La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] ', quanto di servirsene per l'insegnamento.
Le prime due censure del 1210 e del 1215 non riguardano dunque direttamente le opere di Averroè, che non erano state ancora tradotte in latino; i commenti di cui si parlava nel 1210 e le summae del 1215 si ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La scienza della materia e della vita secondo la tradizione
Stefano Caroti
Baudouin van den Abeele
Graziella Federici Vescovini
La [...] commenti) e Abū Ma‛šar. Anche a proposito della produzione di calore da parte del lumen, Alberto critica la soluzione di Averroè, secondo il quale il calore sarebbe causato dal moto dei pianeti, cui egli oppone, oltre a due suoi argomenti originali ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] le dichiarazioni di intenti o le invettive. Una lettura più attenta ci consente di vedere come, nei testi di Nifo, Averroè (e anche Alberto Magno) sia ampiamente presente e non soltanto con la funzione di bersaglio polemico.
Per tirare, sia pure ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] di partenza o principio di essa, ma ne è piuttosto oggetto d'indagine, la cui esistenza è 'provata' in questa disciplina. Averroè per contro ritiene che l'esistenza di Dio è provata nella fisica, e che perciò oggetto della metafisica e suo punto di ...
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Il Rinascimento. Immagini e teorie del mondo
Alfonso Ingegno
Christoph Lüthy
Immagini e teorie del mondo
Cosmologie
di Alfonso Ingegno
Niccolò Cusano
La vicenda scientifica qui descritta è tradizionalmente [...] anche nel suo caso ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso da una semplice risposta alla richiesta di Averroè. Come per Copernico, anche per Fracastoro il punto di partenza non è di carattere ipotetico; esso assume progressivamente i tratti ...
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Il Rinascimento. Il metodo e l'ordine del sapere
Cesare Vasoli
Il metodo e l'ordine del sapere
Prodromi di un dibattito
La ricostruzione del lungo dibattito cinquecentesco sui criteri fondamentali [...] 'esegesi dei testi di Aristotele risalente a Simplicio, ad Alessandro di Afrodisia e a taluni commentatori arabi, in primo luogo Averroè.
In ogni caso, non si può negare che Jacopo Zabarella fosse consapevole dei problemi reali della cultura del suo ...
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Cultura araba
Bruna Soravia
La cultura spirituale arabo-islamica in età federiciana è caratterizzata dagli effetti del revival del sunnismo, fenomeno che, iniziato nel sec. XI, condusse lungo il corso [...] la decisa e articolata condanna di cui furono fatte oggetto, non solo da parte della tradizione razionalista, da al-Fārābī ad Averroè, ma anche della teologia sunnita, e in particolare di al-Ghazālī, in quanto, se l'una pretendeva di contendere a Dio ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Kalam e filosofia naturale
Marwan Rashed
Kalām e filosofia naturale
Il rapporto tra Kalām e filosofia naturale è assai complesso e articolato; [...] e che questa adesione al Sole era durata per il tempo menzionato. (Maqāla fī ḏawāt al-ḏanāb, pp. 422-423)
Averroè, che non aggiunge niente alla sostanza del problema, attesta che la questione era discussa anche nell'Occidente musulmano. È inoltre per ...
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La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.). L’uso filosofico del [...] ) o con una intelligenza separata (Avicenna), o viene inteso come facoltà dell’anima forma del corpo (s. Tommaso); Averroè giungerà a separare dal soggetto individuale anche l’i. in potenza, facendone una sostanza separata, unica per tutta la specie ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] esperimento, in base al quale criticherà le asserzioni errate di Aristotele. Difatti Judah aveva biasimato l'attitudine di Averroè nel riprendere Galeno solo quando sembrava accordarsi con l'opinione di Aristotele, come se questi fosse un angelo di ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...