La querelle sui generi musicali che ha caratterizzato il ventennio a cavallo tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec. può essere ricondotta a una serie di ragioni che investono livelli diversi del [...] riplasmarla. L’opera di compositori e ricercatori come gli ungheresi Béla Bartók (1881-1945) e Zoltán Kodály (1882-1967) La valse di Maurice Ravel (1875-1937), anch’essa scritta per i Ballets russes ma eseguita in concerto (1920) e approdata alla ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] compiuto da Béla IV (1235-70), ma l’invasione mongola (1241) gettò l’Ungheria nel caos e con i successori Stefano V Vezelszky, B. Hegedüs, L. Vajda e gli scultori T. Csiky e I. Gador. Grande sviluppo in Ungheria hanno avuto nel 20° sec. la grafica ...
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VERESS, Sándor
Alberto PIRONTI
Musicista, nato a Kolozsvár (Ungheria) il 1° febbraio 1907. Studiò all'Accademia musicale di Budapest, allievo per il pianoforte di Béla Bartók e per la composizione di [...] ungherese convive con le moderne esperienze compositive.
La sua produzione comprende l'opera Rivolta delle note musicali (1931), i balletti Il piffero magico (1937) e Térszili Katica (1943), lavori orchestrali, corali, da camera, musiche di scena e ...
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Musicista ungherese (Nagyszentmiklós 1881 - New York 1945). Il linguaggio di B. si fonda su un originale rapporto fra la tradizione colta e i canti popolari che raccolse in Ungheria; successivamente egli [...] comprende l'opera teatrale Il castello del principe Barbablu (1918); i balletti Il principe di legno (1917) e Il mandarino solisti e per coro, numerose pagine pianistiche, tra cui i pezzi didattici della raccolta Mikrokosmos (1926-37). Suoi Scritti ...
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Luca Cerchiari
Jazz
«Man, if you have to ask what jazz is, you’ll never know» (Louis Armstrong)
Il jazz oggi
di Luca Cerchiari
1° marzo
È in edicola con il suo 700° numero la rivista Musica Jazz, rassegna [...] o per i loro brani, da Bach agli impressionisti francesi, da autori spagnoli a Bela Bartok, dalla una tappa fondamentale nell’evoluzione del jazz, in quanto vi figuravano i primi esempi di improvvisazione modale, basata cioè non più sugli accordi ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] a quella di alleviare la tensione e mantenere viva l'attenzione. I contributi successivi vennero soprattutto da autorevoli studiosi di area non esclusivamente cinematografica, come Béla Balázs, Rudolf Arnheim e Siegfried Kracauer, e si collocarono in ...
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DONATONI, Franco
Alessandro Solbiati
Nato a Verona il 9 giugno 1927, primo e unico figlio di Silvio e Dolores De Stefani, è uno dei massimi compositori europei della seconda metà del Novecento; ha rappresentato [...] incontri fondamentali, il primo con la musica di Béla Bartók e in particolar modo con il Quarto Quartetto 7-15; Musique en jeu, n. 20, settembre 1975 (raccoglie nel Dossier Donatoni: I. Stoïanova, F. D.: Souvenir, pp. 4-14; F. Donatoni, Une halte ...
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GIULINI, Carlo Maria
Giuseppe Rossi
Nacque a Barletta il 9 maggio 1914, secondogenito di Ernesto e Antonia (Antonietta) Festner, e fu battezzato il 17 dello stesso mese con i nomi di Carlo Maria Giovanni. [...] Catalani con Tebaldi, Il castello del principe Barbablù di Béla Bartók abbinato alla ‘prima’ italiana in forma scenica delle Messa in Si minore di Johann Sebastian Bach, il Credo di Vivaldi, i Pezzi sacri di Verdi, la Messa D 950 di Franz Schubert e ...
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forme musicali
Ennio Speranza
I diversi modi di organizzare i suoni nella storia della musica
L'organizzazione dei suoni ha dato vita con il passare dei secoli a diverse forme musicali. Tragedia greca, [...] seguito userà solo quella latina. Tra le forme profane vi è la caccia, i cui versi, in lingua volgare, descrivono scene di caccia o di vita quotidiana. esempio è la forma ad arco dell'ungherese Béla Bartók che costruisce spesso le sue musiche in modo ...
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coro
Antonietta Pozzi
Il gusto di cantare insieme
Il coro, un insieme di più voci che cantano contemporaneamente, è una forma di espressione diffusa nelle culture umane e presso le civiltà antiche. [...] Il coro può essere composto di voci di diversa altezza. Vi troviamo i registri vocali maschili ‒ quali il tenore (voce acuta) e il , come testimoniano, tra l'altro, le opere di Arnold Schönberg, Béla Bartók, Igor F. Stravinskij, Benjamin Britten. ...
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