] 1903, in Fonti per la storia d'Italia,XXXIII, p. 40 e n. 1) lo dice invece educato nel monastero dell'Aventino, ma la divergenza si spiega facilmente, poiché i due monasteri avevano un unico regime e potevano quindi ritenersi un'unica casa.
Quando ...
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VALERIO Potito, Lucio (L. Valerius P. f. P. n. Poplicola Potitus)
Alfredo Passerini
Console nel 449 a. C. Nipote del Publio cons. nel 509, la tradizione (ricchissima di particolari) lo presenta lealmente [...] avuto parte preponderante nella caduta dei decemviri, trattando anche, a nome del senato, con la plebe ritiratasi sull'Aventino. Nominato console, si riferisce che con varie leggi, dette Valeriae Horatiae, combatté il prepotere dei nobili, rendendo i ...
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Ideale, vagheggiato in tutto il Medioevo, di restaurazione dell’antica potenza imperiale romana, elevata dalla missione ancor più universalistica del cristianesimo, che in Roma aveva il suo centro. Sostenuto [...] l’ascesa al soglio pontificio di Gerberto di Aurillac (Silvestro II) e l’insediarsi della corte di Ottone III sull’Aventino, assunse l’aspetto di volontà restauratrice di un ordine universale in cui papa e imperatore collaborassero su di un piano di ...
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Aventino
(lat. Aventinus). – 1. Propr., nome di uno dei sette colli di Roma, ove per due volte (494 e 449 a. C.) si sarebbe ritirata la plebe per protestare contro le angherie dei patrizî. Di qui la locuz. fig. ritirarsi sull’A., appartarsi...
aventiniano
agg. – Dell’Aventino, uno dei sette colli di Roma; in partic., detto dei deputati che parteciparono alla secessione dell’Aventino (v.) nel 1924-25, dopo il delitto Matteotti e, per estens., di chi, in politica, ricorre all’astensione...