GIARDINO
G. Lugli
L. Guerrini
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
L. Guerrini
G. Lugli
J. Auboyer
Vicino Oriente. - Gli antichi decantarono come una delle meraviglie del mondo i grandi g. di Babilonia, [...] di lamine di piombo. Così i g. durarono molti secoli ed erano ancora in piena efficienza sotto i re di Persia (v. babilonia).
Quando Lisandro andò ambasciatore presso Ciro il Giovane a Sardi (408 a. C.) ebbe ad ammirare la bellezza degli alberi, l ...
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(gr. Μεσοποταμία) Nome con cui l’antichità classica designava la regione dell’Asia Anteriore compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalle pendici meridionali degli altopiani anatolico e armeno fino alla [...] , subendovi anche gravi disfatte (Carre, 53 a.C.). Traiano tentò con successo l’impresa (115-117): occupò le città di Babilonia, Seleucia, e la capitale Ctesifonte; avanzò poi a sud fino al Golfo Persico, dove dichiarò la M. nuova provincia dell ...
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GOBRIA (ant. pers. Gaubaruva; babil. Gubarru; gr. Γοβρύης)
Francesco Gabrieli
Nome di varî personaggi persiani dell'epoca achemenide. Il più noto è G., figlio di Mardonio, che nel 539 a. C. conquistò [...] , in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., VII, coll. 1548-50; W. Schwenzner, in Klio, VIII (1923), pp. 41 segg., 226 segg.; S. Smith, Babylonian hist. texts, ecc., 1924 (che esclude l'identità fra il G. conquistatore di Babilonia e il compagno di Dario). ...
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Re assiro (704-681 a. C.), figlio di Salmanassar V. Il suo regno fu caratterizzato da numerose rivolte delle popolazioni sottomesse. In occidente le città siro-palestinesi, appoggiate dall'Egitto, si coalizzarono [...] ; onde S. decise di porre fine all'unione personale dell'Assiria e della Babilonia (creata da Tiglatpileser III). Invasa la regione, S. conquistò e saccheggiò la città di Babilonia nel 689 a. C., commettendo con ciò un grave errore politico. Combatté ...
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ziqqurat Torri templari mesopotamiche, di origine sumerica, costruite a gradini, con un sacello alla sommità e una gradinata d’accesso esterna (v. fig.). La più famosa è la E-temen-an-ki di Babilonia. [...] Nella sua varietà è manifesta la natura di ‘struttura di comunicazione’ tra cielo e terra della z., in stretta consonanza con il simbolismo cosmico di tutta l’architettura sacra mesopotamica; di qui il ...
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La supremazia di una divinità sopra tutte le altre in un sistema politeistico. Spesso il m. si esprime nella qualifica di ‘re degli dei’ attribuita al dio più importante: così nel caso di Marduk in Babilonia, [...] di Aton nel culto fondato in Egitto da Amenhotep IV ecc ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il figlio di Zeus: Alessandro e l'impero universale
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alessandro punta ormai al cuore [...] rapporto tra il sovrano e le poleis hanno già iniziato a fare breccia.
Nella primavera del 323 a.C. Alessandro rientra a Babilonia, destinata nei suoi auspici a divenire la vera capitale dell’impero. È un momento cruciale: il sovrano è chiamato a dar ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] ebraico continuò a svilupparsi durante i secoli della diaspora, a opera prima dei Gĕ’ōnīm, capi delle scuole giuridiche di Babilonia e di Persia (7°-11° sec.), poi dei tosafisti (Francia settentrionale e Renania) e quindi, con le codificazioni di ...
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Discepolo del profeta Geremia. È ritenuto l'autore di uno dei libri profetici della Bibbia (Libro di B.), uno scritto probabilmente composito e alquanto tardo (2°-1° sec. a.C.), comprendente una confessione [...] dei peccati dei Giudei di Gerusalemme, un elogio della sapienza, identificata con la legge mosaica, e parole di conforto con prospettiva messianica, rivolte a Gerusalemme e agli esiliati in Babilonia. ...
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Pseudonimo del drammaturgo greco Dimìtrios Chatziaslànis (İstanbul 1790 circa - Atene 1853). Pittore di immagini sacre, si dedicò al teatro dopo aver concluso, nel 1831, una brillante carriera di uomo [...] politico. Celebre la sua commedia Βαβυλωνία ("Babilonia", 1836), nella quale i personaggi, convenuti da molti luoghi della Grecia per festeggiare la battaglia di Navarino, danno vita a un esilarante gioco di dissonanze linguistiche, parlando ciascuno ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...