La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Traduzioni e sviluppi ebraici
Y. Tzvi Langermann
Traduzioni e sviluppi ebraici
La tradizione filosofica che si sviluppò nelle comunità [...] avanzate da Ibn al-Hayṯam (m. dopo il 1040), da Abū Isḥāq al-Zarqālī e da Ǧābir ibn Aflaḥ. Quest'opera di Averroè, però, è in larga misura un'esposizione fedele del sistema tolemaico; in essa non vi è alcuna traccia del rifiuto categorico di tale ...
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MARTA, Giacomo Antonio
Federico Roggero
– Nacque a Napoli il 20 febbr. 1559, come dichiara egli stesso nella prefazione alla sua Compilatio totius iuris controversi (Venezia 1620); meno attendibile [...] dagli «alessandristi», il cui maggiore esponente a Napoli era Simone Porzio. Contro di lui e contro le dottrine di Averroè il M. si scagliò con due opuscoli ispirati alla dottrina di Agostino Nifo da Sessa, già difensore dell’ortodossia cattolica ...
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sustanza (sustanzia)
Alfonso Maierù
Termine tecnico della filosofia aristotelica, designa un ente autonomo nell'essere e grazie al quale ogni altra cosa sussiste; solo talora ha il valore di " possesso [...] II V 25 e X 3 il termine sta per " proprietà ", " beni ", " mezzi di sostentamento ". In Quaestio 46 è ricordata l'opera di Averroè De Substantia Orbis (ma il riferimento è a Metapb. XII comm. 18). Da ricordare infine la variante sustanza in luogo di ...
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RAO, Cesare
Pietro Giulio Riga
RAO (Raho), Cesare. – A causa della scarsa sopravvivenza di fonti documentarie, le notizie biografiche finora reperite sono alquanto scarse. Rao (anche noto con il nomignolo [...] e cosmologiche offerte al lettore sono desunte, oltre che dall’immancabile modello aristotelico, dalla lezione di Teofrasto, Tolomeo, Averroè e Alberto Magno. Nel 1581 è la volta dei nove trattati dei Meteori, che espongono alcuni capisaldi della ...
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intenzione
Dal lat. intentio «atto di tendere verso un oggetto», quindi l’atto dell’intelletto teso a comprendere l’oggetto o quello della volontà teso a ordinare l’azione a uno scopo; nelle traduzioni [...] né particolare). Ai significati di derivazione avicenniana va poi ad accostarsi l’uso del termine rintracciabile in Averroè che intende intentio come il contenuto appreso dalle diverse facoltà conoscitive. Tratto distintivo della riflessione latina ...
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FOGLIANO (Foglianus, Foliani), Ludovico
Franco Bruni
Alcuni documenti conservati nell'Archivio capitolare del duomo modenese consentono di stabilire che nacque a Modena nella seconda metà del XV secolo [...]
Tra gli interessi del F. vi fu la filosofia greca: progettò di tradurre integralmente le opere di Aristotele ed Averroè, opera di cui ci è pervenuto un solo frammento manoscritto, Flosculi philosophiae Aristotelis et Averrois, oggi conservato presso ...
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DE FANTIS, Antonio
Piero Severi
Nacque a Treviso, tra il 1460 e il 1470, da Cipriano detto Fantino e da Caterina de Benedetti, veneziana. Di Venezia era pure originaria la famiglia paterna, trapiantata [...] di un'opera che affronta, come rileva il Nardi, "i più astrusi aspetti della dialettica di Aristotele e di Averroè". Il testo, organizzato secondo la forma tradizionale della quaestio, è suddiviso in tre articuli: nel primo sono enunciati i ...
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possibile
Alfonso Maierù
Il termine (dal latino possibilis, forma nominale o ‛ casualis ' del verbo posse; greco δυνατόν) indica una possibilità nell'ambito del pensiero o dell'essere e, nell'accezione [...] motore del cielo lo intelletto possibile, e 7 la vertude intellettuale possibile; in Pg XXV 65 è ricordato l'errore di Averroè, che fe' disgiunto / da l'anima il possibile intelletto; cfr. Mn I IV 1.
Costruito con ‛ come ' (‛ per quanto ', ‛ per quel ...
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PAOLO Veneto
Bruno Nardi
Paolo Nicoletti, detto Paolo Veneto o Paolo di Venezia, nacque a Udine intorno al 1372. Monaco eremitano, ebbe gran fama, nel sec. XV e nella prima metà del XVI, come commentatore [...] Spirito superficiale, senza originalità, Paolo Veneto subì, in diversi periodi della vita, l'influenza della scuola terminista, quella d'Averroè, d'Alberto di Sassonia e d'altri, ma senza conservarne un'impronta ben definita.
Bibl.: G. Tiraboschi, St ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] 'ambito di questa tesi, E. concepisce la materia come una pura potenzialità, concezione che egli ritrova in Aristotele, Averroè ed Agostino. Da questa concezione discendono le critiche che E. rivolge ad autori come Riccardo di Mediavilla, il quale ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...