L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] teoriche di grande autorevolezza nella questione della lingua, come quelle esposte nel Cortegiano da ➔ BaldassarreCastiglione.
Il vicentino ➔ Gian Giorgio Trissino nella sua grammatica (Trissino 1986) autorizza variabili padane accanto ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] . Aveva parlato della corte di Roma anche Mario Equicola, un altro sostenitore della teoria cortigiana, mentre ➔ BaldassarreCastiglione, nel Cortegiano, aveva propugnato una lingua non solo toscana, ma comune, lontana dall’affettazione di arcaismi ...
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Il proverbio (dal lat. provĕrbiu(m), da vĕrbum «parola») è oggetto di studio di numerose discipline: letteratura, sociologia, antropologia, dialettologia, storia delle tradizioni popolari (nell’insieme [...] del commento; agli Adagia attingono anche le opere dei maggiori scrittori italiani, da ➔ Ludovico Ariosto a ➔ BaldassarreCastiglione, ad ➔ Alessandro Manzoni, a ➔ Giovanni Verga.
Una netta contrapposizione tra proverbio dotto e proverbio popolare è ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] termine e misura del far ridere mordendo bisogna ancor esser diligentemente considerato, e chi sia quello che si morde (BaldassarreCastiglione, Il libro del Cortegiano II, 46)
(12) Si ricordava con quanta infamia fusse asceso al pontificato e averlo ...
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