zoroastrismo La religione dell’Iran antico, fino all’avvento dell’islam, cioè fino alla conquista araba dell’impero persiano dei Sasanidi alla metà del 7° secolo. Prende il nome dal suo fondatore, Zaratustra, [...] al cui centro spicca il bestiame bovino (gav) concepito come una sacra epifania cosmologica e antropologica.
Sviluppo storico dello zoroastrismo
Verso la metà del 1° millennio a.C. fu piegato agli interessi della grande monarchia persiana e il suo ...
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ZOROASTRISMO e MANICHEISMO
Red.
La religione di Zoroastro (Zarathustra), nella sua predicazione iniziale (la religione gathica) e nella sua formulazione successiva (zoroastrismo), fu il fattore centrale [...] delle religioni, 1929; E. Herzfeld, Die Religion der Achaemenider, in Revue de l'histoire des Religions, 1936; R. Pettazzoni, Zoroastrismo, in Enciclopedia Italiana, XXXV, cc. 1022-1024; E. Benveniste, Les Mages dans l'ancien Iran, Parigi 1938; H. S ...
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Nello zoroastrismo sono le potenze divine (in avestico «i santi immortali») direttamente subordinate alla suprema e unica divinità Ahura Mazdā e a questa intimamente associate nella custodia e nel reggimento [...] , «la pietà benedetta»: Hauvatāt, «l’integrità»; Ameretāt, «l’immortalità». Nelle fasi ulteriori dello sviluppo storico dello zoroastrismo gli A. vennero perdendo il carattere di astratte potenze divine per assumere una consistenza più concreta e ...
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Nello zoroastrismo, il primo dei sei esseri divini, gli Amesha Spenta (➔); letteralmente il «Buon Pensiero», cui è contrapposto Aka Manah, il «Cattivo Pensiero». V. ha legami con il bestiame ed è preposto [...] al mese Bahman (15 gennaio - 15 febbraio) ...
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(medio persiano Ahriman) Nella religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo), lo spirito maligno antagonista di Ahura Mazdā, la divinità suprema. Nelle Gāthā, i libri più antichi dell’Avesta, l’opposizione [...] non si esercita direttamente nei confronti di Ahura Mazdā, ma nei confronti dello Spenta Mainyu, lo spirito benedetto che, pur appartenendo alla suprema divinità, ne rimane sempre distinto, mentre Ahura ...
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Ahura Mazdā Divinità suprema dello zoroastrismo, dalle origini fino alla conquista araba dell’Iran, e del parsismo, sopravvivenza di questa religione praticata in India. La prima parte del nome significa [...] «essere divino»; la seconda parte si riferisce alla sua natura di «sapiente». In A. lo zoroastrismo esaltò alla dignità di divinità unica un’antica divinità preesistente, degradando al rango di demoni e di nemici di Dio le altre figure divine. ...
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Saoshyant Personaggio della religione zoroastriana (➔ zoroastrismo). Nella finale redenzione cosmica, a capo delle schiere del bene, S. affronterà nella suprema battaglia quelle del male e il suo trionfo [...] segnerà il principio del rinnovamento del mondo. La sua immagine ricorda quindi il Messia ebraico e il Salvatore cristiano ...
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Nome (dal medio persiano apastāg, forse «testo fondamentale») del complesso dei libri sacri della religione di Zarathustra (➔ zoroastrismo). I libri sono da distinguere dai commenti (zend, «esegesi») sorti [...] intorno a essi e redatti in pahlavico. La redazione dell’A. che attualmente possediamo risale all’età sasanide e si compone di 5 parti: Yasna («preghiera»), Visprat o Vispered («tutti i capi», invocazioni ...
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PARSISMO
. È il nome dato modernamente alla religione di Zarathustra (v. zoroastrismo), professata dai Parsi (v.), che continuano, con grande attaccamento e fedeltà, la tradizione dello zoroastrismo [...] quale esso fu praticato e inteso in Persia sotto i Sassanidi.
I Parsi insistono sul carattere affatto monoteistico della loro religione, e, contro i polemisti cristiani e musulmani, negano che Zarathustra ...
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zoroastrismo
żoroastrismo (meno com. żaratustrismo) s. m. – La religione dell’antico Iran fondata all’inizio del 1° millennio a. C. da Zoroastro o Zaratustra, tramandata attraverso l’Avestā, ampia raccolta di testi sacri, liturgici e rituali,...
zoroastriano
żoroastriano agg. e s. m. (f. -a) [dal nome del fondatore della religione, Zoroastro (v. zoroastrismo)]. – Dello zoroastrismo: la letteratura z.; la liturgia, l’etica zoroastriana. Come sost., seguace dello zoroastrismo.