ODONTOIATRIA (dal gr. ὀδούς "dente" e ἰατρεία "cura")
Arturo Beretta
Dal fatto che i resti dell'uomo preistorico mostrano già sicure tracce di carie dentaria, di affezioni paradentali, di osteomielite [...] nelle accademie di Cordova, Siviglia e Toledo il patrimonio medico del passato: Rhazes, Avicenna, Abulcasim, Serapione, Avenzoar tramandano nei loro scritti medici anche le cognizioni di odontologia del loro tempo. Anche la scuola salernitana (sec ...
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CALCEDONIUS (de Calcedoniis), Alessandro
Elpidio Mioni
Figlio di Lodovico, originario di Pesaro, fu un libraio itinerante e non risulta che abbia mai avuto una propria stamperia e bottega, ma si limitava [...] e Giuniano, i vocabolaristi, la Metafisica del Soncinate, le opere di Benedetto Capra, i sermoni dell'Aquilano, le opere di Avenzoar, di Algazel, di Avicenna, di Egidio Romano, di Tommaso d'Aquino, la Cornucopia, Plinio. Alla fine dell'anno seguente ...
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Studia le malattie che hanno come espressione principale un'alterazione della pelle; essa interessa specialmente l'uomo, ma v'è pure una dermatologia degli animali che ha valore anche ai fini della patologia [...] , dell'alopecia areata, o area Celsi. Fra i medici arabi ‛Alī ibn al-‛Abbās individuò e descrisse la tigna favosa, Avenzoar individuò la scabbia e la riferì all'acaro, Rāzī illustrò il vaiuolo e lo distinse dalla varicella, Avicenna descrisse il ...
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DAL DITO, Nicolò
Concetta Bianca
Nacque a Rimini da Pietro intorno al 1416, come si deduce dal suo curriculum studii.
Il padre, "Petrus quondam Didi", era originario di Corpolò (prov. di Forli), ma [...] 6), Conciliatorum inpergameno (ms. D.XXV.7), Galienum in pergameno (ms. D. XXIII.1), Cirurgiam Guiglielmi (ms. D. XXIV.4), Avenzoar et Coliget simul, Almensorem (ms. D.XXIV.5) e Receptas Argelate, cioè ricette di Pietro di Argelata.
Non sappiamo fino ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
La scienza islamica nella cultura medioevale
Piero Morpurgo
Per scienza islamica medioevale s’intende il corpus di testi, commenti e analisi di autori appartenenti all’islam, che tradussero e interpretarono, [...] di testi medici avviene con ibn Zuhr (Abū Marwān ‛Abd al-Malik ibn Abī ’l-‛Alā’ ibn Zuhr, noto in Occidente come Avenzoar, Abumeron, Abhumeron, Albumeron, Abynzohar ecc.; 1072 o 1090/1094-1162 ca.), autore del Kitāb al-Taysīr fī ’l-mudāwāt wa-’l ...
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GENTILE da Foligno (Gentilis Fulginas, Fulgineus, de Fulgineo, de Gentilibus)
Maria Luisa Ceccarelli Lemut
Nacque a Foligno nell'ultimo quarto del secolo XIII da Gentile di Bartolo, medico, nato forse [...] e araba (tra le sue fonti, spesso citate negli scritti, troviamo Ippocrate, Galeno, Avicenna, Averroè, Mesue, Rhasis, Ali Abbas, Avenzoar, Maimonide, e i moderni Pietro d'Abano, Dino Del Garbo, Bartolomeo da Varignana, Mondino Luzzi) e medico pratico ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] Averroè; mentre su un tavolo sono adagiati tre libri rispettivamente di Pietro d'Abano, di Isaac Israeli e di Avenzoar. Scorrendo i cataloghi degli incunaboli si possono aggiungere a essi altri autori che hanno contribuito ad alimentare gli interessi ...
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Il termine di chirurgo (chirurgus, vulnerum medicus) è stato impiegato fin dall'origine per indicare quel medico che curava certe lesioni con atti manuali, come suture delle ferite, riduzioni di lussazioni [...] di bronzo, ecc.
Poca o nessuna importanza chirurgica hanno invece le opere di altri due grandi medici del califfato occidentale, Avenzoar e Averroè (v.); vissuti ambedue nel secolo XII. La chirurgia invero fu presso gli Arabi, continuatori del resto ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] esperienza pratica: il Continens artem medicinae di Rhazes, tradotto nel 1282 in Sicilia da Faraǧ ben Sālim, e il Theisir di Avenzoar, tradotto a Padova da Giovanni da Capua. Presso la curia papale di Viterbo, nello stesso periodo in cui Guglielmo di ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] degli scrittori e dei titoli dei libri, le quali seguono la pronuncia dell'arabo di Spagna: Algazel, Avicena, Avenpace, Avenzoar, Averroes, ecc. La massima parte dei vocaboli neolatini di origine araba non sono penetrati in Europa, come credeva una ...
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