Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] I formalisti russi nel cinema, a cura di G. Kraski, 1971, pp. 11-52) caratterizzò quest'ultimo come prodotto del testo filmico, piuttosto che come contenitore 'riempito' dagli eventi narrati. In quegli stessi anni anche Béla . Tra i numerosi esempi ...
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BURATTI, Pietro
Armando Balduino
Nacque il 13 ott. 1772 a Venezia, da Petronio e dall'olandese Vittoria Van Uregarden, dove la sua famiglia, bolognese d'origine, si era trasferita da parecchi anni, [...] al principe Porzia, ecc.
Nell'impossibilità di indicare qui i vari temi che attrassero la sua attenzione, mette conto e meritato successo (ma celebre, fra tutte, divenne La note xe bela, ammirata e imitata anche da Rossini). Almeno un cenno, infine, ...
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TOFFOLO, Lino
Paolo Puppa
Nacque il 30 dicembre del 1934 a Murano, nella Laguna Veneta, da Tullio Toffolo Rossit, maestro vetraio di origini friulane (il nonno era sceso nell’isola per costruire i [...] se con poche inquadrature.
Sfilano nella lista il cow boy I quattro del Pater noster (1969) di Ruggero Deodato, un troglodita Savonarola.
Se nel 1993 lo ritroviamo sulla scena per Tonin bela grazia di Goldoni, allestito dallo Stabile di Trieste, d' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il folk music revival è stato in Europa un fenomeno complesso che ha attraversato tutto [...] music revival si indica, in maniera generica, l’attenzione che i ceti urbani e colti dell’Europa del XX secolo hanno rivolto di popolo-nazione di derivazione ottocentesca, trova in Ungheria con Béla Bartók (1881-1945) e Zoltán Kodály (1882-1967) un ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la danza e la musica affrontano un profondo rinnovamento estetico e tecnico, [...] egli dirige il teatro fino al suo congedo (1904) vengono presentati i tre capolavori di Pëtr Il’ic Chajkovskij (1840-1893): La bella internazionale.
Particolare importanza ha l’incontro con Béla Bartók, con il quale stabilisce una profonda ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le relazioni tra la musica colta europea (prevalentemente basata sulla scrittura) e [...] altri sistemi di trasmissione, come quello orale/aurale.
Tuttavia i termini oppositivi di scrittura e oralità, così come quelli e le tradizioni musicali, si verifica nell’opera di Béla Bartók (1881-1945). Compositore, pianista e ricercatore ungherese ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’idea che la musica rappresenti un “marchio nazionale” nasce alla fine dell’Ottocento. [...] (1854-1928), Zóltan Kodály, per certi aspetti persino Béla Bartók (1881-1945), incarnano la grandezza della “nazione” propaganda patriottica e nazionalistica della prima guerra mondiale che porta i musicisti a cercare una “italianità” della musica e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le musiche di tradizione orale sono state per secoli appannaggio prevalente in Europa [...] operata da musicisti e amatori di matrice colta in quasi tutti i Paesi a partire dal XVIII e XIX secolo.Nel Novecento documentazione fonografica sulle musiche contadine europee si deve a Béla Bartók (1881-1945), a proposito della tradizione ungherese ...
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TURCHI, Guido
Cesare Fertonani
Nacque a Roma il 10 novembre 1916, secondogenito di secondo letto di Francesco, giornalista che scrisse per l’Osservatore romano e il Corriere della sera, ed Emma Giuliani. Studiò [...] lezione decisiva di autori come Paul Hindemith e Béla Bartók. Caratteristica di Turchi è, in ogni , Guida all’ascolto della musica contemporanea, Milano 1969, pp. 432 s.; C. Orselli, I Wanderjahre di G.T., in Chigiana, XXIX-XXX, n.s. 9-10 (1975), pp ...
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Arnheim, Rudolf
Daniele Dottorini
Psicologo, teorico del cinema e critico dell'arte tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 15 luglio 1904. Tra i maggiori rappresentanti della Gestaltpsychologie, [...] anni e ai suoi protagonisti, Walter Benjamin, Bertolt Brecht, Béla Bálazs ‒ una presa di posizione da parte di A. visione in Rudolf Arnheim, a cura di A. Garau, Milano 1989.
I. Verstegen, The thought, life and influence of Rudolf Arnheim, in "Genetic ...
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