Diritto
M. cautelari
Provvedimenti provvisori e immediatamente esecutivi miranti a evitare che il trascorrere del tempo possa provocare un pericolo per l’accertamento del reato, per l’esecuzione della [...] una persona o cosa differisce da un’altra; risponde alla domanda quanto? o di quanto?, ed è in genere costituito da avverbi di quantità e da espressioni quantitative (es.: «è molto più giovane di me»).
Matematica
Generalità
M. di una grandezza A ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. L'infinito e l'eternita del mondo
Johannes M.M.H. Thijssen
L'infinito e l'eternità del mondo
La questione dell'infinito si è imposta [...] , i pronomi e i verbi; mentre sincategorematici sono tutti i termini non categorematici, cioè le congiunzioni, gli avverbi e le preposizioni. Questi ultimi termini possono, però, influire sul significato di una proposizione anche se non fanno ...
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bene (avv.)
Mario Medici
È largamente presente in tutte le opere di D. con molti dei suoi diversi valori e impieghi, sia nella forma intera sia tronca (l'una e l'altra in prosa e poesia, prevalendo qui [...] In Fiore X 12 e' mi metterebbe in alto grado, / sed i' 'l servisse bene e lealmente (per questo tipo d'uso di due avverbi insieme, vedi anche Cv IV VI 18); XXXIII 4 nulla mi valea il ben governare; XXXIV 8 molto m'attenne ben sua promessione!; LVI 4 ...
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Archeometria e restauro
Paolo Marconi
Nel 1880 Thomas H. Huxley (che si faceva chiamare il bulldog di Darwin) rivolse la sua attenzione all’educazione in Scienza e cultura, contrapponendo alla superiorità [...] la preparazione in minuta del testo da emendare «come se noi intercalassimo in corsivo le parole, le congiunzioni, gli avverbi, gli aggettivi mancanti» (Rubiu 1997); altra cosa è modificare direttamente il testo autentico coi propri pennelli ai fini ...
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] fonotattico (➔ fonetica sintattica), la struttura lessicale preferita è quella parossitona uscente in vocale: voci ossitone (verbi, avverbi e congiunzioni, non nomi) sono solitamente regolarizzate, soprattutto a livello rustico, con l’aggiunta di una ...
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parlare
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche con altissimo indice di frequenza.
1. Denota genericamente l'atto del " pronunziare parole " con le quali trasmettere ad altri [...] nobilitade che da Dio viene... che ne la nostra ragione parla, If II 72.
In quest'accezione p. è spesso accompagnato da avverbi o espressioni avverbiali, che ne qualificano i modi e le varietà: Chi dee mai essere lieta di noi, che avemo udita parlare ...
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tornare
Alessandro Niccoli
Lo spettro d'azione del verbo è ampiamente documentato dalle sue numerosissime occorrenze, distribuite in tutte le opere, compresi il Fiore e il Detto, in misura abbastanza [...] 161 Addio, ched i' mi torno, e 360 ciascun se ne torna.
In qualche caso è inserito in una proposizione relativa introdotta da un avverbio con valore locativo o ne regge una di ugual tipo: Rime LXV 9 tornomi colà dov'io son vinto; If II 71 vegno del ...
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poi (pui; poi che)
Riccardo Ambrosini
1. Delle circa 600 ricorrenze di p., con una frequenza che, relativamente costante nelle singole opere nonostante puntuali oscillazioni (v. 4.1.), si aggira sullo [...] (il difficile enjambement è usato solo qui).
3. Nelle Rime, 23 attestazioni su 41 ricorrono in inizio di verso. P. ritorna 21 volte quale avverbio, in rima (v. 5.) in LII 9 E monna Vanna e monna Lagia poi; LXVII 23, e 79 piangendo disse a l'altre poi ...
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L’espressione italiano popolare, attestata già nell’Ottocento (si trova, per es., negli Opuscoli sulla lingua italiana di Giovanni Romani, Milano, Silvestri, 1827, p. 407), deve il suo successo negli studi [...] in -a / -e (la moglia «moglie»; le cimice «cimici»; inglesa «inglese»);
(b) gli scambi tra aggettivi e avverbi e il rafforzamento ‘analitico’ di comparativi e superlativi sintetici (il posto meglio «migliore»; guidare veloce «velocemente»; è tanta ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] messaggio sia stato ricevuto correttamente. Altre forme rare nello scritto sono i ➔ deittici, ovvero quegli aggettivi, pronomi e avverbi il cui referente si può recuperare soltanto dal contesto, quali questo, quello, qui, lì, oggi, domani. La natura ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...