La civilta islamica: antiche e nuove tradizioni in matematica. Filosofia della matematica
Roshdi Rashed
Filosofia della matematica
Gli storici della filosofia islamica dimostrano un interesse molto [...] verità, quello delle Scritture e quello della ragione e della filosofia. Questa 'concordanza' è fondata su un principio, che Averroè (1126-1198) formulava in questi termini: "una verità non ne contraddice un'altra, ma si accorda con essa e testimonia ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] suoi argomenti), ma i filosofi peripatetici dell'Islam (falāsifa) non seguirono pedissequamente il suo distacco dalla tradizione (al-Fārābī e Averroè sono tra i suoi critici più illustri, e il De aeternitate mundi di Proclo ci è pervenuto per intero ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scuole, corti e universita
Hilde de Ridder-Symoens
Scuole, corti e università
Come tutti i periodi di risveglio intellettuale, la rinascita [...] integrati e commentati dagli studiosi arabi. Le autorità più importanti di questo corpus erano Ippocrate, Galeno, Avicenna e Averroè. Nelle Facoltà di medicina italiane e in quella di Montpellier era impiegata anche l'Articella salernitana. Sin dall ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Scienza e teologia
Margaret J. Osler
Scienza e teologia
All'inizio dell'Età moderna il dibattito sul rapporto tra scienza e teologia era particolarmente [...] aristotelica del XIII sec., questo principio tornò a essere oggetto di discussione sulla base delle opere di Averroè e di alcuni averroisti i quali negavano che Aristotele avesse sostenuto l'immortalità dell'anima individuale. Nel Rinascimento ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] averroistica che impronterebbe la sua attività didattica.
Ad ogni modo - influenzata o meno che sia dal commento d'Averroè la lettura d'Aristotele officiata a Rialto e si estremizzi o meno l'averroismo lungo la docenza foscariniana - resta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Astronomia e cosmologia
Dario Tessicini
Tra la fine del Quattrocento e la fine del Seicento l’astronomia vive una fase di profonda trasformazione: mutano i fondamenti teorici, le forme della pratica [...] spiccati interessi scientifici in astronomia e medicina attivi tra Bologna e Padova. Sulla scia di critiche mosse da Averroè all’adozione da parte degli astronomi di modelli geometrici che infrangevano il principio di uniformità, Alessandro Achillini ...
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Il Rinascimento. La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Giorgio Montecchi
La stampa e la diffusione del sapere scientifico
Dal manoscritto al libro scientifico a stampa
Nelle aggiunte alla [...] ; sullo scaffale alle sue spalle sono collocati Aristotele, Ippocrate e Galeno assieme ad Avicenna, Aliabate, Rhazes, Mesue e ad Averroè; mentre su un tavolo sono adagiati tre libri rispettivamente di Pietro d'Abano, di Isaac Israeli e di Avenzoar ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La discussione intorno alle fonti filosofiche di Dante è tanto vasta e articolata che non [...] modo particolare nell’università francese, si diffondono anche in Italia, ad esempio nell’ambito dello stilnovismo bolognese. Conosce Averroè, che colloca nel Limbo in mezzo agli “spiriti magni”, e se pure non ne accoglie la dottrina dell’intelletto ...
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forma
Alfonso Maierù
I valori del termine sono molteplici nell'uso dantesco: " aspetto esteriore ", " figura di un corpo ", " composizione e struttura di una realtà " e, nella terminologia filosofica, [...] e quindi è sempre causalmente attivo: perciò, ancora una volta, tutte le f. sono sempre in atto nel senso precisato. Il richiamo ad Averroè (Metaph. XII, comm. 18) induce a pensare che nei due paragrafi, come altrove (cfr. Mn I III 8-9), vi siano ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Sapere medico e manuali
Ursula Weisser
Sapere medico e manuali
Il vasto processo di ricezione della letteratura medica greca attraverso le traduzioni in arabo, [...] medici lamentassero la totale assenza della parte teorica in questi testi. Il famoso filosofo e dottore di legge andaluso Averroè (520-595/1126-1198), che per la medicina ebbe un interesse di tipo prevalentemente teorico, nella sua principale opera ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...