DECEMBRIO, Angelo Camillo
Paolo Viti
Nato forse nel 1415 a Milano da Uberto, illustre umanista della corte milanese di Gian Galeazzo e di Gian Maria Visconti, e da Caterina Marrazzi, figlia di un famoso [...] dei vocaboli. La trattazione, introdotta da Guarino, prende in considerazione dapprima i sostantivi, poi i verbi e gli avverbi, per concludersi nell'ultimo capitolo con una discussione sugli omonimi e i sinonimi.
Nel libro IV sono ulteriormente ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] strofe tetrastica di dodecasillabi, nello spazio della quale trovano posto artifici stilistici, giochi di parole e la creazione erudita di avverbi e aggettivi composti. L'argomento è sempre religioso: si tratta di lodi in onore di Cristo, dei santi o ...
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pietà e crudeltà
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Il binomio mette a confronto nozioni che hanno storie diversissime. La pietas era – accanto alla fides e alla virtus – uno dei pilastri nel [...] » giusti. In tale logica, il principe saprà imboccare la via del male se è necessario (Principe xviii 15). Bene e male sono avverbi più che sostantivi: si agisce bene o male piuttosto che fare il bene o il male; e le «crudeltà» sono l’illustrazione ...
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poco
Antonietta Bufano
È vocabolo di largo uso, sia come aggettivo che come avverbio; le uniche forme alterate sono po[chett]uzza, di Rime dubbie VI 8, e pocolino (avverbio), di Rime CXIV 7. Va subito [...] Cv IV XXI 3).
2.2. Tra i verbi cui p. si riferisce, alcuni pongono in particolare rilievo l'accezione di ‛ misura ' insita nell'avverbio: Cv I XI 20 lo pusillanimo... le sue cose crede valere poco, e l'altrui assai, e IV XXI 13; la discendenza di Ugo ...
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vocabolo (vocabulo)
Alessandro Niccoli
Pier Vincenzo Mengaldo
È la parola considerata come unità lessicale semanticamente espressiva. V. oltre, Teoria dei Vocaboli.
Il Convivio è l'opera nella quale [...] che è impossibile non definire guittoniano, e s'intenda il Guittone - e seguaci - delle Lettere (composti con sovra, superlativi, avverbi lunghi in -mente); nell'uso della tradizione poetica più prossima al gusto del De vulg. Eloq. si arriva al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] teoria delle parti del discorso Varrone distingue quattro classi basilari (il nome, il verbo, il participio e l’avverbio), definendole in termini formali (cfr. J. Collart, L’oeuvre grammaticale de Varron, in Varron. Grammaire antique et stylistique ...
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Siena
Giorgio Varanini
Pier Vincenzo Mengaldo
S. è fra le città toscane, a parte Firenze, la più frequentemente ricordata da D., sia direttamente sia attraverso i vari personaggi senesi, gli episodi [...] quinta.
Specifica di S. antica, in Toscana, è la riduzione di KW (qu) a k nei dimostrativi e in una serie di avverbi e pronomi tra cui unque e composti, come registra anche il sonetto caricaturale Pelle chiabelle di Dio no ci arvai (attribuito oggi ...
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Provincia dell'Impero indiano, ma geograficamente parte dell'Indocina o India Transgangetica (ulteriore). Comprende, sin dall'annessione avvenuta nel 1886, i territorî britannici dell'Alta e Bassa Birmania [...] , le preposizioni seguono i nomi e sono perciò post-posizioni, gli aggettivi generalmente seguono i nomi che qualificano, gli avverbî precedono i verbi. Il soggetto, di solito, è posto prima dell'oggetto, ma non sempre.
Particelle. - Il birmano non ...
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STENOGRAFIA (dal gr. στενός "stretto" e γραϕία "scrittura"; fr. sténographie; sp. taquigrafía; ted. Stenographie, Kurzschrift; ingl. shorthand; sono anche usati i sinonimi brachigrafia, fonografia, semiografia, [...] Nella 2ª ed. della Anleitung (1850, postuma), è estesa l'abbreviazione (grammaticale) a classi varie di parole (avverbî, aggettivi e nomi), ampliata l'abbreviazione a suono (abbreviazione a Umlaut).
È da escludere assolutamente un criterio mnemonico ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] tale ottica vengono utilizzati molti acronimi e abbreviazioni; inoltre si osserva una frequente sostituzione di proposizioni, avverbi, aggettivi con simboli o segni di altri linguaggi artificiali. Vi sono altri aspetti psicologicamente rilevanti di ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. sing., che è in piccola quantità, in...