IDEALISMO
Guido Calogero
. Di "idealismo" e di "idealisti" (e anche, rispettivamente, di "ideismo" e di "ideisti") cominciarono i filosofi a parlare propriamente tra la fine del Sei e il principio del [...] della originaria e universale volontà.
D'altra parte, caratteristico fu che proprio dagli ultimi sviluppi di questo idealismoassoluto derivasse quell'inversione della dottrina, che da essa generò il "materialismo" (o, in forma più tenue e ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] di secondo rango") sono stati prevalentemente interpretati come prova che K. si andava ineluttabilmente avvicinando alle posizioni dell'idealismoassoluto, in special modo a quella che Fichte andava allora esponendo. Altri studiosi (per es., H. J. De ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] l’autonomia della ragione e la libertà dell’uomo.
L’idealismo tedesco
Riallacciandosi a Kant, J.G. Fichte pone il risultato di queste elaborazioni. Ed è questo che dà luogo al sapere assoluto, un sapere cioè che ha in sé soltanto la sua misura, ...
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(lat. anĭma; per l'etimologia, cfr. il greco ἄνεμος "vento, fiato"; fr. âme; sp. alma; ted. Seele; ingl. soul).
Le concezioni dei primitivi. - A prescindere tanto dalle idee dell'anima che troviamo anche [...] il periodo attuale (primo trentennio del secolo XX). In Italia la reazione si è prevalentemente atteggiata come un ritorno all'idealismoassoluto di Fichte e di Hegel; ha come principali rappresentanti il Croce e il Gentile. Così l'uno come l'altro ...
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METAFISICA
Guido Calogero
Il nome di questa scienza, che si presenta nella tradizione come quella che occupa il vertice della gerarchia dello scibile, in quanto suprema scienza filosofica, deve la sua [...] e oscillante situazione della metafisica in seno al criticismo kantiano si semplifica col passaggio che da questo conduce all'idealismoassoluto del primo Ottocento. Eliminato col Fichte il presupposto della cosa in sé, e con ciò la differenza del ...
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MEMORIA
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Agostino GEMELLI
Federico *RAFFAELE
Stefano LA COLLA
. Propriamente, è la facoltà di riprodurre nella coscienza esperienze che alla coscienza avevano già [...] Il problema persiste anche dopo Kant: così, per es., Hegel avverte la difficoltà che presenta, in sede d'idealismoassoluto, il concetto della reminiscenza come processo di conversione dell'inconscio nel conscio; e cerca di superarlo applicando anche ...
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NIETZSCHE, Friedrich Wilhelm
Giuseppe GABETTI
Rodolfo PAOLI
Giuseppe GABETTI
Pensatore, nato a Röcken presso Lützen il 15 ottobre 1844, morto a Weimar il 25 agosto 1900: nel quale tutte le contrastanti [...] metà del sec. XVIII in poi; assunse su di sé la missione di trasmettere la fiamma viva dall'età dell'idealismoassoluto e del romanticismo alla così profondamente diversa anima moderna.
Deciso e cosciente si rivela questo tono di esistenza già in ...
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JACOBI, Friedrich Heinrich
Pantaleo Carabellese
Filosofo, fratello del poeta Johann Georg, nato a Düsseldorf il 25 gennaio 1743, morto a Monaco il 10 marzo 1819. Dal padre commerciante, fu anch'egli [...] (principî conoscitivi), ma una certezza cieca, che non è però eliminabile senza che si cada nel vuoto idealismoassoluto riguardo alla prima realtà, nel meccanismo ateistico riguardo alla seconda.
Problema etico. - Come della soluzione critica del ...
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L'opposizione dei concetti di concreto e astratto (v.) comincia ad apparire tipicamente nel linguaggio filosofico nei secoli XII e XIII, quando, con Gilberto Porretano e con Duns Scoto, essi furono usati [...] precritico. Ora, l'intuizione singolare e determinata dell'immanentismo empiristico e dell'empiriocriticismo e il concetto universale ed assoluto dell'idealismoassoluto sono l'una e l'altro, nella coscienza: non c'è più la res in re. La scoperta ...
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Pensatore svedese, nato nel 1776, morto nel 1827. Fu professore all'università di Upsala. In antitesi all'idealismoassoluto sostenne che l'intelletto umano non può produrre il suo contenuto, ma lo presuppone [...] come dato, e deve semplicemente pensarlo con chiarezza e distinzione. La ragione, tuttavia, è una facoltà diversa dall'intelletto, in virtù della quale lo spirito umano, anteriormente a ogni esperienza, ...
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idealismo
s. m. [der. di ideale]. – 1. a. In filosofia, ogni concezione che tende a risolvere la realtà nell’idea, intesa o come contenuto soggettivo di coscienza (i. soggettivo), o come suprema forma e categoria razionale della realtà (i....
trascendentale
agg. [dal lat. mediev. transcendentalis, der. del lat. class. transcendĕre: v. trascendere]. – In senso generico, che trascende, cioè va oltre, supera certi limiti, un certo grado, un certo ordine. In partic.: 1. In filosofia,...