La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. La matematica ebraica
Tony Lévy
La matematica ebraica
Gli studiosi ebrei arabofoni che vivevano nei paesi dell'Islam rappresentavano una [...] di Tolomeo e di Gemino, furono tradotti quelli di al-Biṭrūǧī, di Ǧābir ibn Aflaḥ, di al-Farġānī, di Ibn al-Hayṯam, di Averroè e di autori ebrei che scrivevano in arabo, come Yôsēf ibn Naḥmî᾽aś o Yôsēf ibn Yiśrā᾽ēl.
L'aritmetica e la teoria dei ...
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TRAPOLINO, Pietro
Coralba Colomba
TRAPOLINO (Trapolin), Pietro. – Nacque alla fine di giugno del 1451 a Vigodarzere, vicino Padova, dal nobile cavaliere Francesco. Le fonti non riportano l’identità [...] da Recanati, l’averroismo era entrato a Padova (ma anche a Bologna e a Pavia) con la diffusione del commento di Averroè ai libri naturali e alla Metafisica di Aristotele. Nicoletto Vernia e i suoi discepoli, tra cui il nostro Trapolino, ma anche ...
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assumere [assumma, in rima, cong. pres. III singol., con forma non insueta di raddoppiamento arcaico]
Emilio Pasquini
Verbo transitivo, che vale " accettare ", " addossarsi ", " impegnarsi a eseguire [...] un altro passo il participio passato sfuma verso il valore predicativo, là dove Stazio illumina i presupposti dell'errore di Averroè, che per sua dottrina fé disgiunto / da l'anima il possibile intelletto, / perché da lui non vide organo assunto (Pg ...
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araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] essa. Tra di loro, si possono ricordare: lo spagnolo Ibn Sab ̔ī ΄n (1217-1270), che approfondì temi del pensiero di Averroè in chiave razionalistica; ‛Abd al-Latīf al-Baghdādī (m. 1231), che ritornò al neoplatonismo di al-Kindī; il persiano Nāṣir al ...
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De Generatione et corruptione
Enrico Berti
Opera di Aristotele, in due libri, collocata dagli editori, in conformità con le indicazioni dell'autore, al terzo posto nella serie degli scritti fisici, [...] per altri (Minio-Paluello) gl'indizi favorevoli a tale attribuzione sono troppo tenui. L'opera fu commentata da AlKindi, Averroè, Alfredo Anglico, Adamo di Buckfield, Alberto Magno, Tommaso d'Aquino (libro I, sino a 322a 33), Sigieri di Brabante ...
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, Cardinale e dottore della Chiesa. Nacque nel 1221 o 1222 in Bagnorea (Bagnoregio), fra Viterbo e Orvieto. Non sappiamo dove B. abbia ricevuto la prima istruzione; Francesco da Fabriano (morto nel 1322) [...] La gnoseologia bonaventuriana è lo sviluppo del principio agostiniano: in interiore homine habitat veritas. Dal principio di Averroè, privationes et defectus nullatenus possunt cognosci nisi per positiones, B. deduce che l'intelletto non può arrivare ...
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JUDAH BEN SALOMON HA-COHEN MATQAH
CCesare Colafemmina
Filosofo, nato a Toledo verso il 1215 da una celebre famiglia di astrologi, fu discepolo di Meir Abulafia (1170?-1244), il più famoso rabbino spagnolo [...] gli appare in contrasto con l'esperienza, rappresentata da Galeno, J. non ha dubbi nello schierarsi con Galeno, a differenza di Averroè, il quale ribadisce sempre come vera l'opinione di Aristotele, "come se questi fosse un angelo di Dio, che non si ...
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PLATONE (Πλάτων, Plato)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Bruno NARDI
La vita. - Secondo la datazione più attendibile, che è quella di Apollodoro, P. nacque ad Atene nel primo anno dell'Olimpiade 88ª, [...] E un motivo fondamentalmente platonico è altresì in fondo alla sua più caratteristica affermazione, quella dell'unità dell'"Intelletto possibile". Averroè del resto mostra di conoscere assai bene il Timeo, e ci ha lasciato un commento a un importante ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Quaestio de aqua et terra - Introduzione
Francesco Mazzoni
Giunto ormai a questa parte del volume il paziente lettore si è certamente reso conto, attraverso pagine riguardanti [...] di fattori concorrenti, quali ad esempio la secchezza della terra che assorbe l'acqua), ma anche a precise affermazioni d'Averroè nel commento alle Meteore d'Aristotele,[41] condivise dal Sacrobosco e da Alberto Magno[42] e riprese da Ristoro d ...
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Enrico Berti
. Opera di Aristotele, inclusa dagli editori nella raccolta di scritti logici denominata Organon, di cui costituisce il primo libro. La sua autenticità, già oggetto di controversie, [...] , tra gli altri, da Gerberto d'Aurillac, Abelardo e Alberto Magno. Guglielmo di Luna ne tradusse il Commento medio di Averroè. Una nuova versione latina dell'opera fu fatta nel 1266 da Guglielmo di Moerbeke: essa però non circolò mai isolata, ma ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...