sensibili comuni
Cesare Vasoli
comuni D. allude alla dottrina dei s. comuni nei due passi di Cv III IX 6 e IV VIII 6, e in Pg XXIX 46-48. Il primo testo del Convivio espone, con notevole chiarezza, [...] distinzione non fu però sempre chiaramente percepita dai commentatori ellenistici, bizantini e medievali che chiosarono questi testi (cfr. in particolare: AVERROÈ An. II IV 5; Alb. Magno An. II III 5; Tomm. An. II lect. XIII, nn. 384-385; III lect ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] lavorò Michele Scoto; nel 1230-32 fu Federico II a inviare all'università di Bologna e ad altre università opere di Averroè tradotte dall'arabo) e gli studî di filosofia naturale (dall'astrologia, professata alla sua corte da Michele Scoto e Teodoro ...
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TEODORO di Antiochia
Laura Minervini
TEODORO di Antiochia (al-ḥakīm Thādhūrī, Teodoro il sapiente). – Secondo il Mukhtaṣar ta’rīkh al-duwal (Breve storia delle dinastie) dell’autorevole teologo e storico [...] nell’entourage federiciano ‒ Michele Scoto, Ya‘aqov Anatoli ecc. ‒ e avesse un ruolo anche nella coeva traduzione delle opere di Averroè, della Retorica e dell’Etica Nicomachea di Aristotele (Burnett, 1995, pp. 244 s.).
La fama di Teodoro è legata ...
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Il Rinascimento. La medicina
Nancy Siraisi
Andrea Carlino
La medicina
La medicina come disciplina
di Nancy Siraisi
Nel XV e nel XVI sec. la medicina occupava un posto importante tra le discipline [...] una descrizione sistematica dell'anatomia umana; e ugualmente del Colliget, una sorta di opera enciclopedica di medicina scritta da Averroè sotto forma di commento al Liber canonis di Avicenna, che ha una notevole diffusione. D'altronde, essendo la ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] Biadaiolo (New York, Metropolitan Mus. of Art, Robert Lehman Coll.; Offner, Steinweg, 1987), dove l'Aquinate in cattedra ha Averroè sdraiato in atto di sottomissione, ma anche, tra l'uditorio, s. Ludovico di Tolosa; nella miniatura del corale H di ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] nell'insegnamento quel lento processo di disgregazione della sua fiducia nell'infallibilità di Aristotele e del suo commentatore Averroè, che, attraverso un avvicinamento, sia pure ancora incerto, agli scritti di Alessandro di Afrodisia e di Avicenna ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla filosofia del Medioevo Centrale
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È luogo comune che l’Europa conosca una [...] .
Non ultima annotazione, nel mondo musulmano appaiono nel X secolo Al Farabi, tra X e XI Avicenna e nel XII Averroè e al-Ghazali, tutti filosofi che eserciteranno maggiormente la loro influenza sulla scolastica del XIII e XIV secolo.
La riscoperta ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] nell'anno accademico 1402-03) il B. vi riorganizzò l'insegnamento della filosofia, promuovendovi lo studio delle opere di Averroè e di Alberto Magno, con tale successo da essere chiamato "non modo philosophus sed philosophorum princeps" (Vita, p. 152 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Antichità classica e nel Medioevo, l’ottica geometrica aveva ottenuto un alto livello [...] scienza araba. Alhazen sostiene che le immagini emanate dall’oggetto, entrate nella pupilla, siano ricomposte dal cristallino, mentre Averroè stabilisce in seguito che l’organo sensibile è la retina e non il cristallino. Nel Cinquecento la fisiologia ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] in Egitto nell'XI secolo e tradotto in ebraico da Yehudah ben Shelomoh al-Ḥarizi (1170-1235); di due commenti di Averroè: l'Epitome al trattato De physico auditu di Aristotele, tradotto in ebraico verso il 1250 da Mosheh ben Shemuel ibn Tibbon ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...