Giornalista e uomo politico italiano (San Giovanni in Persiceto 1871 - Roma 1962). Liberale di destra, diresse il Giornale d'Italia dal 1901 al 1923, quando, avverso al regime fascista, si ritirò dal giornalismo. [...] Caduto quello, riprese il suo posto durante il governo Badoglio. Nel 1944 fondò la concentrazione democratica liberale, confluita poi nel partito nazionale monarchico. Già senatore del Regno (1920), senatore di diritto della Repubblica (1948-53). Dal ...
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Giornalista italiano (Napoli 1879 - Roma 1965). Esordì (nel 1902) nella Stampa, quindi (1905) passò al Corriere della sera, di cui fu corrispondente da Londra nel corso della prima guerra mondiale e sino [...] seguì l'esempio di L. Albertini, lasciando il giornale per ostilità al fascismo; riprese il suo posto nel 1943, durante il governo Badoglio. Assunta nel 1945 la direzione del Giornale di Napoli, dal 1946 al 1952 fu direttore del Corriere della sera. ...
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CIANDA, Alberto
Luigi Agnello
Nato a Roma il 1° genn. 1984 da Francesco, ufficiale giudiziario, e da Modesta Vespasiani, ambedue di origine umbra, si formò in un ambiente familiare in cui erano vive [...] con Togliatti, Milano 1971, ad Ind.;C. Puglionisi, Sciacalli, Storia dei fuorusciti, Milano 1972, ad Ind.;O. Lizzadri, Ilregno di Badoglio e la Resistenza romana, Roma 1974, ad Ind.;G. Amendola, Una scelta di vita, Milano 1976, pp.69, 139 s., 196 ...
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PETTINATO, Concetto
Mauro Forno
PETTINATO, Concetto. – Nacque a Catania il 3 gennaio 1886 da Carmelo e da Maria Biraghi. Trascorse sull’isola gli anni giovanili, prima di trasferirsi nel 1905 a Roma [...] , animato dal desiderio di uscire onorevolmente dalla guerra e di opporsi al ‘tradimento’ perpetrato dalla Corona e da Badoglio. Rientrato dalla Svizzera il 30 novembre 1943, fu immediatamente chiamato a dirigere La Stampa, dalle cui pagine si ...
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GORRIERI, Gastone
Simona Urso
Nacque a Montelaterone, frazione di Arcidosso, alle pendici del monte Amiata, il 3 sett. 1894, da Alfonso e Adele Detti.
Avviatosi al giornalismo il G., collaboratore de [...] Di fatto il G., dopo il 25 luglio, aveva spedito in un primo momento un telegramma di adesione al governo Badoglio; questo precedente fece sì che, una volta instauratasi al Nord, nel dicembre, la Repubblica sociale italiana (RSI) egli, sentendosi in ...
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CIPOLLA, Arnaldo (pseud. Arci; Sirio)
Francesco Dragosei
Nato a Como il 26 sett. 1877 da Antonio, professore di lettere e provveditore agli studi, e da una nobildonna piacentina, Giulia Bracciforti, [...] viaggio in Turkestan e Afganistan (ibid. 1935); L'Abissinia in armi (Firenze 1935; poi col titolo Da Baldissera a Badoglio); Armi, terre, mari nelle lotte per gli imperi (ibid. 1936); Popoliin lotta nell'Estremo Oriente (ibid. 1936); Continente nero ...
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GIORNALE e GIORNALISMO (XVII, p. 184; App. I, p. 675)
Vittorio ZINCONE
Il giornalismo italiano. - Dal 1926 al 1943 la stampa italiana fu sottoposta a un sistema di controllo ispirato al concetto che [...] Lavoro fascista, trasformato in Lavoro italiano); ma i più conservarono le vecchie testate, anche perché il governo Badoglio, oltre ad introdurre la censura preventiva, aveva vietato l'uscita di nuovi giornali. Particolare espressione dell'opinione ...
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GAYDA, Virginio
Mauro Canali
Nacque a Roma, il 12 ag. 1885, da Stefano e Clotilde Stratta. Si laureò a Torino in scienze economiche e in seguito frequentò il laboratorio di economia politica Cognetti [...] solidarietà nei confronti della Germania in guerra, "il che vuol dire che non intende far tuonare i cannoni (pochi) di Badoglio invece dei cannoni di carta di Gayda".
Anche sui temi della questione razziale, gli interventi del G. furono di notevole ...
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Pubblicazione, registro o libro avente carattere giornaliero.
Editoria
Pubblicazione a stampa, composta di un numero variabile di pagine, che fornisce notizie di politica, economia, cronaca, attualità, [...] il regime, ora che questo era caduto e si potevano nuovamente esprimere le proprie opinioni nonostante la censura imposta da Badoglio, tornarono al loro posto. Ma dopo l’armistizio dell’8 settembre vennero, con la reazione nazista, repressioni e ...
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quarantacinque
agg. num. card. [comp. di quaranta e cinque], invar. – Numero composto di quaranta più cinque, e il segno che lo rappresenta (in cifre arabe 45, in numeri romani XLV): disco a q. giri (anche un q. giri), disco fonografico a...