GRASSETTO, Niccolò
Franco Bacchelli
Nato a Padova nel 1449 o nel 1450, appartenne probabilmente alla stessa famiglia di Piove di Sacco, inurbatasi in città nella prima metà del secolo, da cui proveniva [...] diversamente dai suoi colleghi, aveva sempre indicato con scrupolo e combattuto gli aspetti del pensiero di Aristotele e di Averroè contrastanti con la fede cristiana. Zelo di cui il G. gli rilasciò, nella sua breve risposta, pieno attestato: "placet ...
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GRIMANI, Domenico
Gino Benzoni
Luca Bortolotti
Primo dei cinque figli - gli altri sono Vincenzo, Girolamo, Piero, Marino - di Antonio di Marino, il futuro doge, e di Caterina di Domenico Loredan, nasce [...] ben Moses Abba, ossia "Helias cretensis", aveva dedicato la propria versione in latino della Summa in meteorologica Aristotelis d'Averroè; e di lì a non molto Niccoletto Vernia dedicherà al G. le Quaestiones - di contro alla perversa opinione d ...
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BARTOLOMEO da Parma
Bruno Nardi
Scarseggiano le notizie su questo astrologo e geomante, fiorito a Bologna negli ultimi decenni del sec. XIII, ma le poche che abbiamo sono ricavate dalle sue opere pervenute [...] vero che il Narducci (p. 26;cfr. Grabmann, p. 45) ha osservato che nei codici Marciano e Laurenziano è ricordato il nome di Averroè; ma ciò indica senza dubbio che la Philosophia Boetii non è anteriore, se non forse di qualche anno, al 1230 quando il ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] del tempo, egli concepi una profonda avversione per la filosofia aristotelica, e in particolare per le posizioni di Averroè, che avrebbe giudicato, oltre che "barbare", irrimediabilmente in conflitto con la religione. Primo frutto della sua ostilità ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] . "appartiene indubbiamente ai più valenti filosofi d'Italia" di quel tempo, e ci fa sapere che, a suo avviso, le opinioni di Averroè su quell'argomento sono le più ambigue e le più inesatte, e che la materia prima, secondo il parere del figlio, è da ...
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DE FANTIS, Antonio
Piero Severi
Nacque a Treviso, tra il 1460 e il 1470, da Cipriano detto Fantino e da Caterina de Benedetti, veneziana. Di Venezia era pure originaria la famiglia paterna, trapiantata [...] di un'opera che affronta, come rileva il Nardi, "i più astrusi aspetti della dialettica di Aristotele e di Averroè". Il testo, organizzato secondo la forma tradizionale della quaestio, è suddiviso in tre articuli: nel primo sono enunciati i ...
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EGIDIO Romano
Francesco Del Punta-S. Donati-C. Luna
Nacque con ogni probabilità a Roma nel quinto decennio del sec. XIII.
Non si conosce con precisione la data della nascita, che viene generalmente [...] 'ambito di questa tesi, E. concepisce la materia come una pura potenzialità, concezione che egli ritrova in Aristotele, Averroè ed Agostino. Da questa concezione discendono le critiche che E. rivolge ad autori come Riccardo di Mediavilla, il quale ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] quella dell'individuale; la dottrina dell'anima e delle sue facoltà, dove discute a lungo le opinioni di Aristotele e di Averroè, ma anche di Tommaso d'Aquino e di Egidio Romano.
Le Quaestiones ordinariae affrontano invece in maniera organica il tema ...
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PAOLO Veneto
Alessandro D. Conti
PAOLO Veneto (Paolo Nicoletti). – Paolo (Ordine degli eremitani di Sant’Agostino), figlio di Nicoletto Antonio da Venezia e di una donna Elena, di cui si ignora il casato, [...] gli uornini e si identifica con Dio stesso (In De an., III, t.c. 19, c. 143ra); sostiene poi, contro Averroè, che ben tre specie intenzionali differenti per tipo (specifice) sono presenti nei sensi esterni, in quelli interni e nell’intelletto (SN ...
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CASTELLANI, Giulio
Charles B. Schmitt
Nacque a Faenza nel 1528 da Sebastiano e Lucrezia Bongarzoni. Discendeva da una famiglia dell'antica nobiltà faentina che faceva parte del Consiglio cittadino. [...] se non precisamente ad mentem Aristotelis. Ilprimo libro del trattato contiene una confutazione della dottrina di Simplicio e Averroè, secondo i quali vi sarebbe un solo intelletto per tutti gli uomini, teoria ampiamente dibattuta nelle controversie ...
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averroismo
s. m. [der. di Averroè, adattam. occidentale del nome arabo (Abū l-Walīd Muḥammad) Ibn Rushd]. – La dottrina del filosofo e scienziato arabo di Spagna Averroè (1126-1198) e dei suoi seguaci. Più in partic., corrente della filosofia...
metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...