MUSAICO (da un gr. μουσαϊκόν "[opera] paziente, degna delle Muse": la forma però non è documentata; in tarda età si ha in greco μονσαῖον, μούσιον, μούσωσις, in latino musēum o musīum)
Carlo Alberto PETRUCCI
Carlo [...] dei materiali), che favoriscono o arrestano la produzione di una forma d'arte, allora gli esempî della Bassa Babilonia rimarranno come un autentico precedente del musaico greco-romano, poco importando la diversa forma degli elementi costitutivi (i ...
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Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima. Nonostante il suo esiguo sviluppo demografico (78.000 ab. nel 1930), rimane senza dubbio una delle più importanti città spagnole. La sua origine risale [...] Fenici. I Salmi e altri luoghi biblici parlano dei tributi dei re di Tarshish.
Dopo le guerre di Nabucodonosor di Babilonia (605-562), Gades dové essere in decadenza ed i Tartessî ripresero la loro libertà, sotto la talassocrazia focese durata fino ...
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La parola classis, oltre alle classi del censo (v. classe) venne assai presto a indicare in Roma i varî gradi o "classi" della scuola, poiché Quintiliano nelle Institutiones oratoriae usa l'espressione: [...] dell'India antica, doveva seguire ed accompagnarsi nel giro di pochi decennî quella dell'Egitto, dell'Assiria e Babilonia, della Fenicia, della Persia ecc. Queste scoperte e resurrezioni storiche, dovevano far sorgere il dubbio che il predominio ...
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. In una concezione primitiva l'idea di spirito (dal lat. spiritus; gr. πνεῦμα; ebr. ruaḥ, propriamente "soffio" o "fiato") appartiene a un modo primitivo di concepire la natura, l'animismo (v.), secondo [...] i secondi: da qui una lotta continua tra gli uni e gli altri. Essa era soprattutto viva nelle credenze dell'Egitto e della Babilonia, ma in tutti i culti l'idea d'una effettiva opposizione è sempre rimasta: ritualmente impuro, in orrore agli dei, era ...
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Per albero s'intende in generale una pianta legnosa che ha un fusto principale dritto, perenne, solitario, o per mancata ramificazione, o per perdita dei rami, il quale all'altezza di 4-5 m. protende rami [...] dei tronchi offrivano ricetto ad un nume. Anche quando, più tardi, agli dei si alzarono templi, questi furono provvisti (Egitto, Babilonia) di boschi sacri.
Dei Semiti si sa che intorno ai loro templi si estendeva talora per più miglia, una cinta ...
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GREGORIO IX papa
Giovanni Battista PICOTTI
Ugo o Ugolino dei Conti di Segni, nato ad Anagni, studiò filosofia a Parigi e acquistò dottrina di scienze sacre e profane. Da Innocenzo III, suo congiunto, [...] alla cristianità: Federico denunziava i novercalia deliramenta del papa, profeta stolto, uomo infedele, profanatore del santuario, seme di Babilonia, e domandava un concilio perché il gregge di Dio non fosse traviato da un tale pastore (20 aprile ...
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MONOTEISMO (dal gr. μόνος "solo, unico" e θεός "dio")
Raffaele Pettazzoni
È la credenza in un Dio solo, propria delle religioni che si chiamano appunto "monoteistiche" in contrapposizione alle "politeistiche", [...] , Haarlem 1920; B. Baentsch, Altorientalischer und israelitischer Monotheismus, Tubinga 1906; G. Furlani, Sul cosiddetto monoteismo di Babilonia e Assiria, in Studi e materiali di storia delle religioni, V, Roma 1929; A. Brockelmann, Allah und ...
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SETTIMANA SANTA
Nicola Turchi
. Detta anche maggiore (hebdomada maior), è quella che corre dalla domenica delle palme inclusa al sabato santo pure incluso, chiudendo così il periodo quaresimale e aprendo [...] capi la storia del popolo ebraico dalla creazione del mondo fino al trionfo dei tre fanciulli nella fornace di Babilonia; 4. benedizione del fonte battesimale ed eventualmente battesimo di catecumeni; indi processione solenne di ritorno in chiesa ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] conquistata e la partenza dal teatro della guerra.
Le tre grandi città conquistate sono probabilmente Seleucia, Babilonia e Ctesifonte. La città fluviale è Babilonia e il fiume il Canale Regio che congiungeva l'Eufrate al Tigri fin dal tempo degli ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] , pare denunciare lo sprofondamento nelle tenebre della dannazione della sorte gloriosa già promessa alla Nuova Gerusalemme, specie di Babilonia peccatrice e perversa dalla quale la Vergine e il Figlio si allontanano, allo stesso modo che un'altra ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...