Nel nuovo secolo, salvo alcune eccezioni, sembra che la riflessione in materia di a. i. abbia perso d’intensità, mentre le concrete realizzazioni si sono susseguite a ritmo serrato e sovente con esiti [...] antica sede del Banco nacional ultramarino; Madrid, il Matadero trasformato in centro culturale, 2007; Roma, sistemazione di spazi espositivi e dell’ex Stabilimento Florio delle tonnare di Favignana e Formica (2010) in Sicilia o, a una scala più ampia ...
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CAPPONI, Piero
Michael Mallett
Nacque il 18 ag. 1446 da Gino di Neri di Gino e Maddalena di Raimondo Mannelli. Esperto come il padre negli affari, curò le fortune commerciali della famiglia negli ultimi [...] il principale banco della famiglia Capponi portava il nome di Piero di Gino Capponi e compagni, e il C. ne assunse la guida in giovane età. Nel 1476 era armatore di una delle galee mercantili fiorentine che commerciavano con la Sicilia e la Catalogna ...
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DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] IV e II) e l'attribuiscono a Mazzeo di Ricco; essa è data al D. nel Libro siciliano, con lezione divergente (per quanto si possa 1900; dal Palatino 418, ora segnato Banco Rari 217 della Nazionale di Firenze, edito diplomaticamente da A. Bartoli ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] ricchezze col banco e coi commerci; ma il suo capo, Vieri, era pavido, esitante e di corte vedute. Minore di fortune e in Italia Carlo di Valois, chiamato da Bonifazio per sistemare le cose di Toscana (oltre che per riconquistare la Sicilia), e i Neri ...
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L'economia
Domenico Sella
Crisi e rilancio
Per Venezia e la sua economia il Cinquecento iniziò sotto cattivi auspici. Mentre la Repubblica era impegnata nella guerra contro l'impero ottomano (1499-1503) [...] di un ente pubblico, il Banco della Piazza di Rialto, che assume le funzioni dei banchidi scritta privati e in particolare il pagamento delle lettere di attingendo a fonti di rifornimento anche molto distanti (Puglia, Sicilia, Grecia, Mar Nero ...
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L'economia
Luciano Pezzolo
Strano secolo, il Seicento: dimenticato per lungo tempo da una storiografia attenta alla grande politica e distolta dalle luci del Rinascimento; etichettato come il secolo [...] Signoria vedevano riconosciuti i propri crediti in partita dibanco con facoltà di girare il titolo a terzi o a favore . Un tomolo era pari a 40 kg. Sull'importanza della Sicilia come "isola del grano" ancora addentro al Seicento, Fernand Braudel ...
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Educazione, formazione, istruzione
Giuseppe Gullino
Una gondola misura undici metri e qualcosina: nonostante sia dunque un’imbarcazione piuttosto lunga, il conducente riesce a manovrarla, a girarla [...] alla conclusione della guerra di successione polacca, che sottrasse all’Austria Napoli e la Sicilia, facendo svanire le 1745, col moderato esborso di ducati 17:18 (Giuseppe Gullino, I Pisani dal Banco e Moretta. Storia di due famiglie veneziane in età ...
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SIENA
E. Guidoni
I. Moretti
V. Ascani
E. Carli
A. Capitanio
(lat. Saena Etruriae, Sena Iulia)
Città della Toscana, posta in una zona collinare tra le valli dell'Arbia e dell'Elsa.
Urbanistica
Lo [...] la confluenza tra la via dei Banchidi Sopra e la via dei Banchidi Sotto (Croce del Travaglio), dove più La Diana 4, 1929, pp. 5-110; M. Accascina, Oreficeria senese in Sicilia, ivi, 1930, pp. 207-214; M.H. Laurent, Orafi senesi dei secoli ...
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Consumi e distribuzione: una storia in cifre
Paolo Capuzzo
Una geografia storica dei consumi nell’Italia contemporanea
La storia dei consumi in Italia ha conosciuto un momento importante di svolta nel [...] di punti vendita dotati dibanco frigo, la produzione di prodotti confezionati da parte di medie imprese permette di conseguire significative economie di per il ballo per abitante nel 1990 è di 14.000 lire, ma in Sicilia si riduce a 4.000, mentre in ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] di oggi e il fiorentino del XIV secolo (➔ italiano antico).
Quando, nel Trecento, i grandi scrittori toscani diedero forma letteraria alta alla lingua che molto più tardi la società italiana, dalle Alpi alla Sicilia Ora sono sul banco degli imputati ...
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banco
s. m. [dal germ. bank «panca»] (pl. -chi). – 1. a. Panca; mobile che serve come sedile per più persone e che nella sua forma più semplice e pratica consiste in un piano di legno sostenuto alle estremità da due montanti che talora si...
banca
s. f. [dal germ. bank «panca»]. – 1. Variante ant. o region. di panca e banco. 2. a. Istituto che compie operazioni monetarie e creditizie, e la cui funzione principale, oltre alla custodia di valori e ai pagamenti, è quella di farsi...