DE LUCA, Giovanni Battista
Aldo Mazzacane
Nacque a Venosa (prov. di Potenza) nel 1614, da Antonio ed Angela Giacullo. Nella famiglia si era già definita una propensione per la vita religiosa, l'attività [...] corte papale. Già a Napoli era stato consultato dagli avvocati del principe Niccolò in occasione di una difficile controversia e, una volta a Roma, entrò al suo servizio come auditore. Divenne poi uno dei primi avvocatidella famiglia, tra i quali fu ...
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GIANTURCO, Emanuele
Ferdinando Treggiani
Nacque ad Avigliano (Potenza) il 20 marzo 1857 da Francesco, calzolaio, e da Domenica Maria Mancusi. Nel paese natale compì i primi studi, frequentando la scuola [...] dic. 1897).
Professore, avvocato e statista, il G. incarnava le vocazioni più tipiche del giureconsulto meridionale. La sua concezione del diritto e del "compito sociale" delloStato, oramai proiettata sul piano della concomitante azione parlamentare ...
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MORTARA, Lodovico
Nicola Picardi
– Nacque a Mantova il 16 aprile 1855 da una famiglia benestante. Il padre, Marco (Mordekai), uomo di vasta e profonda cultura, era il rabbino maggiore della Comunità [...] Ancona; all’inizio del 1908 tornò in Cassazione come avvocato generale a Roma, nel 1909 fu nominato procuratore generale a Stato democratico. Relazione del P.G. per l’inaugurazione dell’anno giudiziario della Cassazione, Roma 1912 (anche in Lo Stato ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] costruisce, a suon di consulti, una sorta di dottrina dell'intervento delloStato, molecolarmente dislocato, di caso in caso, in un e d'una lettera, del 4 novembre 1675, all'avvocato veneziano Giovanni Querini e pubblicata con una lettera di questi ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] di carcere, ma libero per il versamento alle casse delloStato di più di 2.000 ducati, quanto serviva per mantenere da soli, con la loro viva voce, senza l'aiuto di avvocati (9). Un tribunale severo, il consiglio dei dieci, paventato da tutti ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] storico, laddove Marco Ferro, padovano di nascita e a Venezia avvocato, anche tale si sente, se non altro perché - in di per sé, non riguarda lo stato. Niente di più ragionevole dell'accomodarsi dellostato e della chiesa "entro i loro limiti"; ...
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Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] di Ca' Pesaro e dell'Opera Bevilacqua La Masa, entrambe affidate alle cure di Nino Barbantini, un giovane avvocato ferrarese che dimostrò grandi doti di organizzatore ed impresario culturale, è stata giustamente interpretata come un'operazione ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] , situ et magistratibus, pp. 119, 256.
144. Ibid., p. 144. Del resto, già nel 1429 l'età minima degli avvocatidella curia del proprio era stata ridotta da 25 a 20 anni, perché "illi nostri nobiles qui sunt annorum XXV, non curant esse in dicto ...
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Le riforme
Paolo Preto
Riforma o "rivoluzione"?: la riforma è "rivoluzione"
Nella città di Bergamo ormai democratizzata, siamo nel 1797, un pamphlet giacobino lancia alla moribonda classe aristocratica [...] l'impresa è ardua, e poi sperare che la complessa macchina dellostato cominci a muoversi, a riformarsi, a guardare al futuro e è in "pessima condizione" (269); nel 1786 l'avvocato inglese John Howard riconosce che le norme di contumacia sono ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] sociale (v. Heinz e Laumann, 1982, p. 219). Negli Stati Uniti, a partire dalla fine dell'Ottocento, i legali delle imprese e delle società commerciali hanno creato delle società di avvocati che in anni recenti hanno avuto un rapido incremento sia nel ...
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avvocato
s. m. (f. -éssa o -a) [dal lat. advocatus, propr. part. pass. di advocare «chiamare presso», nel lat. imperiale «chiamare a propria difesa», e con uso assol. «assumere un avvocato»]. – 1. Professionista forense che assiste la parte...
competènza s. f. [dal lat. tardo competentia, der. di competĕre «competere»]. – 1. a. L’essere competente; idoneità e autorità di trattare, giudicare, risolvere determinate questioni. In partic., nel diritto processuale, misura della giurisdizione...