I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] per le formazioni parasintetiche (s’infiora, s’ingiela) o per la sostantivazione di aggettivi (il duro) e persino avverbi (il forse). Milton sa calarsi perfettamente nella tradizione italiana del fare letteratura a partire dalla letteratura e nello ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] );
(c) la posizione degli ausiliari (➔ ausiliari, verbi) rispetto al verbo lessicale, della ➔ negazione e degli ➔ avverbi rispetto al verbo;
(d) la posizione della congiunzione subordinante (➔ congiunzioni) rispetto alla frase subordinata;
(e) la ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] ) e dal largo ricorso alla ripetizione, a forme fatiche (sai, capisci bene; ➔ intercalari), ad ➔ avverbi (praticamente, effettivamente, assolutamente, chiaramente), a ➔ segnali discorsivi (allora, appunto, cioè, comunque, ecco) che servono ...
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Linguaggio
Raffaele Simone
Preliminari
Quando si studiano i fenomeni del linguaggio, si resta colpiti dal fatto che la riflessione su questo tema, ben lungi dall'essere un'invenzione moderna (come accade [...] sia X' che X possono essere parte. Spec è lo specificatore, cioè un'entità come l'articolo rispetto al nome, l'avverbio rispetto all'aggettivo o al verbo, ecc.
Lo schema (4) descrive allora la struttura di sintagmi apparentemente così diversi come Il ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] mostrate apparirà funzionale alla situazione.
La deissi è il meccanismo che aggancia una comunicazione allo spazio (per es., con gli avverbi qui, là o con i pronomi questo, quello), al tempo (ieri, oggi), alle persone implicate (io, tu). Si tratta di ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] piuttosto che dichiarativa), la presenza di verbi modali (potere, dovere, volere; ➔ modali, verbi), la presenza di certi ➔ avverbi o ➔ congiunzioni (sicuramente, infatti, tuttavia; ➔ modalità), l’➔intonazione o, nello scritto, l’interpunzione.
L’atto ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] privi di una loro struttura frasale (entrambi molto frequenti nella prosa di Benedetto Croce; Proietti 2007); gli ➔ avverbi ‘frasali’ che compendiano un’intera frase di giudizio del parlante; la frase ipotetica con il doppio indicativo ➔ imperfetto ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] lingue indoeuropee, tra diverse parti del discorso: parole declinabili, parole coniugabili, parole invariabili; nomi, verbi, avverbi o particelle secondo la tripartizione aristotelica. Sebbene una lunga tradizione abbia ipostatizzato in categorie ...
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Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] a classe chiusa. Ricordo qui che le parole a classe aperta comprendono i nomi, gli aggettivi, i verbi e alcuni avverbi e sono quindi parole ad alto valore semantico (parole contenuto); esse sono così chiamate perché costituiscono un vocabolario in ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...