mettere [mettesse, cong. imperf. I singol., in Fiore CLIII 1; mettor, ind. pres. III plur., XC 3; anche miso nel participio passato]
Lucia Onder
Verbo di significato generico, che assume connotazioni [...] indossare ", in If XXIII 66 Federigo le [cappe] mettea di paglia; l'espressione ‛ m. fuoco ' in Fiore CCXXI 11 e CCXXII 3.
L'avverbio di luogo che lo accompagna dà un valore più pregnante al verbo in Rime LXXVII 3 giù per la gola tanta roba hai messa ...
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Nato a Verona il 16 gennaio 1760 di famiglia assai numerosa (egli era il secondo di dieci figli) e non ricca, entrò giovinetto nella congregazione di S. Filippo Neri, e quando questa fu disciolta nel 1810, [...] con la vita e cogli scritti, mantenne gloriosamente la lingua d'Italia e la fede di Cristo, e se ad alcuno l'avverbio "gloriosamente" parve esagerazione, tutti son d'accordo quanto al resto. Al mantenimento della fede, oltre che con la vita esemplare ...
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meno
Riccardo Ambrosini
11. Poco attestato nella Vita Nuova (4 occorrenze) e nelle Rime (16), m. ricorre 54 volte, tutte in prosa, nel Convivio (11 volte nella forma scorciata ‛ men ') e 83 nella Commedia, [...] , sì che men grave s'intenda: nel contrasto, concettualmente retorico, tra i comparativi, grave può tuttavia intendersi anche come avverbio, " difficilmente ") e in superlativi relativi: XCI 97 Canzone, a' tre men rei di nostra terra / te n'anderai ...
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giù (giúe; giuso)
Mario Medici
1.1. La forma tronca o abbreviata è prevalente rispetto a quella etimologica, ‛ giuso ', che conta trentasei presenze: di esse diciannove sono in rima (per lo più con ‛ [...] , e XXVII 68.
2.1. In parecchi casi, più che di uso pleonastico si deve parlare di uso rafforzativo o intensivo dell'avverbio, mentre dal punto di vista generale va aggiunto che si ha spesso l'ulteriore determinazione di un complemento. Non è rara la ...
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anche (anco)
Freya Anceschi
Le due forme si alternano nel lessico dantesco senza apparente differenziazione di funzione o di significato, in prosa e in poesia, in rima e no, anteposte o posposte agli [...] parere così per l'organo visivo, cioè l'occhio, e IX 15 E però puote anche la stella parere turbata.
Con la funzione di avverbio, è sinonimo di " ancora ", in Vn XVII 6 E poi che alquanto ebbero parlato tra loro, anche mi disse questa donna che m ...
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lontano (avv.)
Antonio Lanci
Per indicare ‛ lontananza nello spazio ' ricorre spesso la locuzione ‛ di l. ': If XXXI 26 Tu vedrai ben... / quanto 'l senso s'inganna di lontano, " da lontano "; Pg I 116 [...] ; et ita damnati vident futura, sed non praesentia " (Benvenuto). Si vedano anche le considerazioni del Pézard (ad l.).
È molto probabilmente avverbio anche il lontan di Pd XI 55 [s. Francesco] Non era ancor molto lontan da l'orto, dalla nascita. ...
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dubitoso
Lucia Onder
L ' aggettivo vale " incerto ", " oscuro ", riferito in Vn XIV 14 alle parole che manifestano le ragioni del sonetto Con l'altre donne (nello stesso luogo D. usa anche l'espressione [...] da una lezione diversa da quella arrivata a noi (cfr. Busnelli-Vandelli, ad l.), interpreta " dubie ", che in Ovidio è avverbio e vale " con esitazione ", come aggettivo che, riferito a forze, potrebbe valere " malfido ", " infido ", " insidioso ". ...
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vero
Alessandro Niccoll
Ha numerose occorrenze, e copre un campo semantico assai vasto, contrapponendosi spesso a ‛ falso '. È adoperato più frequentemente come attributo che non come predicato; compare [...] , ha l'uomo amore a la veritade... e da questo amore nasce la vera e perfetta amistade (si noti come nella prima occorrenza v. funge da avverbio); e così in I VII 2, IX 8, IV VIII 15, XIII 15, XIX 8 e 10; Rime LXXXIII 92; If VI 110, Pd XXXII 45 ...
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così
Riccardo Ambrosini
1. Le 690 attestazioni di c., di cui 371 nelle opere in poesia e 319 in quelle in prosa, comprendono le 47 occorrenze nella Vita Nuova (incluse le 9 in poesia), le 44 nelle Rime [...] volte su 77 nel Paradiso).
2. Le funzioni più diffuse di c. sono quella di riferimento a un enunciato precedente, riassunto dall'avverbio per lo più collocato al principio di un periodo, e quella comparativa (v. oltre, 2.2.). Meno frequenti sono la ...
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appresso
Aldo Duro
1. Come preposizione, col valore etimologico di " presso ", " accanto ", ha poche attestazioni, e si trova unita al complemento (sostantivo o pronome) direttamente, o con le preposizioni [...] 'alternarsi di poi... appresso... poi; altri esempi in Vn XXX 1, Cv II X 2, III XIII 7, IV XX 1. Caratteristica di questo avverbio è la posizione in apertura di periodo o di membro di periodo: in lf X 133 Appresso mosse a man sinistra il piede; XXXIV ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...