APOTEOSI (ἀποϑέωσις, apotheōsis)
H. P. L'Orange
Deificazione, elevazione di un mortale allo stato divino (confronta anche consecratio, termine usato dai Romani con significato analogo). In Egitto, vero [...] rappresentante il re Giro: sul capo il re porta la corona atef di Osiride, mentre le quattro ali dei geni babilonesi si dipartono dalle sue spalle. Sulle pietre incise e in rilievi monumentali il re viene rappresentato sotto il simbolo del sole ...
Leggi Tutto
SINAGOGA
D. Di Castro
Nella cultura ebraica, la s. è un luogo di preghiera, ma anche un centro politico, sociale, amministrativo, di riunione e di istruzione: quest'ultima funzione è tanto importante, [...] erano diverse e i fedeli le frequentavano in base alla loro origine (Barcellona, s. dei Francesi; Cairo, s. dei Babilonesi), al mestiere esercitato (Saragozza, s. degli Argentieri) o alla confraternita di cui facevano parte.Nelle regioni dell'antica ...
Leggi Tutto
Vedi STEPPE, Arte delle dell'anno: 1966 - 1997
STEPPE, Arte delle
¿ R. Grousset
M. J. Artamonov
R. Grousset
M. J. Artamonov
I. Le origini. - Le steppe coprono una vasta zona che si stende dal fiume [...] . C., cacciavano i Cimmeri. L'arte della regione cimmeria, dopo l'invasione degli Sciti, presenta motivi naturalistici assiro-babilonesi e greci, di animali con bei cervidi trattati in maniera realistica, "a galoppo volante", già specificamente sciti ...
Leggi Tutto
BETILO (βαίτυλος baetylus; da bēt el, parole semitiche che significano "casa del dio", e dio stesso)
G. Lilliu
Un'iscrizione proveniente dal Mithraeum di Dura chiama maṣṣēbōt o "bètilo" il dio della [...] nelle regioni dell'Anatolia e della Mesopotamia: ne fan fede rappresentazioni su stele e cilindri sumero-accadici (assiro-babilonesi), ed esempi in argilla di Lagash e Nippur in Babilonia; per l'Anatolia è significativa la venerazione dell'aerolito ...
Leggi Tutto
SCARABEO (lat.: scarabaeus forse da avvicinare al termine greco κάραβος)
L. Breglia
Fu in Egitto collegato al culto del Sole, di cui divenne quasi un simbolo, specie per quanto ne riguarda il movimento: [...] riguarda la storia del sigillo in Egitto è noto che nel III millennio esso ebbe forma di cilindro, come nella civiltà babilonese; alla fine del millennio, tuttavia, si ha esempio di sigilli "a bottone", forma che è da ritenere importata nel paese ...
Leggi Tutto
PETTINE (κτείς, κτένιον, ξάνιον; pecten)
L. Vlad Borrelli
L'invenzione del p. risale a epoca remotissima. I primi esemplari che conosciamo provengono dalle stazioni scandinave (Ertbølle e Meilgaard) [...] un gruppo di p. di cui uno proveniente da Alessandria, la maggior parte dalla Siria e alcuni di fattura forse hittita, altri assiro-babilonesi, in avorio e in legno di ebano, conservati ora al Louvre, con doppia fila di denti, l'una più stretta e l ...
Leggi Tutto
Vedi BERLINO dell'anno: 1959 - 1994
BERLINO
Red.
Musei Nazionali. - Il materiale archeologico dei Musei di B., fino all'inizio della seconda guerra mondiale, era collocato in tre edifici: il "Vecchio [...] per cause belliche è ritornato ai Musei di B. in ottimo stato (compreso il monetiere, la collezione dei sigilli babilonesi e alcuni preziosi bronzetti greci e il noto sarcofago Caffarelli, che si erano dati per perduti). L'opera di ricostruzione ...
Leggi Tutto
MARI
Giorgio Raffaele CASTELLINO
. Antica città del Vicino Oriente (v. siria, in App. II, 11, p. 836) la cui determinazione geografica precisa fu data nel 1933 da W. F. Albright e fu confermata subito [...] -Europo.
Nel campo della religione, un fatto che emerge dai testi è l'assenza dal pantheon di M. degli dèi babilonesi e assiri, eccettuati la triade astrale (Shamash, Sīn, Ishtar) e Adad, divinità atmosferica. Qualche occorrenza del nome di Anum e ...
Leggi Tutto
IBERICA, Arte
P. Bosch-Gimpera
IBERICA, Arte. - L'arte dei popoli iberotartessiani, detta per brevità "iberica", si sviluppò a partire dal VI sec. a. C., soprattutto dal V al II, sopravvivendo durante [...] toro con testa umana barbuta, detto la bicha di Balazote (provincia di Albacete), che lo Heuzey paragonò a tipi babilonesi. Un altro gruppo è formato dalle sfingi: Agost (provincia di Valencia) − forse proveniente da un santuario e ricordante quelle ...
Leggi Tutto
SOFFITTO
F. Krauss
In generale ogni chiusura superiore di un vano, indipendentemente dalla sua forma. In particolare però, e in questo articolo, viene intesa come S. soltanto la chiusura superiore piana, [...] che inevitabilmente derivano dal disseccamento, di interessare l'intero soffitto. Nulla conosciamo sulla struttura formale dei s. babilonesi.
2. Anatolia e Siria. Nell'occidente della Mesopotamia vi era maggiore disponibilità di legname. Le piante di ...
Leggi Tutto
babilonese
babilonése agg. – Della regione storica di Babilonia: civiltà, cultura, letteratura, arte b.; lingua b. (o, come s. m., il b.), lingua semitica, uno dei due rami, insieme con l’assiro, dell’accadico; anche, della città di Babilonia:...
assiro-babilonese
assiro-babilonése agg. – Dell’Assiria e della Babilonia, considerate come unità linguistica, storica e culturale: religione, cultura a.-b.; lingua a.-b., v. accado.