Compositore (governatorato di Tula 1813 - Pietroburgo 1869). Dal 1835 in poi visse a Pietroburgo e divenne, specialmente dopo la Rusalka, il maestro spirituale del Gruppo pietroburghese dei giovani musicisti [...] o dei cinque. Esordì con l'opera Esmeralda (1847) e con l'opera-ballo La festa di Bacco (1848), ove seguiva l'orientamento di M. I. Glinka; con la Rusalka (1856, dalla leggenda di A. Puškin) si volse a forme nuove e assai più libere, iniziando quell' ...
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kòmos In origine, il giro festoso che nell’antica Grecia i giovani compivano per la città dopo un simposio, con canti e suoni di flauti. Dal 6° sec. a.C., messo in relazione con Dioniso, il k. entrò a [...] far parte delle feste dionisiache, rappresentandovi il tiaso di Bacco. Fu uno degli elementi fondanti della commedia. ...
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Miniadi
Clara Kraus
Le tre mitiche figlie di Mynia, re di Orcomeno, citate quasi sempre assieme, con il patronimico di M. o Minyèidi.
I loro nomi erano Arcippe, Leucippe, Alcitoe. Secondo la versione [...] ai telai e accompagnavano il lavoro con il racconto di favole mitiche, fatto a turno da ognuna di loro, le colse la punizione di Bacco, che trasformò le tele in foglie di edera e pampini di vite e le fanciulle stesse in pipistrelli.
In Ep III 7 D ...
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Musicista, nato nel governo di Tula il 14 febbraio 1813, e morto a Pietroburgo il 17 gennaio 1869. Stabilitosi a Pietroburgo fin dal 1835, conseguì i primi successi teatrali con l'Esmeralda (Mosca 1847). [...] Seguì il balletto, con parti cantate, La festa di Bacco (Mosca 1867). Fra il 1845 e il 1850 egli compose e pubblicò un grande numero di canzoni e di duetti, che diventarono presto popolari. Mentre nella sua prima opera il D. poteva essere considerato ...
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MALASPINA, Marcello
Riccardo Barotti
Nacque probabilmente a Firenze (non essendo il suo atto di battesimo registrato a Terrarossa) il 10 dic. 1689 da Manfredi di Filattiera, marchese di Terrarossa, [...] a infestarmi o 'l capo o 'l petto / e s'affissa e poi dà moto / a un penar del tutto ignoto"). Accostabile al Bacco in America è la composizione Sopra la nuova bevanda detta alchermes liquido. La raccolta documenta anche la felice vena ironica del M ...
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Pittore (Modena 1854 - ivi 1894). Studiò a Modena, quindi a Roma con F. Podesti e F. Coghetti; lavorò specialmente a Roma e Firenze e fu professore all'accademia di Firenze e di Modena. Ebbe fama per i [...] suoi quadri di genere storico, d'argomento romano, ammirati per il virtuosismo della ricostruzione archeologica (Tempio di Bacco, Roma, Galleria naz. d'arte mod.). ...
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Strumento a fiato fatto d'un tubo di canna, chiuso in una delle estremità, munito di sette fori e obliquamente tagliato vicino all'imboccatura. La linguetta di canna così ottenuta assume le funzioni di [...] un'ancia (F. Redi, nelle annotazioni al Bacco in Toscana). Il Pascoli gli ha dedicato uno dei Canti di Castelvecchio. Nel sec. XIV questo strumento, abbastanza perfezionato, era usato anche nelle bande militari; era designato anche col nome di ...
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Fedra
Giorgio Padoan
Figlia di Minosse e di Pasifae, dopo l'uccisione del Minotauro fuggì da Creta con Teseo e la sorella maggiore Arianna; durante il viaggio l'eroe s'invaghì di lei e, reso certo del [...] suo consenso, abbandonò nell'isola di Nasso Arianna (che fu quindi consolata da Bacco).
Divenuta sposa di Teseo (cui diede due figli, Demofonte e Antiloco) e regina di Atene, F. fu presa da un'insana e violenta passione per il figliastro Ippolito, ...
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MENADI (Μαινάδες da μαίνομαι "entro in furore", Maenădes)
Paolino MINGAZZINI
Nicola TURCHI
Sono le donne che insieme con i Satiri e i Sileni costituiscono il corteggio (ϑίασος) di Dioniso e partecipano [...] sacro indotto dal culto orgiastico proprio di questo dio. Sono chiamate anche βάκχαι "baccanti" in quanto assimilate a Bacco, ϑυιάδες "invasate", ληναί dal torchio vinario, Naiadi, Ninfe e in Macedonia μιμαλλώνες, forse da μαιμάω "salto" e κλώδωνες ...
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Scultore (Fogliano di Cascia 1745 - Napoli 1809). Formatosi a Roma (Il Faraone riceve Giacobbe e Giuseppe, 1766, Roma, Galleria dell'Accademia di San Luca), a Vienna divenne poi modellatore della fabbrica [...] ceramiche. A Napoli dal 1781, rinnovò la fabbrica di porcellane di Capodimonte, introducendo l'uso del biscuit e le forme neoclassiche (Trionfo di Bacco e Sileno; Amore e Psiche; L'Aurora, 1806 circa; tutti a Napoli, Museo nazionale di Capodimonte). ...
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Bacco
(gr. Βάκχος, lat. Bacchus). – Nella mitologia classica, nome del Dio del vino, chiamato più spesso dai Greci Dioniso. In espressioni letter., oggi scherz., indica il vino, spec. come vizio del bere: uomo dedito, devoto a B., amico di...
bacca
s. f. [lat. bacca, baca]. – 1. In botanica, frutto completamente carnoso, senza endocarpo legnoso, spesso di notevoli dimensioni, con un solo seme (per es., il dattero) o più semi (come il pomodoro); si differenzia dalla drupa, che è...