CHIOCCARELLO, Bartolomeo
Anna Casella
"Patria neapolitanus" (Napoli, Bibl. naz., ms. XIII. B. 50, f. 34r), nacque il 23 ag. 1575, data controversa, ma sicuramente attestata (Ibid., Brancacciana, ms. [...] G. B. Migliore, il quale ebbe in seguito notevole influenza sui suoi interessi giurisdizionalistici.
Ma il diritto e l'avvocatura non erano in grado di esaurire compiutamente gli stimoli e le curiosità intellettuali del C.: tipica figura di eclettico ...
Leggi Tutto
COLTELLINI, Lodovico
Roberto Volpi
Nacque a Livorno il 20 ott. 1720 da Antonio e da Elisabetta Antonia Cornacchini. Il padre, ufficiale di polizia, promosso alla carica di bargello, trasferì la famiglia [...] indirizzandogli tre lettere (attualmente conservate alla Biblioteca Estense di Modena). Nei primi mesi del 1744 cominciò a esercitare l'avvocatura e tentò di inserirsi nell'ambiente colto cortonese, ma non tardarono a sorgere i primi attriti. Il suo ...
Leggi Tutto
PAGANUZZI, Giovanni Battista
Sergio Apruzzese
PAGANUZZI, Giovanni Battista. – Nacque a Venezia il 3 marzo 1841 da Antonio, appartenente a una famiglia aristocratica di origine bolognese trasferitasi [...] . Spostatosi a Padova per gli studi universitari, conseguì la laurea in giurisprudenza l’8 agosto 1865; fece pratica d’avvocatura e nel 1866 si iscrisse nel collegio degli avvocati di Venezia. La sua intensa attività professionale fu dedicata, in ...
Leggi Tutto
CARANDINI FERRARI, Fabio
Tiziano Ascari
Nacque a Castelnuovo di Garfagnana (dove suo padre era governatore) il 30 marzo 1578, secondogenito di Paolo e di Claudia Ferrari, figlia di Camillo, nobile centese. [...] lettera scrive addirittura che il C. si era appropriato di 10.000 scudi dell'eredità del cardinale. Continuò ad esercitare l'avvocatura sino a tardissima età. Infatti, a un suo nipote che nel 1662 lo esortava a tornare ad abitare a Modena rispondeva ...
Leggi Tutto
ANSALDI, Ansaldo
Elvira Gencarelli
Nacque il 7 dic. 1651 a Firenze da una nobile famiglia originaria di S. Miniato. Addottoratosi a Pisa, fece pratica di avvocato a Firenze nello studio dell'allora [...] , accompagnato dal favore del Capponi e dalla protezione di Cosimo III, si era trasferito e dove aveva cominciato ad esercitare l'avvocatura nello studio del celebre giurista e poi cardinale G. B. De Luca. Ed a questa scuola l'A. completò la propria ...
Leggi Tutto
PEZZANA, Angelo
Marica Roda
PEZZANA, Angelo. – Nacque a Parma il 17 febbraio 1772 da Giuseppe e da Teresa Droghi.
Il padre (1735-1802), discreto letterato, era stato collaboratore di Guillaume-Léon [...] mentre il Ducato borbonico si avviava verso la sua fine temporanea dopo l’arrivo dei francesi, esercitò senza soddisfazione l’avvocatura. Già nominato membro del Consiglio generale del Comune di Parma nel 1803, l’anno seguente, grazie al favore dell ...
Leggi Tutto
POGGI, Girolamo
Daniele Edigati
POGGI, Girolamo. – Nato a Firenze l’11 agosto 1803 da Pietro, avvocato, e da Anna Mazzoni, fu fratello maggiore di Enrico, futuro ministro del governo provvisorio toscano.
Studiò [...] di giurista, superando l’esame per il notariato (1825) e a seguito quello per la procura legale (1826) e per l’avvocatura (1827). Molto precoce, già nel 1823 scriveva di aver intrapreso con l’amico Iacopo Mazzei lo studio completo di un piano di ...
Leggi Tutto
PANANTI, Filippo
Francesca Brancaleoni
PANANTI, Filippo. – Nacque nella villa avita di Poggio a Greppi, nel popolo di S. Maria a Pulicciano, presso Ronta nel Mugello, il 19 marzo 1766 da Giuseppe e [...] di Pisa. Fu allievo di Giovanni Maria Lampredi e Lorenzo Pignotti. Si laureò nel 1789, ma non praticò mai l’avvocatura, alla quale preferì la poesia, coltivata con passione fin dall’inizio degli studi universitari.
Nel 1792, grazie all’interessamento ...
Leggi Tutto
LAURIA, Francesco
Alfonso Scirocco
Nacque a Montefusco, presso Avellino, il 6 giugno 1769, da Giuseppe e Antonia Ribas, secondo di tre maschi. Rimasto presto orfano prima del padre, poi della madre, [...] creato un collegio di avvocati di ufficio, ne fu designato presidente, e ne fece poi sempre parte. Lasciò l'avvocatura nel 1825, chiamato nella magistratura da Francesco I: dall'ottobre fu procuratore generale sostituto della Gran Corte criminale di ...
Leggi Tutto
DE RAHO, Antonio (Raus, de Rago, de Rao, Ralioni)
Andrea Romano
Nacque a Napoli intorno alla metà del sec. XV, da famiglia di piccola nobiltà, figlio di Medea Cotugno e del causarum patronus prestantissimus, [...] solo un momento transitorio, quasi un trampolino, verso il più redditizio e prestigioso esercizio delle magistrature maggiori e dell'avvocatura ad alto livello, attività nella quale egli primeggiò in un ambiente in cui, nonostante l'esistenza di uno ...
Leggi Tutto
avvocatura
s. f. [der. di avvocato]. – Professione di avvocato: darsi all’a., esercitare l’a.; anche, il complesso degli avvocati di un luogo o con determinato ufficio: l’a. di Milano; a. dello stato (detta in passato a. erariale), il complesso...
avvocato
s. m. (f. -éssa o -a) [dal lat. advocatus, propr. part. pass. di advocare «chiamare presso», nel lat. imperiale «chiamare a propria difesa», e con uso assol. «assumere un avvocato»]. – 1. Professionista forense che assiste la parte...