(lat. Gallia) Denominazione latina della regione comprendente l’Italia settentrionale (G. Cisalpina) e in particolare la vasta area dell’Europa centrale delimitata dal Reno, i Pirenei, le coste atlantiche [...] amministrativa e militare di Diocleziano assicurò ancora un periodo di prosperità ma la pressione e infiltrazione dei Barbari, specialmente dei Franchi, nel 4° sec. (particolarmente grave quella del 355, respinta da Giuliano l’Apostata) si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] Mabillon, ma avessero origine dalla scrittura romana maiuscola, minuscola e corsiva poi assunta e deformata dai popoli barbari in modi diversi. Il corpus veronese, scoperto nel 1712, permetteva di cogliere questa comune genesi. Successivamente all ...
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COSTA, Cesare
Enrico Stumpo
Di nobile famiglia originaria di Assisi e trapiantatasi a Macerata - dove aveva occupato alcune cariche cittadine con Pierfrancesco, priore dal 1436 al 1458, e Giuliano, [...] adesione tra la Serenissima e la S. Sede, che affermava pronta ad aiutare e difendere Venezia "contro le incursioni dei barbari e gli attacchi degli infedeli anche "con le sue rendite e i suoi tesori". Tale intenzione fu confermata dal pontefice con ...
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germaniche, popolazioni
Tommaso Gnoli
Dall'Est e dal Nord contro Roma antica
Rudi e indomite, le popolazioni germaniche nel corso delle loro lunghissime migrazioni finirono per scontrarsi con una barriera [...] , per la semplice ragione che un esercito romano non esisteva più: da tempo la difesa dello Stato era affidata agli stessi barbari, prima come mercenari e poi come federati. Si comprende bene come la cosa equivalesse ad affidare a un lupo la custodia ...
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Tirannide
Giovanni Giorgini
La tirannide antica
La tirannide è una forma di gestione del potere e quindi una realtà della politica, ma il concetto di tirannide non è l'immediato rispecchiamento di questa [...] che assegnò la vittoria ai difensori della libertà contro la schiavitù di coloro che, da allora, furono designati come 'barbari': nacque allora la categoria del 'dispotismo orientale', ossia di un regime adatto a popoli 'schiavi per natura', mentre ...
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DEL PALAGIO, Guido
Franca Allegrezza
Unico figlio di Tommaso di Neri di Lippo e di Isabella Rinucci, nacque probabilmente a Firenze intorno al 1335. La prima data certa della sua vita è comunque il [...] dell'alta e media Italia, con lo scopo di combattere le compagnie di ventura e di difendere la penisola contro "i barbari", alla quale aderirono, tra gli altri, Milano, Firenze, Siena, Bologna, Mantova, Perugia, Lucca, e i Maiatesta, gli Ordelaffi, i ...
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storia e storiografia
Massimo L. Salvadori
Interpretare il passato e conservarne il ricordo
Quando si usa il termine storia si fa riferimento sia a quanto è accaduto nel passato sia alle ricostruzioni [...] – integrando osservazioni e descrizioni dei luoghi e dei costumi e ponendo al centro il conflitto tra i Greci e i barbari Persiani – si propose di illustrare le cause degli avvenimenti trattati e di trasmetterne la memoria. In quello stesso secolo ...
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Bonifacio IV, santo
Paolo Bertolini
Originario della Marsica, nulla si sa della sua data di nascita. Fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre [...] riservata al vicario di s. Pietro come fulcro e stimolo di nuova unità culturale e religiosa dell'Occidente barbarico e dell'Italia - "Sono infatti convinto", affermava pregiudizialmente, "che in Roma è l'incrollabile fondamento della Chiesa" - è ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli fuori dei confini dell'impero. I Gepidi
István Bóna
I gepidi
Popolazione germanico-orientale parlante un dialetto simile al gotico. Non vi sono cronache autoctone [...] attività nulla ci è stato tramandato.
Salito al trono, Giustino II (565-578) sciolse l’alleanza con i barbari e sospese persino i sussidi. Questa circostanza fu subito sfruttata dal giovane re longobardo Alboino, che inaspettatamente assediò Sirmium ...
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BONIFACIO IV, papa, santo
Paolo Bertolini
Marso della Valeria, fu consacrato papa sul finire dell'estate del 608 - con ogni probabilità il 25 di agosto - dopo oltre nove mesi di vacanza della Sede apostolica, [...] riservata al vicario di s. Pietro come fulcro e stimolo di nuova unità culturale e religiosa dell'Occidente barbarico e dell'Italia, - "Sono infatti convinto", affermava pregiudizialmente, "che in Roma è l'incrollabile fondamento della Chiesa" - è ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...