Frustrazione
Mario Reda
Vittorio Volterra
Il termine frustrazione (che deriva dall'avverbio latino frustra, "invano") è stato introdotto da S. Freud per indicare la situazione psicologica conseguente [...] al mancato od ostacolato appagamento di un bisogno. La frustrazione può essere utile per lo sviluppo dell'Io e per i suoi adattamenti, ma, se eccessiva, può essere nociva in quanto può facilitare la messa ...
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Livio Pepino
Borrè, Giuseppe (Pino). – Magistrato italiano (La Spezia 1932 - Genova 1997). Civilista per formazione, entrò in magistratura nel 1958. Fu per un breve periodo sostituto alla Procura della [...] , la norma per la quale i magistrati “sono soggetti soltanto alla legge”», dove «l’accento cade sull’avverbio “soltanto”» con conseguente dovere di «disobbedienza a ciò che legge non è. Disobbedienza al pasoliniano “palazzo”, disobbedienza ...
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GUITMONDO
Mariano Dell'Omo
Pur essendo ignoti luogo e data di nascita di G., teologo e vescovo di Aversa a partire dal 1088, il suo nome, alquanto raro - l'originario Geirmundr, latinizzato in Guimundus [...] decisivo nella condanna di Berengario allo stesso sinodo, dal momento che G. vi sosteneva chiaramente, mediante l'uso dell'avverbio substantialiter, il principio della conversione sostanziale del pane e del vino nel corpo e sangue di Cristo, al quale ...
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GROSSO, Stefano
Francesco Millocca
Nacque ad Albissola Marina, presso Savona, il 22 marzo 1824 da Lorenzo e Angela Maria Scotto. Compì gli studi classici a Savona frequentando le scuole pubbliche dei [...] mirarono piuttosto a proporre alcuni emendamenti rispetto alle interpretazioni ufficiali della Commedia. Ne sono prova contributi quali L'avverbio "parte" e i commentatori di Dante. Lettere di S. Grosso e di Carlo Negroni (Novara 1880) e Su ...
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PETRUCCI, Ottaviano
Iain Fenlon
PETRUCCI (de’ Petrucci), Ottaviano (Ottavio). – Nacque a Fossombrone il 18 giugno 1466 da Giovanni Lodovico Baldi Petrucci (morto tra il 1493 e il 1511). Ebbe tre fratelli.
La [...] 1° dicembre 1538: in tale data, nell’atto di vendita della cartiera di Sora, il nome di Petrucci è accompagnato dall’avverbio quondam (Vernarecci, 1881 e 1882, indicava una diversa data di morte, 7 maggio 1539). Lasciava la moglie, Ippolita, e una ...
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Vittorio Alfieri (Asti 1749 - Firenze 1803) è il maggior scrittore italiano di tragedie. Nacque nel Piemonte sabaudo, da nobile famiglia e studiò alla Reale Accademia di Torino, dove compì, come dice egli [...] Nelle tragedie, Sorella (1993: 780) vede ricalcata la sintassi francese nella formazione dell’imperativo negativo con semplice anteposizione dell’avverbio negativo all’imperativo e non all’infinito (per es., «non temi» e «non chiedi» al posto di non ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] [...] rimarrebbero senz’ombre» (VII, 106).
Fra le varie soluzioni sintetiche è interessante quella realizzata con l’avverbio ecco (seguito talvolta da participio) nei vari suoi valori attualizzanti (presentativi, indicativi, ecc.): «Eccovi il pozzo ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] secondo i dettami bembeschi. E suggerita certamente dalle Prose è la sostituzione sistematica in C di presto in funzione di avverbio con tosto, già presente nella locuzione tosto che (tra i tanti esempi: «ma presto si pentì di esservi giunto» passa ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] , e le stesse parti del discorso, che sembrano desumersi nel numero di cinque (nome, pronome, verbo, participio, avverbio), non sono fissate in un elenco univoco. La terminologia grammaticale viene sostituita con espressioni tratte dal linguaggio ...
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FAVA (Faba), Guido (Guido Bononiensis)
Francesco Bausi
Figlio di Niccolò, nacque a Bologna non oltre il iigo. La congettura (in mancanza di una più sicura documentazione) è autorizzata da un atto del [...] parte dell'opera comprende liste di appellativi e titoli appropriati a personaggi di diverso rango, ed elenchi di verbi e avverbi adatti ai vari tipi di esordio. Quindi, dopo alcuni suggerimenti di ordine generale intorno alla stesura di un'epistola ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...