LUCIFERO
Il termine italiano "apportatore di luce", deriva dal latino lucĭfer che a sua volta è traduzione etimologica del greco ϕωσϕόρος: con questo termine i Greci designavano il pianeta Venere per [...] anche il termine di ἑωσϕόρος, "apportatore d'aurora").
Nel passo di Isaia, XIV, 12, il profeta, schernendo il re di Babilonia decaduto dalla sua potenza, gli domanda sarcasticamente come sia precipitato dal cielo, lui che era hēlel ben shaḥar. Questa ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. Iran sud-occidentale e area del Golfo
Enrico Ascalone
Luca Peyronel
Alessandro de Maigret
Jean-François Salles
Francesca Baffi
Pierre Amiet
Fiorella Scagliarini
Nicolò [...] vissuto al tempo di Shutruk-Nakhunte I (1190-1155 a.C.). L'ultima fase del periodo medioelamita è segnata dall'invasione di Babilonia da parte di Shutruk-Nakhunte nel 1158 a.C. e da un nuovo e diffuso stato di belligeranza con le città mesopotamiche ...
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MITOLOGIA
Animale favoloso dall’aspetto di serpente o di rettile o di pesce immane, con testa di cane, gatto o lupo, ali di pipistrello, zampe di aquila, bocca multilingue che emette fuoco (fig. 1).
Nell’antico [...] mostro marino e cetaceo (testi di Rās Shamra, il tannīn o tannīm e anche il Leviatano biblici) o come rettile (Babilonia, Egitto, India, Grecia, il nāḥāsh «serpente» biblico), è simbolo delle forze cosmiche avverse e rappresenta l’aspetto caotico del ...
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Era la carica rivestita dal chiliarco, comandante o capo di mille uomini. Nel regno di Persia era in particolare la funzione dell'ufficiale addetto al comando dei mille nobili cavalieri che costituivano [...] del re". Alessandro Magno adottò questa che era la principale carica della corte persiana, dopo il suo ritorno a Babilonia. Si suole ritenere che tale carica tendesse a trasformarsi in quella di primo ministro. Se questa tendenza appare presso ...
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Sippar
Antica città babilonese, od. Abu Habba, poco a S di Baghdad. L’insediamento urbano è vasto; i testi distinguono una S. principale e due sobborghi (S.-Amnanaum e S.-Yakhrurum). Nella lista reale [...] di Man-ishtusu, Codice di Hammurabi), e dell’assiro Tiglat-pileser I (1080 ca.). Fu spesso coinvolta nelle guerre tra Assiria e Babilonia (8°-7° sec.), e infine conquistata da Ciro il Grande nel 539 a.C. All’età persiana (4° sec. a.C.) risale ...
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GENESI (la o il; v. Dante, Inf., XI, 107)
Alberto Vaccari
Primo libro della Bibbia (v. VI, p. 884), così chiamato nella versione greca, e di qui in quasi tutte le lingue; gli Ebrei lo intitolano dalla [...] credenza di molti popoli, che i primi uomini godessero d'una felicità paradisiaca; 2. il mito che s'incontra sotto varie forme in Babilonia e in altri paesi, d'un uomo che per un istante ebbe in mano il segreto o il mezzo di sfuggire alla morte, ma ...
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Vicino Oriente antico. Architettura
Stefania Mazzoni
Architettura
La presenza di habitat diversi, contigui e facilmente accessibili ha messo a disposizione dei gruppi umani nel Vicino Oriente antico [...] neoassira, a partire dal tempio di Ishtar a Nuzi, e in età neobabilonese e achemenide, come nella celebre porta di Ishtar di Babilonia. Una volta cotto, l'impasto di fritta era steso all'interno di un contorno disegnato o, come a Susa e Persepoli, in ...
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SOSSO
Giuseppe Furlani
. È parola di origine babilonese, passata attraverso il greco, nella quale lingua si diceva σῶσσος. In babilonese (accado) il termine suona shushshu e significa sessanta, vale [...] . Questo sistema deve essere stato inventato dai Sumeri, gli abitanti storici più antichi, per quanto si sappia ora, della Babilonia. Gli Accadi, ossia gli abitanti semitici della Valle dei Due Fiumi, facevano invece uso del sistema decimale. Però ...
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Era il dio della tribù degli Assiri (i quali portavano, come spesso avviene nell'Oriente semitico, il nome dei loro dio nazionale) e, quando dalla tribù si sviluppò la potente nazione assira che seppe [...] ", se è di origine semitica, ma potrebbe essere di origine straniera. Egli fu sempre il dio supremo del pantheon assiro, e non fu mai adorato in Babilonia. La sua natura di divinità è del tutto particolare tra gli altri dei dell'Assiria e della ...
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MASORA (o massora; dal neo-ebraico masorāh, "tradizione")
Giuseppe Ricciotti
È il nome con cui si designa l'insieme di quelle scuole di dotti rabbini, che dal sec. V d. C. a circa l'VIII compirono varî [...] e anche assicurarne la retta pronunzia nella lettura pubblica sinagogale.
Vi è la masora orientale, detta anche di Babilonia, e quella occidentale, detta anche di Tiberiade, essendo queste due i principali centri delle suddette scuole; differente ne ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...