Giornalista e uomo politico italiano (San Giovanni in Persiceto 1871 - Roma 1962). Liberale di destra, diresse il Giornale d'Italia dal 1901 al 1923, quando, avverso al regime fascista, si ritirò dal giornalismo. [...] Caduto quello, riprese il suo posto durante il governo Badoglio. Nel 1944 fondò la concentrazione democratica liberale, confluita poi nel partito nazionale monarchico. Già senatore del Regno (1920), senatore di diritto della Repubblica (1948-53). Dal ...
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Uomo politico (Gela 1890 - Roma 1964). Deputato del partito popolare nel 1921 e 1924. Ritiratosi nel 1925 a vita privata, dopo lo sbarco anglo-americano del 1943 organizzò in Sicilia la Democrazia cristiana. [...] Fu ministro dell'Interno a Salerno nel 3º gabinetto Badoglio (1944), poi, come alto commissario della Sicilia, preparò la legge sulla autonomia dell'isola. Deputato alla Costituente, senatore nella prima legislatura della repubblica, deputato nella ...
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Ufficiale italiano, medaglia d'oro (Roma 1901 - ivi 1944). Per tutta la durata della 2a guerra mondiale prestò servizio al comando supremo, ufficio operazioni, di cui successivamente divenne capo; il 27 [...] luglio 1943, divenuto colonnello, fu chiamato a reggere la segreteria di Badoglio, da cui si separò non condividendone i metodi nel condurre le trattative d'armistizio. Dopo l'8 settembre fu a fianco del gen. Calvi di Bergolo come capo ufficio affari ...
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Economista e uomo politico (Verona 1910 - Roma 1973); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Sassari (1935), Parma (1948), Pisa (1960) e Roma (1971); direttore di Critica economica. Comunista, fu [...] condannato a 24 anni dal tribunale speciale (1935); liberato (1943), fu sottosegretario alle Finanze nel 2º gabinetto Badoglio e nel 1º gabinetto Bonomi (1944), e ministro delle Finanze nel 2º gabinetto Bonomi (1944-45); membro del Comitato centrale ...
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DIAZ, Armando Vittorio
Giorgio Rochat
Nacque a Napoli il 5 dic. 1861 da Ludovico e Irene Cecconi, in una famiglia (di lontana origine spagnola) di militari e magistrati.
Il nonno Antonio era stato "ordinatore [...] Nitti e la grande guerra, Milano 1961; P. Melograni, Storia politica della grande guerra, Bari 1969; P. Pieri-G. Rochat, P. Badoglio, Torino 1974; e le accurate messe a punto di L. Mondini, Orlando, il Comando supremo e Vittorio Veneto, in Il Risorg ...
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SICILIANI, Domenico
Maurizio Ulturale
– Nacque a Cirò, presso Crotone, il 1° maggio 1879, da famiglia nobile di origine napoletana. Suo fratello Luigi fu un noto letterato, poeta e politico. Sposò Matilde [...] questi, il 10 gennaio 1930 – con una serie di telegrammi intercorsi tra i protagonisti della vicenda (degno di nota quello di Badoglio a Siciliani sulla necessità dell’uso delle bombe a iprite) e con la decisione di Benito Mussolini – si concluse la ...
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Principe (n. 1880 - m. 1956) della stirpe reale dello Scioa, capo dello Scioa occid. e del Lasta, custodì il negus deposto, il ligg Iyasu, appoggiò nel sett. 1928 il colpo di stato di Tafari e nel 1929 [...] partecipò alla spedizione imperiale ottenendo in premio vaste province. Durante la conquista italiana fu sconfitto da Badoglio, nella seconda battaglia del Tembien (27-29 febbraio 1936), e seguì il negus Hailè Selassiè nell'esilio. ...
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Generale italiano (Modena 1887 - Roma 1968). Partecipò alla prima guerra mondiale e fu poi addetto militare a Varsavia, Riga, Tallinn, Helsinki. Comandò il corpo di spedizione italiano in Spagna (1936-39) [...] e nel 1939 fu inviato a Berlino come addetto militare. Capo di S.M. (1941), nel sett. 1943 seguì il re e Badoglio a Brindisi. Arrestato nel 1944 con l'accusa di aver sostenuto il fascismo dopo il 25 luglio 1943 e soprattutto di non aver difeso Roma, ...
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Uomo politico, nato a Benevento il 29 marzo 1883. Avvocato, combattente in Libia e nella prima guerra mondiale, fu deputato dal 1919 al 1926, anno in cui, avendo aderito all'Aventino, perdette il mandato [...] parlamentare. Antifascista, vissuto in disparte durante il ventennio, fu sottosegretario ai Lavori Pubblici nel 1° ministero Badoglio. Consultore nazionale e deputato alla costituente, è stato poi eletto deputato nelle tre successive legislature ( ...
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Giornalista italiano (Napoli 1879 - Roma 1965). Esordì (nel 1902) nella Stampa, quindi (1905) passò al Corriere della sera, di cui fu corrispondente da Londra nel corso della prima guerra mondiale e sino [...] seguì l'esempio di L. Albertini, lasciando il giornale per ostilità al fascismo; riprese il suo posto nel 1943, durante il governo Badoglio. Assunta nel 1945 la direzione del Giornale di Napoli, dal 1946 al 1952 fu direttore del Corriere della sera. ...
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quarantacinque
agg. num. card. [comp. di quaranta e cinque], invar. – Numero composto di quaranta più cinque, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 45, in numeri romani XLV): disco a q. giri (anche un q. giri), disco fonografico a...