VARIGNANA, Guglielmo
Armando Antonelli
da. – Nacque a Bologna negli anni Settanta del Duecento, da Bartolomeo (v. la voce in questo Dizionario) e da Michelina di Nascimbene da Sala.
Guglielmo risulta [...] di Bartolomeo da Varignana; Guglielmo fa riferimento nella sua opera non solo a Galeno, ma anche ad Avicenna, Averroè, Dioscoride Pedanio, Avicebron, Agazele, Serapione, Mesue Amec, Kiraudi, Rhazes e Mosé Maimonide. Cita inoltre in modo esplicito i ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Ursula Weisser
Contributi teorici ed empirici della medicina araba
Non è ancora possibile formulare un giudizio [...] Qurra (m. 288/901) e di al-Rāzī, solo agli esordi della medicina islamica; nei secoli successivi autori come Averroè o Maimonide compilarono sunti delle opere galeniche. Ad avere fortuna duratura nel mondo islamico fu anche il genere dei commentari ...
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MOSE da Rieti
Anna Esposito
MOSÈ da Rieti (Moses ben Isaac). – Nacque a Rieti nel 1388 da Gaio (Isaac), probabilmente un banchiere, e qui trascorse la sua giovinezza fino al momento in cui intraprese [...] a Perugia, dove copiò per la sua biblioteca, ricca di testi medici e filosofici, la versione ebraica del Robur coelorum di Averroè (come attesta l’autografo colofone del ms.), e quindi a Narni, dove ricevette la nomina per un anno a medico condotto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il crescere delle città e del numero di piccoli centri dediti agli scambi agricoli [...] della nuova scienza nel XVII secolo. In effetti, un aspetto importante delle dispute su Aristotele, Platone, Agostino o Averroè è costituito dal vasto orizzonte di competenze che potremmo definire “scientifiche”, di cui i vari protagonisti di tali ...
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CERMISONE, Antonio
Federico Di Trocchio
Nacque a Padova (e non a Parma o Verona come erroneamente riferiscono alcune fonti) nella seconda metà del sec. XIV da Bartolomeo da Parma, condottiero al servizio [...] non superano però gli angusti limiti della teoria costituzionalistica, e nelle quali i riferimenti e le citazioni di Averroè, Avicenna, Rhazes, Mesue, Serapione, Alī ben Abbās e, più raramente, di Ippocrate e Galeno, testimoniano, assieme all'elenco ...
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Teoria filosofica che nell’interpretare gli eventi del mondo naturale e il corso della storia umana assume la materia come unico principio esplicativo.
La filosofia greca
All’interno delle mitologie antichissime [...] averroistica di Aristotele, fedele alle tesi dell’eternità del mondo e dell’esclusione della provvidenza.
Alla posizione di Averroè si oppose la concezione della materia dell’aristotelismo latino: nella sintesi di Tommaso d’Aquino, la distinzione tra ...
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Dal linguaggio comune, in cui significava originariamente generazione, produzione, questo termine, come già il greco κρισις, passò al linguaggio filosofico-religioso per indicare l'origine del mondo mediante [...] e lo spazio è concreato col mondo. L'Aquinate (a proposito della questione tanto dibattuta al suo tempo; v. aristotele; avicenna; averroè) sostiene che non si può dimostrare che il mondo ripugni essere creato ab aeterno; ma per fede si sa creato nel ...
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Religione
Mircea Eliade
sommario: 1. Definizioni: la religione e il sacro. 2. Manifestazione del sacro. 3. Lo spazio sacro. 4. Vivere in un mondo sacro. 5. Il tempo sacro. 6. La struttura delle feste. [...] e manicheo, del bramanesimo, dell'ebraismo, del cristianesimo, dell'ateismo e di varie sette islamiche. Ma fu soprattutto Averroè (Ibn Rushd, 1126-1198) che, dopo aver profondamente influenzato il pensiero islamico, doveva dare il primo impulso a ...
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ragione
Marta Cristiani
Termine usato correntemente da D. con una serie di significati diversi, conformi ora al linguaggio comune, ora al linguaggio filosofico. Cfr. un'enumerazione dei significati [...] d'individui, ma si realizza integralmente soltanto nell'umanità intera, secondo una concezione che esplicitamente si riferisce ad Averroè (Mn I III 6 ss.). Il vocabolario del Convivio evoca senza dubbio una più generica nozione di r., equivalente ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] l-alīd Muḥammad ibn Rushd, noto con il nome di Averroè (1126-1198), con la concezione della l. di Roberto Ghazzālī, Metaphysics, a cura di J.T. Muckle, Toronto 1933; Averroè, Cum Averrois Commentariis in Aristotelis Opera De anima, Venezia 1562-1574, ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...