URSS
Mino Argentieri
Cinematografia
Alla definizione data da Lenin del cinema come l'arte di maggior rilievo per i comunisti si deve se intenti conoscitivo-propagandistici e creatività artistica non [...] e registi (Pochoždenija Oktjabriny, 1924, Le avventure di Ottobrina, Šinel′, 1926, Il cappotto, Novyj Vavilon, 1929, La nuova Babilonia, di Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg; Čërnyj parus, 1929, La vela nera, e Zlatye gory, 1931, Montagne ...
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Narrativi, procedimenti
Sandro Bernardi
Il cinema non ha sempre raccontato storie, anzi, in origine non sapeva neppure che cosa fossero: era stato concepito per riprendere e proiettare vedute di una [...] come A corner in wheat (1909) e soprattutto Intolerance (1916), dove quattro grandi storie distanti nel tempo (La caduta di Babilonia, la Passione di Cristo, la Notte di San Bartolomeo e una storia di gangster, La madre e la legge) vengono raccontate ...
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Peplum
Stefano Della Casa
L'antichità greco-romana aveva affascinato fin dagli albori del cinema i produttori e tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio dei Sessanta il massiccio investimento di [...] e La vendetta di Spartacus, entrambi del 1964 e diretti da Michele Lupo, per Ercole contro i tiranni di Babilonia (1964) e Golia alla conquista di Bagdad (1965) di Domenico Paolella; addirittura per quattro film realizzati contemporaneamente nel 1964 ...
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Scenografia
Alessandro Cappabianca
Per scenografia, in teatro, si intende lo sfondo (in genere, artificiale, appositamente progettato) davanti al quale si svolge l'azione drammatica. Nel cinema tutto [...] : le masse di Cabiria vennero moltiplicate in Intolerance, e Griffith chiese ai suoi scenografi di costruire mura di Babilonia abbastanza larghe e robuste da permettere il passaggio di carri da combattimento trainati da cavalli.
La scenografia ...
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Profilmico
Sandro Bernardi
Con questo termine, coniato da Étienne Souriau (1951), s'intende tutto quello che sta davanti alla cinepresa pronto per essere filmato: oggetti, volti, corpi, spazi interni [...] costi enormi. La rovina economica di David W. Griffith fu interamente dovuta alle immense scenografie delle mura di Babilonia costruite per un episodio in costume del film Intolerance (1916). Le grandiose realizzazioni di Erich von Stroheim, che ...
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Storico, film
Luigi Guarnieri
Una prima definizione intuitiva di f. s. è quella di un'opera cinematografica che ricostruisce un'epoca o fatti storicamente avvenuti e datati, in modo riconoscibile per [...] : tutta la storia dell'uomo riproposta in una grandiosa sintesi narrativa e temporale, attraverso quattro episodi che spaziano dalla Babilonia del 539 a.C. agli Stati Uniti del 1914. Discusso e discontinuo, fu un colossale fallimento commerciale, ma ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] Babilonesi succeduti agli Assiri: Nabucodonosor II conquistò Gerusalemme, la rase al suolo e ne deportò parte della popolazione in Babilonia. Con l’esilio ebbe termine l’antica storia autonoma della Palestina. Tuttavia continuò a vivere in essa una ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] del 1926, mentre nel 1929 Dmitrij D. Šostakovič debuttò nel cinema in modo memorabile con Novyj Vavilon (La nuova Babilonia) di Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg. La modernità delle soluzioni adottate ‒ rinuncia alla centralità del melodismo ...
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Compositore
Sergio Miceli
Compositori e cinema
Nella fase 'preistorica' del cinema le proiezioni erano itineranti, in forma autonoma o associate al circo e alla fiera, mentre a un gradino più alto facevano [...] , dove per gli esiti e la continuità spiccano i nomi di Dmitrij D. Šostakovič, dal memorabile Novyj Vavilon (1929; La Nuova Babilonia) di Grigorij M. Kozincev e Leonid Z. Trauberg in poi, e di Sergej S. Prokof′ev per la proverbiale collaborazione ...
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Arredi scenotecnici
Alessandro Cappabianca
Non è agevole operare una distinzione netta tra la vera e propria scenografia e quel complesso di materiali (mobilio, arredamento, oggetti) che vengono chiamati [...] sviluppata tra le maestranze italiane. È quanto Paolo e Vittorio Taviani hanno mostrato per es. in Good morning Babilonia (1987), esaltando il contributo di due artigiani toscani (emigrati in America) alle scene di Intolerance (1916) di Griffith ...
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babilonia
babilònia s. f. [uso fig. del nome della città di Babilonia, altro e più com. nome della città di Babele (v. babele), che nella tradizione cristiana indica spesso un luogo di perdizione e di ignominia, oltre che di gran confusione]....
babilonico
babilònico agg. [dal lat. Babylonĭcus] (pl. m. -ci). – 1. Della regione di Babilonia (meno com. di babilonese): la civiltà b.; esilio b., o cattività b., o schiavitù b., l’esilio degli Ebrei in Babilonia nel sec. 6° a. C.: al tempo...