Per una storia dell'antisemitismo cattolico in Italia
Simon Levis Sullam
Introduzione
In Italia «il giudaismo impera signore», denunciava sulle pagine de «La Civiltà cattolica» nell’ultimo decennio [...] dei cattolici. Un grottesco ‘dizionario’ proposto da uno di questi giornali diceva alla voce «Ebreo»: «Nei tempi barbari questa parola suonava Robivecchi, Mordivoi [esclamazione in giudeo-romanesco], oggi vale fratello e patriota. I crocifissori si ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Ludovico Antonio Muratori
Fabio Marri
La più ampia antologia di scritti muratoriani tuttora disponibile (Opere, a cura di G. Falco, F. Forti, 1964), che non trascura nessuno dei molteplici interessi [...] ultimi secoli (cfr. Giarrizzo 1962, pp. 35 e 41; Tabacco, in L.A. Muratori storiografo, 1975, pp. 13-17). Le invasioni barbariche sono viste come evento decisivo per la nuova era, segnata dalla frantumazione dell’impero romano; già si è detto della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Scienza e Risorgimento nazionale
Marco Ciardi
Lo sviluppo della cultura scientifica nell’età del Risorgimento costituì un importante elemento del processo che portò all’unità nazionale, contribuendo [...] prodotto reazioni da parte di tutte le assemblee e ha molto colpito anche l’Imperatore Alessandro. Veniamo considerati come dei barbari che cacciano gli intellettuali, e tutti sono indignati per l’esclusione di Vassalli (A. Segre, Il primo anno del ...
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COLOCCI (Colocci Vespucci), Adriano
Sergio Anselmi
Nacque a Iesi il 7 sett. 1855 dal marchese Antonio e da Enrichetta Vespucci, discendente dalla famiglia fiorentina del navigatore Amerigo.
I Colocci, [...] germanica, avversava l'Austria come "tradizionale nemica", vedeva nell'Inghilterra soltanto "egoismo" e considerava gli Slavi come barbari che insidiavano l'Adriatico e il confine orientale. Non era dunque triplicista, e neppure per l'Intesa, mentre ...
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moneta
Strumento che funge da intermediario degli scambi e da comune misura dei valori. Con l’ampliarsi dei mercati e il progredire della divisione del lavoro nella storia sono andate crescendo l’esigenza [...] di nuovi esemplari di bronzo e si riprese l’uso di indicare sulle m. il loro valore.
Medioevo
Allorché i barbari si insediarono nelle province dell’impero non avevano m. propria, ma conoscevano quella romana, che era loro pervenuta attraverso il ...
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FOSCARI, Francesco
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia, nei primi mesi del 1460, da Alvise del procuratore Marco (fratello del doge Francesco) e da Orsa Lippomano di Nicolò.
Poco si sa del padre; certo [...] con speroni in pè, a Santo Job".
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Misc. codd., I, Storia veneta 19: M. Barbaro - A.M. Tasca, Arbori de' patrizi veneti…, III, cc. 504, 513; Venezia, Bibl. del Civico Museo Correr, Cod. Cicogna 3782: G. Priuli ...
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BURGIO, Giovanni Antonio Buglio barone di
Gerhard Rill
Giuseppe Scichilone
Appartenne ad antica famiglia di origine normanna il cui cognome subì diversi mutamenti e dall'originario lu Puglu divenne [...] di Clemente VII, curò il trasferimento nella cittadina, e la sistemazione nella chiesa di S. Agrippina, di reliquie di s. Barbara e di s. Marco donate dal pontefice. Qualche anno dopo, con privilegio imperiale concesso in Valenza l'11 marzo 1535, il ...
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GIUSTINIAN, Ascanio, detto Giulio
Giuseppe Gullino
Quarto dei figli maschi di Antonio del ramo a S. Stae e di Lucrezia Surian di Nicolò di Girolamo, nacque a Venezia il 28 sett. 1640, e fu detto Giulio [...] quale si estinse questo ramo del casato.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Venezia, Misc. codd., I, St. ven., 20, M. Barbaro - A.M. Tasca, Arbori de' patrizi veneti…, VII, pp. 451, 472; Segretario alle voci, Elezioni del Maggior Consiglio, regg. 21, c ...
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CONTI, Augusto
Mario Themelly
Nacque a San Pietro alle Fonti, fraz. di San Miniato (Pisa), il 6 dic. 1822 da Natale e Anna Passetti. Nelle scuole di quel comune trasse "dallo studio dei poeti e dalla [...] il Processo d'unificazione nazionale con la politica d'espansione coloniale: "perché sbraitare di conquista iniqua co' barbari e selvaggi? ... solo una nazione guerriera ... può chiamarsi veramente grande" (ibid., p. 400).
Nei Nuovi discorsi del ...
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BARBARO, Giosafat
Roberto Almagià
Nacque nel 14 13 a Venezia "nel confino di S. Maria Formosa" dove infatti, sul lato nord-ovest del Camp3, era un palazzo di proprietà Barbaro; rimasto orfano del padre, [...] . 180. I viaggi del B. occupano le cc. 5-64, divisi in due parti "Qui cominciano le cose vedute et udite per me Iosaphat Barbaro cittadino di Vinetia in due viaggi che io ho fatti uno alla Tana et uno in Persia". A carta 24 "Quivi comincia la seconda ...
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barbariato
s. m. [der. di Barbarìa, per Barberìa (v.)]. – Coltura mista, di grano e segale seminati assieme sullo stesso terreno (o anche, talora, di grano, orzo e vecce); è in uso, per es., in Piemonte.
barbarico
barbàrico agg. [dal lat. barbarĭcus, gr. βαρβαρικός] (pl. m. -ci). – Dei barbari, di popolo barbaro: usanze b.; costumi b.; le orde b.; spesso con riferimento alle popolazioni germaniche della fine dell’evo antico e dell’alto medioevo,...