Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] (Fonte: Lorenzetti 2002, p. 37)
Quanto ai lessemi, nomi, verbi e aggettivi formano insieme circa il 95% dell’intero lessico. Gli avverbi ne costituiscono il 2-2,5%, più o meno quanto la somma di tutte le altre categorie. Quanto alle forme flesse che ...
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prosa
Francesco Tateo
Il largo e vario uso che D. fece della p., l'importanza e l'originalità da lui attribuita all'esperimento della p. volgare, e le sparse considerazioni che egli espresse usando [...] proemio; ne la seconda ragiono di lei; ne la terza parlo a la canzone pietosamente, XXXI 3), dove l'avverbio pentasillabico sigilla, secondo un modulo caro al D. della Vita Nuova, un crescendo scandito dalle clausole (di cui sicuramente riconoscibili ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo movimento di avanguardia del Novecento, il futurismo si oppone al culto del passato [...] in iscorcio mediante una sola parola essenziale.
6. Abolire anche la punteggiatura. Essendo soppressi gli aggettivi, gli avverbi e le congiunzioni, la punteggiatura è naturalmente annullata, nella continuità varia di uno stile vivo, che si crea ...
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GABRIEL (Gabriele, Cabriele), Jacopo
Elena Del Gallo
Nacque a Venezia nel 1510 dal patrizio Jacopo, figlio del cavaliere Bertucci, fratello di Trifone.
Il padre ricoprì cariche nell'amministrazione [...] , a seconda che la terza persona dell'indicativo presenti termini in -a o in -e, dedica poco spazio agli avverbi e alle preposizioni, analizza i nomi (sostantivi e aggettivi). Le Regole furono poi ristampate da F. Sansovino in Le osservationi ...
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là (lae)
Mario Medici
L'avverbio dimostrativo è ben rappresentato nei suoi vari usi e costrutti più diversi. Della forma epitetica ‛ lae ' si ha un caso solo, nella locuzione in qua e in lae, in Cv IV [...] bene e mal mettea in una bilanza, / e tutto là facea igual pesare.
1.2. Seguito, con ulteriore determinazione, da altri avverbi o preposizioni, i cui casi ordiniamo successivamente secondo ciascun tipo nelle varie opere: Rime L 22 per man d'Amor là ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] partire da basi nominali e verbali, anche se non mancano sporadici casi di basi particolari: sigle (cigiellino), avverbi (dirimpettaio), basi multilessicali (nullafacente, saccopelista). Qui ci si limiterà a tracciare una sintesi dei procedimenti più ...
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Il termine rianalisi abbraccia fenomeni linguistici di varia natura, per lo più in prospettiva diacronica, e con riferimento a livelli d’analisi diversi (morfologia, sintassi). Il termine evidenzia una [...] da morfemi lessicali è il risultato di una rianalisi (➔ grammaticalizzazione): per es., il suffisso -mente, che in italiano forma avverbi, proviene dal lat. mente, nome al caso ablativo: lat. devōtā mente «con mente devota» > it. devotamente, lat ...
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quanto
Riccardo Ambrosini
1. Di q. - avverbio, aggettivo e pronome relativo e interrogativo, ma anche dimostrativo nel sintagma ‛ tutto q. ' (v. 8.), sostantivo (v. 9.), preposizione (v. 5.) e congiunzione, [...] 15, IX 1, XII 10 e 17).
2.2. Queste correlazioni sono più frequenti, in genere, nel Convivio, e pongono a confronto due aggettivi o avverbi (III V 12 tanto lungi da Maria quanto da Lucia; XII 14, IV XI 2 tanto quanto la cosa perfetta, tanto è in sua ...
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ire (gire)
Vincenzo Valente
Verbo di prevalente uso poetico, in concorrenza con ‛ andare ', di uso più esteso.
Della forma ‛ gire ' si registrano 67 occorrenze (escluse quelle del Fiore e del Detto); [...] ire a' martìri, IX 77, XXV 115 ir ne convenia dal lato schiuso; Fiore CCXV 8 e 11, CCXVIII 7.
Connesso con avverbi o determinazioni accessorie di valore avverbiale: Vn XXII 4 [il] luogo onde se ne giano la maggiore parte di quelle donne; Rime XLVIII ...
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redire (reddire)
Bruno Bernabei
Verbo di media frequenza e di prevalente uso poetico, attestato soprattutto nella Commedia, in senso proprio e figurato.
Per la morfologia (l'oscillazione ‛ redire ' / [...] omai a me ti riedi: Virgilio richiama a sé D., celatosi dietro una roccia per timore dei diavoli di Malebolge (i due avverbi valgono a meglio concretizzare il valore semantico di r.).
Cfr. poi Vn XL 6 e Rime CXVII 14, col valore di " tornare ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...