CERMISONE, Antonio
Federico Di Trocchio
Nacque a Padova (e non a Parma o Verona come erroneamente riferiscono alcune fonti) nella seconda metà del sec. XIV da Bartolomeo da Parma, condottiero al servizio [...] non superano però gli angusti limiti della teoria costituzionalistica, e nelle quali i riferimenti e le citazioni di Averroè, Avicenna, Rhazes, Mesue, Serapione, Alī ben Abbās e, più raramente, di Ippocrate e Galeno, testimoniano, assieme all'elenco ...
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COMANINI, Gregorio
Marina Coccia
Nacque a Mantova verso la metà del sec. XVI. Sulla sua vita si hanno poche notizie; mentre è ampiamente menzionata dai critici del sec. XVII e del successivo la sua [...] essere raggiunto anche attraverso il diletto, come nel caso di immagini ben imitate e comprensibili poiché, secondo un concetto aristotelico (Averroè, Metafisica, l. XII), più una cosa si comprende e maggiore è il diletto che se ne riceve.
Ma la ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] se non precisamente ad mentem Aristotelis. Ilprimo libro del trattato contiene una confutazione della dottrina di Simplicio e Averroè, secondo i quali vi sarebbe un solo intelletto per tutti gli uomini, teoria ampiamente dibattuta nelle controversie ...
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Petrarca, Francesco
Achille Tartaro
Il trionfo della poesia amorosa
La grandezza di Francesco Petrarca, poeta italiano del 14° secolo, si affermò presto, e non solo nell’ambito della poesia. Già i contemporanei [...] Giovanni Boccaccio; fu poi a Padova e nel 1362 a Venezia, dove ebbe un aspro contrasto con quattro giovani seguaci di Averroè, un filosofo arabo del 12° secolo assai noto nel Medioevo per le sue teorie condannate come eretiche.
Il tiepido appoggio ...
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Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle [...] lavorò Michele Scoto; nel 1230-32 fu Federico II a inviare all'università di Bologna e ad altre università opere di Averroè tradotte dall'arabo) e gli studî di filosofia naturale (dall'astrologia, professata alla sua corte da Michele Scoto e Teodoro ...
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CONTARINI, Gasparo
Gigliola Fragnito
Primogenito di Alvise di Federico dei Contarini del ramo della Madonna dell'Orto e di Pofissena di Tommaso Malipiero, nacque a Venezia il 16 ott. 1483 in una famiglia [...] nell'insegnamento quel lento processo di disgregazione della sua fiducia nell'infallibilità di Aristotele e del suo commentatore Averroè, che, attraverso un avvicinamento, sia pure ancora incerto, agli scritti di Alessandro di Afrodisia e di Avicenna ...
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BENZI, Ugo
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Nacque a Siena il 24 febbr. 1376 da Andrea e da Minoccia, il cui cognome Pagni (o Panni) sembra da considerare un'attribuzione secentesca.
La scoperta della Vita del B., scritta dal figlio [...] nell'anno accademico 1402-03) il B. vi riorganizzò l'insegnamento della filosofia, promuovendovi lo studio delle opere di Averroè e di Alberto Magno, con tale successo da essere chiamato "non modo philosophus sed philosophorum princeps" (Vita, p. 152 ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] in Egitto nell'XI secolo e tradotto in ebraico da Yehudah ben Shelomoh al-Ḥarizi (1170-1235); di due commenti di Averroè: l'Epitome al trattato De physico auditu di Aristotele, tradotto in ebraico verso il 1250 da Mosheh ben Shemuel ibn Tibbon ...
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GUIDO da Bagnolo
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1320 e il 1325 a Reggio Emilia dal notaio e "cives Reginus" Filippino Ferrari degli Scopoli, detto anche Filippino da Bagnolo, dal paese della pianura [...] fiorentina Tommaso Talenti.
Li univa a G. un comune interesse per la filosofia di Aristotele e del suo commentatore, Averroè. Essi si riunirono talvolta presso il Petrarca esprimendogli la loro ammirazione, conversando con lui di filosofia, ma il ...
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LEONE, Ambrogio
Leendert Spruit
Nacque a Nola, presso Napoli, nel 1458 o 1459 da Marino, che esercitava la mercatura, e da Marchisella Balletta. Compì i primi studi probabilmente in uno dei conventi [...] ricevette una lettera di Erasmo che si congratulava per la pubblicazione delle opere, in particolare quella contro Averroè. Nell'agosto 1523 fece pubblicare il ponderoso Novum opus quaestionum, et problematum, ut pulcherrimorum, ita utilissimorum tum ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...