triade Complesso di tre elementi, cose o persone.
MEDICINA
Sindrome costituita da 3 sintomi o riunione di 3 forme morbose in unica entità nosologica. Per es., la t. di J.-M. Charcot nella sclerosi multipla [...] . Accanto a queste t. cosmiche ‘totali’ si hanno t. limitate ad aspetti particolari del cosmo, come per es., sempre in Babilonia, la ‘t. astrale’ Sîn, Šamaš, Ištar, rispettivamente la Luna, il Sole e Venere (la stella) e nella mitologia giapponese le ...
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BERNARDI, Giovanni Battista
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca il 1° sett. 1507, da Tommaso di Iacopo e Chiara di Andrea di Poggio. Studiò legge a Padova con Mariano Sozzini il giovane, e si addottorò [...] fin dall'inizio apparire predominanti all'amico e concittadino Giovanni Guidiccioni. Questi, che già meditava di lasciare la "Babilonia" romana, in una lunga lettera dell'aprile 1530 gli rappresentò, ad deterrendum, il "corrotto vivere di questi ...
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Profeta ebreo, da cui prende il nome un libro dell'Antico Testamento. I., figlio di Amoṣ (da non confondere con il profeta Amos), nacque probabilmente a Gerusalemme intorno al 765 a. C. La sua vocazione [...] del profeta, insieme ai cap. 36-39, appendice storica); il deutero-I. (cap. 40-55, opera di un profeta vissuto in Babilonia sulla fine dell’esilio); il trito-I. (cap. 56-66, attribuiti a un autore dell’epoca della restaurazione).
Ascensione di Isaia ...
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Costantino e la Riforma radicale nel Cinquecento
Il successo di un mito negativo
Marco Cavarzere
Con la comparsa della Riforma protestante sulla scena cinquecentesca, furono revocati in dubbio molti [...] passaggio di consegne era descritto in maniera allegorica e altamente evocativa per un lettore cinquecentesco: la meretrice di Babilonia, immagine tradizionale del papato per la propaganda protestante, si era seduta con violenza sull’animale a sette ...
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(VI, p. 879; App. II, 1, p. 395; III, 1, p. 231; IV, 1, p. 260; V, 1, p. 352)
Vecchio Testamento
di J. Alberto Soggin
Critica del testo
Nel campo della critica testuale le novità da segnalare fino agli [...] sono naturalmente punti di convergenza e punti di scontro.
Ha conquistato molto favore l'orientamento che considera l'esilio di Babilonia come il momento cruciale della letteratura ebraica, quasi la matrice di gran parte dei testi biblici. Il resto è ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] de Lugduno pone l’idea di costituire l’unica Chiesa dopo che quella maggioritaria sarebbe divenuta la meretrice di Babilonia, per cui dal tempo di Silvestro nessuno in essa avrebbe potuto conseguire la salvezza eterna89.
In Italia l’inquisitore ...
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COSTANTINO Africano
Vera von Falkenhausen
Gli unici dati relativi alla vita di questo monaco cassinese, traduttore di molti testi di medicina arabi in latino, risalgono alla seconda metà del sec. XI, [...] assassinarlo. Per questo motivo sarebbe fuggito di nascosto a Salerno, dove sarebbe stato riconosciuto dal fratello del re di Babilonia (cioè il califfo fatimidico del Cairo) e raccomandato al duca normanno Roberto il Guiscardo, il quale lo avrebbe ...
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patriarcato
Nel cristianesimo, è il più alto grado di dignità e di giurisdizione dell’episcopato, attestato sicuramente dal tempo del Concilio di Nicea (325), ma già anteriormente riconosciuto ai metropoliti [...] dei copti (dal 1824), i p. di Antiochia dei melchiti (dal 1722), dei siri (dal 1783) e dei maroniti, un p. di Babilonia dei caldei (dal 1553), un p. di Sis e Cilicia degli armeni (dal 1742). I poteri connessi col p., già assai estesi, sono ...
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CASTIGLIONE, Girolamo
Marco Palma
Le notizie che possediamo sul suo conto risalgono esclusivamente a quanto egli stesso premette al Fiore di Terra Santa, il libro di viaggi grazie al quale ci è stato [...] , Nazareth, Cana, Cafarnao, il Giordano, il Mar Morto). Trasferitosi quindi a Damasco, volle andare alla scoperta delle rovine di Babilonia, ma dopo tre mesi di marcia nel deserto dovette desistere e tornare sui suoi passi. Imbarcatosi a Beirut, si ...
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BRUNENGO, Giuseppe
Bartolomeo Genero
Nato a Piverone (prov. di Torino) il 12 gennaio del 1821 da Giacomo e Caterina Grotti, entrò nella Compagnia di Gesù il 15 ottobre del 1835, compiendo i suoi studi [...] Londra lo eleggeva a proprio membro, riconoscendo la validità della sua principale opera biblico-archeologica, L'impero di Babilonia e di Ninive dalle origini fino alla conquista di Ciro,descritto secondo i monumenti cuneiformi comparati colla Bibbia ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...