In lessicografia, quegli elementi del lessico che, pur avendo una propria autonomia semantica, non costituiscono vere e proprie unità lessicali perché derivate da queste mediante suffissazione di carattere [...] essenzialmente morfologico: sono considerati tali, in linea generale, gli alterati di sostantivi e aggettivi, i participi presenti e passati usati con funzione di aggettivi o sostantivi, gli avverbi in -mente. ...
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DISCORSO INDIRETTO LIBERO
Il discorso indiretto libero riporta un discorso in forma indiretta, ma con alcune caratteristiche specifiche.
• A differenza di quanto accade di solito nel ➔discorso indiretto, [...] affermare, dichiarare ecc.
• Come accade sovente nel ➔discorso diretto, spesso presenta al suo interno interiezioni, esclamazioni, avverbi di luogo e tempo, frasi interrogative dirette, frasi ellittiche e vari costrutti tipici del parlato.
• I tempi ...
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In grammatica e linguistica, la categoria di parole indicanti i numeri. A seconda della loro funzione, si distinguono in cardinali (due, cento), che possono essere sostantivi e aggettivi; ordinali (secondo, [...] due, due per volta»), che sono aggettivi; collettivi (paio, coppia, centinaio), sempre sostantivi; e moltiplicativi o avverbiali, cioè avverbi che indicano quante volte si ripete una azione (lat. bis «due volte»). I n. presentano, nelle varie lingue ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] certa / qualche misura, in un certo senso, in un certo qual modo, da un certo punto di vista, ecc.
Citiamo l’avverbio quasi, che può essere usato per attenuare la perentorietà dell’enunciato:
(28) direi quasi che ci siamo
o può essere reiterato per ...
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AVVERBIALI, LOCUZIONI
Le locuzioni avverbiali sono ➔locuzioni composte da due o più parole che hanno nel loro insieme funzione di avverbio. Possono essere formate con diversi elementi:
– con una preposizione
a [...] – con la preposizione a usata due volte
a mano a mano
– con le preposizioni di e in
di male in peggio
– con la reduplicazione di nomi, aggettivi, avverbi o verbi
passo passo, bel bello, quasi quasi, stringi stringi.
VEDI ANCHE proposizioni ...
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La grammaticalizzazione è il fenomeno per cui forme linguistiche libere (per es., parole) perdono gradualmente l’autonomia fonologica e il significato lessicale, fino a diventare forme legate con valore [...] da una categoria a un’altra (Heine, Claudi & Hünnemeyer 1991: 236). Ad es., forme verbali possono essere usate come avverbi o preposizioni: è il caso dell’italiano tranne, in origine una forma di imperativo (tràine «togline») o di forme come il ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] . La preposizione di è preferita quando il secondo termine di paragone è un nome proprio (Mario è più esperto di Antonio) o un avverbio (Mario è più esperto di prima, Franco è arrivato più tardi di ieri; ma: più stanco che / * di mai) e in generale ...
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PRESENTE, INDICATIVO
Il presente del modo ➔indicativo è un tempo verbale usato per presentare un evento come simultaneo rispetto al momento dell’enunciazione
Il campanello suona
Oggi tira molto vento
Il [...] : è il presente usato al posto del futuro; molto frequente nella lingua colloquiale, spesso è accompagnato da complementi e avverbi di tempo, che esprimono la nozione di futuro
L’estate prossima vado in vacanza in Spagna
Domani torno in palestra ...
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Le ➔ preposizioni formano un gruppo di nove elementi invariabili (► variabili e invariabili, parole). Sono: a, con, da, di, in, per, su, tra e la sua variante fra.
A queste preposizioni proprie si aggiunge [...] composto da:
(a) le preposizioni cosiddette improprie, fatto di parole che hanno anche altre funzioni (tipicamente ➔ avverbi): contro, oltre, ecc.;
(b) le locuzioni preposizionali (➔ preposizionali, locuzioni), risultanti dalla combinazione di una ...
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tuttora (tuttore)
Mario Medici
L'avverbio è soprattutto usato nel Fiore (nel quale le occorrenze sono 34, di cui 29 nella forma tronca ‛ tuttor ', e 5 ‛ tuttora '), seguito dal Detto con 2 occorrenze, [...] è presente nella Commedia, e un altro caso di Rime dubbie è nella forma ‛ tuttore ', probabilmente francesismo o forma per analogia con avverbi in -e.
Il caso discusso della Commedia è in Pg XVIII 78 La luna... / facea le stelle a noi parer più rade ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...