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Paolo Mugnai
. Vale ciò che può essere mosso o può muoversi " e designa la proprietà fondamentale dell'oggetto della Filosofia naturale o Fisica (v.: Sì come ne la scienza naturale è subietto [...] (Cv II III 5 Tolomeo [cfr. Ptolomaei Opera quae extant omnia, II, Opera astronomica minora, ediz. Heiberg, Lipsia 1907, 123; Averroè Metaph. XII comm. 44, 48, De Coelo II comm. 67] poi, accorgendosi che l'ottava spera si movea per più movimenti ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] di esprimersi in una propria lingua. Mentre la filosofia spagnola, musulmana ed ebraica dànno i loro maggiori luminari (Averroè e Maimonide), la letteratura volgare spagnola si dispiega apertamente nella varietà dei suoi generi letterarî e attraverso ...
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Filosofo, nato verso il 1270 (secondo alcuni, il 1266, secondo altri, il 1274). Sul luogo della sua nascita nulla si sa di sicuro: c'è chi lo fa nativo d'Irlanda, e chi di Scozia o d'Inghilterra. Secondo [...] gli animali. Solo la fede può illuminarci circa il nostro ultimo destino, e quindi filosoficamente lo Scoto dà ragione ad Averroè che pure per la teoria dell'unità dell'intelletto egli chiama ille maledictus Averröes. Si direbbe che Scoto abbia la ...
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La civilta islamica: scienze della vita. La tradizione galenica
Gotthard Strohmaier
La tradizione galenica
La letteratura medica del Medioevo arabo-islamico è una continuazione diretta di quella greca; [...] tra i medici e i filosofi arabi; proprio i più importanti tra questi ultimi, al-Fārābī, Avicenna e Averroè, non volendo attribuire alcun errore ad Aristotele, si prodigarono per dimostrare l'incompetenza di Galeno nelle questioni di filosofia ...
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natura
Enzo Volpini
A introdurre il tema della n. giova anzitutto ricorrere al passo della Monarchia (II II 2) ove si legge che, quemadmodum ars in triplici gradu invenitur, in mente scilicet artificis, [...] corrente nel linguaggio scolastico come riferisce s. Bonaventura (Seni. III VIII 11), si trova nella versione latina del commento di Averroè al II libro della Fisica aristotelica (v. H. Siebeck, e H.A. Lucks).
N. Come Strumento di Dio. - Un discorso ...
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astronomia
Ideale Capasso
Giorgio Tabarroni
Per i classici e i medievali questo termine, il cui sinonimo era ‛ astrologia ', ha avuto un significato così lato, da comprendere tutte le discipline che [...] una semplice traduzione, spesso divulgativa, delle opere arabe. Per quanto riguarda la tradizione aristotelica araba, va ricordato Averroè, che nel suo commento al De Coelo invoca nuovamente un modello del cosmo basato su sfere concentriche ruotanti ...
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Ippiatria
RRiccardo Gualdo
La cavalleria diviene il fulcro dell'esercito medievale già in età carolingia, e soprattutto dal sec. XII in poi il cavallo simboleggia la nobiltà e la forza cavalleresca [...] di Federico II è assunto da Teodoro di Antiochia, cui si devono tra l'altro la continuazione della traduzione latina di Averroè e la traduzione del trattato arabo di falconeria noto come Moamin, intorno al 1240-1241 (cf. Gleßgen, 1996).
L'interesse ...
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materia (matera)
Cesare Vasoli
Questo termine, almeno nella specifica accezione filosofica, è adoperato da D. secondo i significati dottrinali ormai acquisiti da una lunga tradizione speculativa e nell'ambito [...] luce eterna e immutabile delle ‛ forme '. Più vicina alle tesi originarie di Aristotele fu invece l'interpretazione di Averroè il quale, nei suoi commenti, insisté soprattutto sul carattere ‛ eterno ' e ‛ increato ' della m., proponendo così un tema ...
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DE FERRARIIS, Antonio
Angelo Romano
Nacque a Galatone (od. prov. di Lecce), donde trasse il nome accademico di Galateo, verso la metà del secolo XV dal notaio Pietro e da Giovanna d'Alessandro. Non [...] la dottrina di Aristotele, ma conobbe anche il pensiero di Platone, Euclide, Teofrasto, Temistio e degli arabi Averroè e Avicenna. Attento conoscitore della filosofia ellenica, osteggiò i filosofi medievali che l'avevano "corrotta" e "travisata ...
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religione e filosofia
Il termine religione e il termine filosofia hanno accezioni differenti a seconda del contesto in cui sono utilizzati e dei concetti che intendono esprimere. Se ci si limita alla [...] coloro che a esse sono sottomessi, appartenendo o alla comunità ebraica o alla comunità musulmana. Per al-Fārā´bī, Avicenna, Averroè il Corano, per Saadia Ha-Gaon, Ibn Gebīrōl, Yehudah Ha-Levi, Maimonide la Tōrāh costituisce la base del filosofare e ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...