sanza (senza; san)
Ugo Vignuzzi
Preposizione (e congiunzione nei pochissimi casi in cui, unitamente con ‛ che ', introduce una dipendente al congiuntivo) di non alta frequenza nell'opera dantesca, raggiungendo [...] battesmo perfetto di Cristo).
2.1. Un sottotipo abbastanza interessante è costituito da un gruppo di casi in cui il termine retto dall'avverbio è un pronome personale: Vn XII 11 10 non è bon sanza lui [l'Amore] gire; Rime XC 11 sanza te è distrutto ...
Leggi Tutto
Si chiamano frasi modali le dipendenti circostanziali (➔ subordinate, frasi) introdotte dalla congiunzione subordinante relativa-modale come. Queste frasi esprimono la maniera in cui si realizza il contenuto [...] e generino un’altra vita (Piero Angela, Ti amerò per sempre, pp. 26 seg.)
Quando la frase dipendente è posposta, l’avverbio di collegamento così compare alla fine della reggente e si trova subito prima di come (8); se poi la dipendente è anche ...
Leggi Tutto
Marca Anconitana (Marchia Anconitana)
Pier Vincenzo Mengaldo
La Marchia Anconitana, con cui s'indicava un territorio grosso modo coincidente con le attuali Marche (Brunetto Latini Tresor I CXXIII 7 parla [...] I due versi riportati da D. non mancano di tratti dialettali caratteristici. Cit(t)o, -u, cetto, " presto ", ecc. è avverbio ben documentato nell'Italia centrale, con ampie attestazioni antiche, anche marchigiane: Ritmo su s. Alessio, 93, 101; Elegia ...
Leggi Tutto
Gli omonimi sono le parole che hanno stessa pronuncia (gli omofoni) e stessa grafia (gli ➔ omografi), ma significato diverso: riso «sorriso» e riso «cereale», calcio «gioco oppure colpo dato con il piede» [...] sulla corretta posizione: avremo allora prìncipi «plurale di principe» e princìpi «plurale di principio», àncora «elemento della nave» e ancóra «avverbio»; se la vocale accentata è una e o una o, si terrà conto del grado di apertura e si selezionerà ...
Leggi Tutto
In grammatica, proposizione i. è quella con cui si pone una domanda. Può essere diretta, quando consiste in una proposizione indipendente (che cosa fai?), o indiretta quando è una proposizione subordinata [...] il verbo ausiliare to do, to have, to be). L’interrogativa indiretta, quando non è introdotta da un aggettivo, pronome o avverbio i., ha, in italiano, la congiunzione se (dimmi se hai capito). Punto i. è il segno d’interpunzione (?) – derivato per la ...
Leggi Tutto
Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] predicare è svolta da un altro elemento, per es., un nome (Luca fa l’ingegnere), un aggettivo (Luca sembra stanco) o un avverbio (Luca sta bene). In questo caso il verbo ha la funzione di collegare il soggetto col predicato non verbale. In genere, il ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La grammatica
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le ricerche su ciò che oggi chiamiamo “grammatica” appaiono per la prima [...] teoria delle parti del discorso Varrone distingue quattro classi basilari (il nome, il verbo, il participio e l’avverbio), definendole in termini formali (cfr. J. Collart, L’oeuvre grammaticale de Varron, in Varron. Grammaire antique et stylistique ...
Leggi Tutto
Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] lat. nē ūnu(m).
(e) Veruno < lat. vēre ūnu(m) «in verità uno solo», poi «nessuno» (con passaggio dell’avverbio vere da rafforzativo a focalizzatore in frasi negative).
(f) Niente: di origine discussa, forse derivante dal lat. medievale nec ente(m ...
Leggi Tutto
In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] semantico, indica un’entità più piccola, o il gruppo cui appartiene un determinato oggetto / essere.
(19) avverbio + aggettivo
a. fermamente convinto
b. diametralmente opposto
c. gravemente ferito
A questo tipo appartengono collocazioni formate da ...
Leggi Tutto
gli (gl',, li, i, il, 'l,, l',, lo, la, le)
Riccardo Ambrosini
Le occorrenze delle forme atone del pronome di terza persona singolare e plurale che coincidono con le forme dell'articolo determinativo [...] 106 Dentro li 'ntrammo [" alla città ", alla terra: cfr. v. 104] sanz'alcuna guerra, è probabile che li abbia funzione di avverbio (cfr. in Petrocchi, ad l., le varianti gi intramo e vintrama), sebbene non possa escludersi una diatesi, per così dire ...
Leggi Tutto
avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...