INDEFINITI, PRONOMI
I pronomi indefiniti sono pronomi che indicano qualcuno o qualcosa in modo generico e indeterminato. Come gli aggettivi ➔indefiniti, i pronomi indefiniti si possono suddividere in [...] nessuno ecc.) non sono mai soggetti a ➔troncamento
uno esulta, ciascuno ama, nessuno di voi
tranne che davanti all’avverbio altro
qualcun altro, nessun altro
Uno e altro danno vita a diversi nessi correlativi (➔correlative, congiunzioni): altro ...
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inzaffirarsi
Il verbo parasintetico, in evidente connessione con il sostantivo del verso precedente, ricorre in Pd XXIII 102 il bel zaffiro [la Vergine] / del quale il ciel più chiaro s'inzaffira (cfr. [...] danno maggior rilievo all'elemento della ‛ luce ' (" s'illumina, e rasserena ", Vellutello; analogamente il Porena, che considera chiaro avverbio, come fa il Chimenz, il quale chiosa: " la... gemma, di cui più luminosamente... s'ingemma il cielo "). ...
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forte (avv.)
Vincenzo Valente
È di largo impiego sia in verso che in prosa, e presente in tutte le opere di Dante. La varietà dei riferimenti comporta diverse gradazioni di significati, che non è difficile [...] , " elaborato e arduo " per lo studio della forma e la novità dei concetti.
Nella prosa del Convivio l'uso dell'avverbio esce dall'astrazione del concetto amoroso per passare, anche sul piano figurato, a valori meno generici: " velocemente " (I V 11 ...
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accroccare
Luigi Vanossi
. Appare in Fiore CLXVL 11 e 'l più che puote, ne vad' accroccando, che riprende il luogo vicino del Roman de la Rose 13601 " E s' ele pluseurs en acroche... ". È derivato di [...] se vada balestrando del v. 9 è parodia del ferimento ad opera delle frecce di Amore (rivelatore in questo senso è l'avverbio gentamente), vad' accroccando sarà da leggere alla luce dei giuochi metaforici su ‛ amo ' (hamus era etimo di amor per Andrea ...
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INTERROGATIVI, PRONOMI
I pronomi interrogativi servono per introdurre una proposizione interrogativa, diretta o indiretta.
Usi
Delle tre forme del pronome cosiddetto neutro (che, che cosa, cosa), che [...]
Che c’è?
Nell’italiano letterario, e più in generale in quello scritto, chi e che possono essere rafforzati con l’avverbio mai
A chi mai nuoceva? (S. Veronesi, Venite venite B-52)
Nell’italiano parlato e nello scritto meno formale si possono ...
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parte
Antonietta Bufano
Il significato primo e fondamentale di p. è quello di " porzione " di un tutto, e con tale senso, in sostanza, il sostantivo ricorre in molte delle numerosissime occorrenze dell'opera [...] derogare, Cv I I 16; 'n ogni parte [" del tutto ", Barbi-Pernicone] mi pare esser fiso / ch'ella verrà, Rime XCIII 10;
8. Come avverbio, p. ricorre sia nel senso di " intanto " - Parte sen giva, e io retro li andava, / lo duca, If XXIX 16; Pg XXI 19 ...
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subitano
Alessandro Niccoli
Vale " improvviso ", " repentino ", " che avviene d'un tratto o con grande rapidità ".
In Cv II XV 4 [i] dolcissimi e ineffabili sembianti, e rubatori subitani de la mente [...] suoi compagni sulla spiaggia del Purgatorio, dopo il rimprovero di negligenza mosso loro da Catone (l'aggettivo riprende l'avverbio subitamente di II 128); la trista Cleopatra / ... dal colubro / la morte prese subitana e atra, " immediata " e atroce ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] delle passate cose / ancor che triste, e che l’affanno duri! (Giacomo Leopardi, “Alla luna” in Idilli, vv. 15-16)
(21) avverbio: spesso il male di vivere ho incontrato (Eugenio Montale, “Spesso il male di vivere ho incontrato” in Ossi di seppia, v. 1 ...
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forte (agg. e sost.)
Vincenzo Valente
1. Come aggettivo, è adoperato con valori diversi nella successione delle opere e nel variare dei contesti. Nella Vita Nuova è riferito a termini come ‛ pensamento [...] Fiore CCV 3 e con una catena molto forte / quella gentil ebbero 'ncatenata, dove però f. potrebbe anche avere il senso di avverbio.
Attribuito a persona f. si ritrova due volte in contesto quasi identico: If XVII 81 il duca mio... / disse a me: " Or ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] 1996; ➔ sintagmatici, verbi). Mentre i verbi sintagmatici sono caratteristicamente il risultato dell’unione di un verbo e di un avverbio (come in andare avanti, dare addosso, venire via), le locuzioni verbali sono formate da un nucleo verbale e da ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...