VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] . Per Scoto Eriugena "tota animae natura voluntas est" e volontà è il principio dell'essere nel Fons vitae di Avicebron. Nella Scolastica, la preminenza del volere è affermata da Enrico di Gand contro l'intellettualismo aristotelico-tomistico, in ...
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UNIVERSALI, Questione degli
Bruno NARDI
La questione intorno al valore conoscitivo degli universali, dibattuta nella scolastica dal sec. IX in poi ed entrata nella fase acuta alla fine del sec. XI e [...] , sia in quelli di Domenico Gundisalvi, propagato dall'opera maggiore dell'Eriugena, o dalle recenti traduzioni del Fons vitae di Avicebron e del Liber de causis; anzi, con Amalrico di Benes e con David da Dinant, sboccò nel più schietto panteismo ...
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LUCE
G. Federici Vescovini
Nel Medioevo la l. è stata considerata secondo angolazioni molteplici e diverse.
Religione della luce
Nelle religioni iraniche dualistiche, come lo zoroastrismo, il mitraismo [...] , pp. 83-140; id., Liber de causis, a cura di A. Pattin, Tijdschrift voor Philosophie 23, 1961, pp. 503-526; Avicebron, Fons vitae, a cura di C. Baeumker (Beiträge zur Geschichte der Philosophie des Mittelalters, 1), Münster 1892 (trad. franc. a cura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra XI e XII secolo si assiste a un grandioso processo di trasmissione del sapere conosciuto [...] il lavoro di traduzione si concentra sulle opere dei commentatori e filosofi arabi come al-Farabi, Avicenna, Avicebron, al-Ghazali, mentre continua parallelamente la traduzione di trattati scientifici; la terza fase è caratterizzata dall’ingresso ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] ) e ragione (filosofia), costituendo un gruppo abbastanza nutrito e qualificato di pensatori, i più insigni e originali dei quali sono Avicebròn e Maimonide, che esercitarono un notevole influsso sulla scolastica cristiana.
L’impianto filosofico di ...
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VARIGNANA, Guglielmo
Armando Antonelli
da. – Nacque a Bologna negli anni Settanta del Duecento, da Bartolomeo (v. la voce in questo Dizionario) e da Michelina di Nascimbene da Sala.
Guglielmo risulta [...] Varignana; Guglielmo fa riferimento nella sua opera non solo a Galeno, ma anche ad Avicenna, Averroè, Dioscoride Pedanio, Avicebron, Agazele, Serapione, Mesue Amec, Kiraudi, Rhazes e Mosé Maimonide. Cita inoltre in modo esplicito i pitagorici, Seneca ...
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ABARBANEL, Giuda, detto Leone Ebreo
Bruno Nardi
Nacque a Lisbona fra il 1460 e il 1465, da Isacco, studioso del pensiero religioso ebraico, delle dottrine talmudiche e dei segreti della Cabala, divenuto, [...] del figlio, è da identificare con la "corporeità", come pensavano Avicenna e, per quel che concerne il mondo corporeo, Avicebron o Ibn Gèbiròl. Isacco morì nel 1508, mentre l'A. attendeva verosimilmente a condurre a termine la sua opera maggiore ...
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essenza
La realtà propria e immutabile delle cose, intesa soprattutto come la forma generale, l’universale natura delle singole cose appartenenti allo stesso genere o specie.
Da Aristotele alla tarda [...] gli apporti delle tradizioni avviate da Boezio, Agostino e Anselmo, come anche tesi ricondotte ad Avicenna, Averroè, Avicebron, Maimonide, e problematiche legate alla questione del ‘realismo degli universali’, ridefinirà lo statuto dell’e. in ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] (la polemica è condotta in particolare contro i "loquentes in lege Maurorum", cioè i teologi musulmani; ma anche contro Avicebron e Avicenna); e l'accettazione della dottrina aristotelica lo sorregge nella difesa di un ordine naturale che non può ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] (secondo Avicenna) e l'idea di diffusione di una forma universale nella materia, paragonabile a quella della luce (secondo Avicebron).
Grossatesta cominciava il De luce con lo studio del carattere dimensionale del mondo corporeo; la sua tesi era che ...
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