Il Rinascimento. Le arti matematiche
Eberhard Knobloch
Ivo Schneider
Le arti matematiche
Il concetto di scienze matematiche
di Eberhard Knobloch
Il Rinascimento riprese dal Medioevo il concetto delle [...] alla materia prima, ne trasse però tutte le conseguenze, senza cercare di salvare ciò che non si poteva salvare. Contro Averroé e i traduttori latini, Pereira affermò esplicitamente che la matematica è una scienza che non ha né basi metafisiche, come ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] quella dell'individuale; la dottrina dell'anima e delle sue facoltà, dove discute a lungo le opinioni di Aristotele e di Averroè, ma anche di Tommaso d'Aquino e di Egidio Romano.
Le Quaestiones ordinariae affrontano invece in maniera organica il tema ...
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GENTILE, Panfilo
Maurizio Griffo
Nacque a L'Aquila il 28 maggio 1889, primogenito di Vincenzo, avvocato e uomo politico (fu anche presidente della Provincia), e di Giuseppina Giorgi. Dopo la laurea [...] pubblicando regolarmente due articoli a numero: un Diario politico firmato con lo pseudonimo di Averroè e un articolo culturale.
I commenti di Averroè davano il tono politico generale al settimanale: intransigente difesa del mercato, anticomunismo e ...
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beatitudine (beatitudo)
Freya Anceschi
Giorgio Stabile
Il termine è usato da D., conformemente al termine latino beatitudo, per indicare lo stato di felicità più o meno perfetta, che angeli e beati [...] è l'attribuzione della divisione aristotelica della b. umana alla gerarchia delle intelligenze celesti, che D. poteva trovare in Averroè (Metaph. XII, comm. 44) dove è espresso il concetto del governo universale ricalcato sugli schemi della politica ...
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Giamblico
Giorgio Stabile
Filosofo neoplatonico, nativo di Calcide in Grecia (sec. III-IV d.C.); alunno di Porfirio e fondatore della scuola neoplatonica in Siria, innestò sulle più tipiche dottrine [...] πρόσωπον) inferiore della luna non dipenderebbero, come altri affermavano (cfr., oltre al commento ad 1. di Tommaso al De Coelo, quello di Averroè, t.c. 49), da denso e raro, o dall'interposizione di un corpo tra noi e la luna, o dal riflettersi come ...
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emanatismo
Dottrina filosofica e religiosa (detta anche, meno comunemente, emanazionismo), secondo la quale il molteplice trae origine da un principio, l’Uno, o da altra realtà prima che esprime da sé [...] , è utilizzato inoltre per spiegare la conoscenza, interpretata come il risultato dell’illuminazione dell’intelletto potenziale (per Averroè anch’esso separato) da parte dell’ultima intelligenza della serie, l’intelletto agente separato. Nel dare ...
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IMMORTALITÀ (da in, prefisso negativo, e mortalità, fr. immortalité; sp. immortalidad; ted. unsterblichkeit; ingl. immortality)
Carlo MAZZANTINI
Alberto PINCHERLE
Immortalità si dice quella proprietà [...] principio universale e impersonale (così Alessandro d'Afrodisia, e così gl'interpreti arabi, fra i quali culmina Averroè. Tra gli alessandristi italiani P. Pomponazzi).
Dagli stoici l'immortalità fu in genere attribuita soltanto al Logos universale ...
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Il Rinascimento. Il ritorno della scienza antica
Sebastiano Gentile
Il ritorno della scienza antica
Petrarca e il ritorno del 'Cicerone scettico'
Per comprendere la svolta fondamentale che la nostra [...] tutte le auctoritates, rivendica il diritto a criticare i pensatori del passato, ricordando come tra tutti soltanto il barbaro Averroè non avesse mosso alcuna osservazione al suo maestro. Se a Teofrasto era parso lecito dissentire in più di una ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] officiis e dal De finibus), un Tractatus physicus (costituito da un gruppo di definizioni "fisiche", tratte da Aristotele, ma pure da Averroè e dal Fedone e dal Timeo platonici), un Tractatus de Deo, natura et arte Marsilii (ove Dio e la materia sono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È difficile individuare un’unica prospettiva teorica che si ponga come caratteristica [...] religiosi diversi dal suo (Pietro e Tommaso), e – dato assai significativo – l’uso, massiccio e costruttivo, della filosofia di Averroè.
Quello che vale per Guglielmo, con le dovute sfumature e precisazioni, si può dire anche di alcuni altri maestri ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...