In grammatica, vocabolo la cui terminazione non cambia con il mutare del numero e del genere o, nelle lingue in cui esiste la declinazione, del caso. Sono i. anche le parti del discorso che non hanno flessione: [...] avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione. ...
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ANCORA O ANCORA?
Si tratta di una coppia di ➔omografi.
• La parola ➔sdrucciola àncora indica lo strumento con cui si ormeggia la nave al fondo marino
gettare l’àncora
• La parola ➔piana ancòra, invece, [...] è un avverbio di tempo
Ancòra tu / non mi sorprende lo sai (L. Battisti, Ancora tu). ...
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SI O SI?
Si tratta di due ➔omonimi.
• Si, senza accento (dal latino se), è il pronome riflessivo atono di 3a persona
Si è messo in malattia
• Sì, con l’accento grave (dal latino sic), è l’avverbio di [...] affermazione
Hai risposto di sì ...
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Le locuzioni avverbiali sono unità formate da due o più parole che, prese nel loro insieme, svolgono una funzione paragonabile a quella degli ➔ avverbi.
In italiano, esse sono costituite per lo più da [...] * lui si è in maniera diversa atteggiato nei tuoi confronti
Come si può notare, a differenza di quanto avviene nel caso dell’avverbio diversamente, che può occorrere sia in fine di frase (22) sia in una posizione intermedia fra l’ausiliare e il verbo ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] / i piaceri). L’uso nominale del gerundio riguarda un ridottissimo numero di nomi (per es., crescendo).
La conversione da avverbi a nomi riguarda pochi casi non sistematici (bene → (il) bene; peggio → (il) peggio); più regolari sono il passaggio da ...
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O NO, O NON, O MENO?
Per esprimere la negazione dopo la congiunzione ➔disgiuntiva o esistono tre diverse soluzioni, tutte corrette, ma con vari gradi di accettabilità.
• La soluzione preferibile è o [...] no, in cui no svolge la funzione di avverbio ➔olofrastico, cioè costituisce da solo un’intera frase di senso compiuto
Professionisti seri o no (= o non seri)
Accetto o no? (= o non accetto)
• La forma o non, meno diffusa, si usa soprattutto in ...
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COMPOSTE, PAROLE
Le parole composte sono parole formate dall’unione di due o più parole o parti di parole.
• I nomi composti possono essere formati combinando:
– nome + nome
pescecane (pesce + cane)
compravendita [...] + piglia)
saliscendi (sali + scendi)
– preposizione (impropria) + nome
oltretomba (oltre + tomba)
sottoscala (sotto + scala)
– avverbio + verbo (al participio presente)
benpensante (ben (e) + pensante)
malvivente (mal (e) + vivente)
• Gli aggettivi ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] : 110)
dal nostro amico fa parte di un SV come argomento del verbo distaccare, mentre a poco a poco ha la funzione di avverbio di frase.
Spesso c’è una relazione fra preposizione e funzione sintattica: ad es., di solito il SPrep introdotto da a fa da ...
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GRADO DEGLI AGGETTIVI
Le qualità espresse dagli ➔aggettivi possono essere soggette a una gradazione, secondo la misura e l’intensità. Il grado positivo indica la qualità senza alcun termine di confronto [...] si adopera preferibilmente quando il secondo termine di paragone è un nome o pronome non retto da preposizione, o quando è un avverbio
Sandro è più tranquillo di Luigi / di te / di prima
• Che si adopera quando il secondo termine di paragone è un ...
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LI O LI?
Si tratta di due ➔omografi.
• Li senza accento grafico (dal latino illi) è il pronome atono maschile plurale usato in funzione di complemento oggetto
Li vedi spesso quei tuoi amici?
I biglietti [...] , com’era normale nei secoli scorsi, al numerale: sarebbe come dire “i 17 di ottobre”. Si deve a una confusione con l’avverbio di luogo l’errata grafia con l’accento, che pure ogni tanto si trova in alcuni moduli e documenti ufficiali
Pavia, *lì 17 ...
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avverbio
avvèrbio s. m. [dal lat. adverbium, comp. di ad- «accanto a» e verbum «parola, verbo»]. – Parte invariabile del discorso che determina il verbo (per es., dorme saporitamente) e anche l’aggettivo o un altro avverbio (molto buono, troppo...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...